Dall’epoca dell’uscita de Il Signore degli Anelli la Compagnia dell’Anello, primo libro della monumentale trilogia fantasy di J.R.R. Tolkien, gli adattamenti del romanzo non hanno conosciuto fine. Che si trattasse di film, serie televisive, spin-off ispirati ad altre opere ambientate nello stesso universo narrativo o videogiochi, la storia dello Hobbit Frodo e dei suoi alleati nella loro missione suicida per distruggere l’Anello del Potere tra le fiamme del Monte Fato è stata d’ispirazione a tanti nuovi medium. Ma è stato soprattutto grazie a Peter Jackson e alla sua monumentale trilogia cinematografica (con tutta probabilità uno degli adattamenti su pellicola meglio riusciti di sempre) che il mondo si è reso conto del pieno potenziale della storia narrata da Tolkien, una storia che anche chi non è fan del genere fantasy conosce. Per questo motivo, quando nel marzo 2019, veniva annunciato The Lord of the Rings Gollum, da fan della saga tolkeniana ho tremato.
Il timore era che si potesse trattare dell’ennesimo tentativo di spremere fuori altro denaro da una saga che ormai fa ascolti anche soltanto pronunciandone il nome. Insomma, la paura di trovarci di fronte a una spietata operazione commerciale senza il minimo rispetto per l’anima di questi romanzi, del messaggio profondo che vogliono trasmettere. Poi, durante il Nacon Connect del 6 luglio, The Lord of the Rings Gollum (che intanto è stato rimandato al 2022) ha presentato un nuovo trailer, che non dico abbia placato i miei timori, ma che ha senza dubbio solleticato la mia curiosità di fan, e mi ha fatto sospendere il giudizio, in attesa di poter vedere il risultato finale. Nel frattempo, ecco la nostra anteprima dell’atteso titolo di Daedalic Entertainment e Nacon.
The Lord of the Rings Gollum: esplorare la Terra di Mezzo
The Lord of the Rings Gollum si presenta come un action-adventure open world, nel quale dovremo controllare il malfidato e inquietante Gollum in un viaggio attraverso alcune delle località più iconiche della Terra di Mezzo creata da Tolkien. La premessa è curiosa, perché in effetti, come sostiene producer del gioco, Harald Riedler, Gollum non è il tipico eroe che compare in giochi come questo. Gollum, in realtà, non è nemmeno un antieroe, eppure non riesce a essere, non totalmente almeno, un cattivo. Si tratta di un personaggio difficile da incasellare, che non è consapevole della lotta tra il bene e il male, non è interessato al risveglio di Sauron, a salvare la Terra di Mezzo o a distruggere l’Anello per un bene superiore. Gollum fa solo e soltanto l’interesse di se stesso, cerca di raggiungere i suoi obiettivi, ha una sola e unica aspirazione: vuole l’Anello per sé.
La sua mente corrosa e sopraffatta dal potere dell’Unico lo spinge a qualsiasi nefandezza, a ogni atto di crudeltà, codardia, violenza o malvagità, pur di riunirsi a quell’oggetto tanto amato, a quel tesoro prezioso, perso nella sfida contro un piccolo, insignificante Hobbit in una grotta al di sotto delle Montagne Nebbiose. Questa caratterizzazione rende Gollum un personaggio sui generis, diverso da tutti gli altri, e interessante da approfondire, ma soprattutto (e questo è vero anche e soprattutto nel romanzo di Tolkien) lo rende l’unico personaggio dell’opera con abbastanza determinazione e forza per attraversare la quasi totalità del mondo, pur di riavere indietro ciò che ritiene suo.
In The Lord of the Rings Gollum saremo in grado di seguire la creatura dalle Montagne Nebbiose a Mordor, fino a Bosco Atro e alle grandiose miniere di Moria, sfuggendo agli aguzzini di Sauron, così come agli elfi, ai Nazgul, ad Aragorn e a Gandalf, braccando con fame insaziabile l’Anello mentre Frodo lo conduce verso il luogo in cui fu creato. Questo ci daràla possibilità di vedere il mondo creato da Tolkien in un modo che non è mai stato possibile prima. E basandosi sulle immagini del trailer, il gioco si propone davvero di trascinarci all’interno di quell’iconica mappa che tutti gli appassionati conoscono, allegata al termine di ogni copia de Il Signore degli Anelli.
