L’ultimo capitolo, il numero 139, de L’attacco dei giganti, è uscito di recente, mettendo fine a una delle serie di maggior successo della recente storia manga. L’opera di Hajime Isayama è stata, e continua a essere, un successo riconosciuto, tanto che l’ultimo capitolo è andato sold out in pochi giorni, spingendo Kodansha a ristamparlo, con addirittura alcune pagine aggiuntive.
E ora, per celebrare ulteriormente l’addio di questa grande serie, la casa editrice nipponica ha organizzato un’intervista crossover tra Hajime Isayama e Hiromu Arakawa, l’autrice nota soprattutto per lo shonen Fullmetal Alchemist, un’opera che può vantare ben 27 tankobon e due serie anime.
In realtà non ci sono grandi somiglianze tra le due vicende, al di là di un’ambientazione che ha a che fare con il mondo germanico, e tedesco più nello specifico, ma per il resto la trama delle due opere è molto diverso, e così anche i loro protagonisti. Senza contare che la serializzazione di Fullmetal Alchemist si è conclusa più di undici anni fa, il 12 giugno 2010, prima ancora che L’attacco dei giganti facesse il suo esordio.
Tuttavia sarà sicuramente interessante scoprire cosa questi due geni del manga potranno rivelarci intervistandosi a vicenda sul prossimo numero di Bessatsu Shonen Magazine, in uscita il 9 giugno 2021. Di sicuro potranno saltar fuori dettagli interessanti sui dietro le quinte nella realizzazione di entrambe le serie.
Per il momento né Fullmetal Alchemist né L’attacco dei giganti sembrano avere in programma dei seguiti o degli spin-off, il che, da un punto di vista narrativo, è perfettamente sensato, dato il modo in cui entrambe le serie sono finite. In particolare l’opera della Arakawa, che ha avuto due adattamenti anime, il primo che ha seguito una storia originale, il secondo invece, Fullmetal Alchemist Brotherhood, più fedele al manga.
D’altra parte l’anime ispirato alla serie di Isayama non si è ancora concluso: la quarta stagione era stata circondata da tanti dubbi e timori da parte dei fan, a causa soprattutto del passaggio repentino dallo studio d’animazione Wit Studio (che aveva prodotto le prime tre stagioni) a MAPPA, ma i primi sedici episodi sembrano aver fugato ogni dubbio, restituendo ai fan un’ottima opera. E l’attesa per la seconda parte non può che salire di giorno in giorno. Ma bisognerà attendere l’inverno del 2022 per vederla!