The Lord of the Rings Gollum: vecchie conoscenze
L’esperienza di gioco di The Lord of the Rings Gollum non sarebbe completa se non comprendesse anche dei personaggi già noti al grande pubblico perché già compasi nei film cult ispirati al romanzo di Tolkien. Spazio allora per Gandalf il Grigio, uno dei protagonisti de Il Signore degli Anelli, così come de Lo Hobbit, dove era interpretato dall’attore inglese Ian McKellen, ma anche al re degli Elfi, Thranduil, già visto nei tre film de Lo Hobbit, dove a prestargli il volto c’era Lee Pace. Oltre a loro però, il titolo di Daedalic Entertainment lascia spazio anche ad altri personaggi, noti soltanto ai lettori dei libri o a chi abbia visto la versione estesa delle pellicole di Jackson, come, ad esempio, la Bocca di Sauron, l’empio essere che parla per conto dell’Oscuro Signore.
Sebbene si tratti di personaggi già visti, è ben più che apprezzabile l’intento di Daedalic e di Nacon di ispirarsi nel modo più fedele possibile ai libri di Tolkien per la resa dei volti. Per questo Gandalf non ha il viso di McKellen, così come Thranduil non ha quello di Pace, anche se i modelli non si discostano in modo drammatico da quelli dei film, ad eccezione del caso di Gollum stesso, abbastanza diverso dalla disturbante e grandiosa versione di Andy Serkis.
Il motivo principale di questa differenza sta in una scelta artistica a suo modo fumettosa, che arrotonda gli spigoli, smussa gli angoli, come se questo The Lord of the Rings Gollum avesse avuto la supervisione di Pixar. Il risultato è un’estetica un po’ cartoon un po’ difficile da interpretare, e soprattutto non uniforme. Non tutti i personaggi o gli ambienti infatti sembrano beneficiare di questo trattamento. Scelta singolare, che forse però potrebbe essere utile a rendere un minimo più amabile il personaggio, altrimenti disgustoso e repulsivo, di Gollum. Del resto è pur sempre il protagonista della storia.
Un gameplay da scoprire
Ad una prima occhiata (e come del resto Daedalic aveva già dichiarato), il gameplay di The Lord of the Rings Gollum sembra essere basato soprattutto su molti elementi stealth, come le silenziose camminate a quattro zampe alle spalle delle guardie ignare nei terrificanti cunicoli di Mordor, oltre ad alcuni elementi di parkour, con il nostro protagonista pronto a cimentarsi in evoluzioni che ricordano la migliore Lara Croft.
Il trailer però continua a non spiegare bene dov’è che il nuovo titolo voglia andare a parare. Quale sarebbe l’obiettivo definitivo di Gollum? Qual è la missione che il gioco ci propone? Non potendo onestamente pensare che The Lord of the Rings Gollum sia stato progettato come un lungo giro turistico digitale della Terra di Mezzo, bisogna interrogarsi su quali siano le finalità del gioco. Perché forse l’unico vero punto debole di aver scelto il fu Smeagol come personaggio principale sta proprio nel fatto che non sia un eroe, e che pur essendo cruciale nel destino di Arda e della Terra di Mezzo, in fondo la storia di Gollum sia abbastanza marginale e ripetitiva, guidata com’è dall’unico bisogno di ritrovare l’Anello. Ma si tratta di un aspetto che potremo giudicare soltanto dopo averlo giocato.
Data d’uscita: 2022
Piattaforme: PS5, PS4, Xbox Series X/S, Xbox One, Nintendo Switch, PC
Sviluppatore: Daedalic Entertainment
Publisher: Nacon, Bigben Interactive
In conclusione, a una prima occhiata, The Lord of the Rings Gollum si merita perlomeno tanta curiosità, e l’affetto da parte dei fan. L’idea di esplorare una storia arcinota come quella de Il Signore degli Anelli dal punto di vista dell’antagonista è sicuramente buona, e anche la scelta di Gollum, una creatura completamente libera di spaziare in lungo e in largo, è interessante, ma permangono dei dubbi sulla storia che il titolo potrebbe proporre e su quali siano le sue finalità. Se non altro però, almeno dal punto di vista artistico e grafico, il gioco si promette come una produzione assolutamente spettacolare!