Molteplici sono i JRPG che hanno contraddistinto l’ascesa del genere, anche in occidente, tanto da ispirare altrettanti titoli, desiderosi di raccogliere quella nicchia sempre più vasta di appassionati. Da questo vento ispiratore, nasce Cris Tales, che si presenta come un gioco di ruolo a turni indie che vuole essere un tributo ai classici senza tempo, quali Chrono Trigger e Final Fantasy VI e Valkyrie Profile, mettendo sul piatto un’avventura colorata dove passato, presente e futuro hanno un peso specifico nelle vicende di Crisbell, la giovane protagonista, capace di manipolare il tempo grazie al potere di un cristallo.
Ci siamo immersi nel mondo sviluppato da Dreams Uncorporated e SYCK, pubblicato da Modus Games, accompagnati da uno stile pregiato e un cast variegato con cui condividere un delizioso e ambizioso viaggio, e siamo finalmente pronti a raccontarvelo nella nostra recensione dedicata.
Cris Tales: il tempo in un cristallo
L’avventura si aprirà nei panni di Crisbell, un’orfana che vive nell’orfanotrofio di Narim insieme ad altre ragazze e la Madre Superiora. Un giorno, durante la raccolta di rose, un ranocchio gli ruberà la rosa da sotto il naso e Crisbell lo inseguirà per la cittadina, fino ad essere condotta alla Cattedrale di Narim, che permetterà alla giovane di sbloccare dei particolari poteri legati al tempo, risultando di fatto una ragazza speciale. Il ranocchio si rivelerà essere una creatura parlante di nome Matias, che chiederà alla giovane di accompagnarlo poco fuori dal villaggio dal suo amico Willhelm, un mago del tempo che chiarirà alcuni dubbi a Crisbell riguardo i nuovi poteri.
Una volta appresa la natura di questo dono, Crisbell e Matias torneranno al villaggio, svolgendo alcuni incarichi per i cittadini, fino a quando le fattorie limitrofe saranno invase dai goblin al servizio di una malvagia imperatrice e date alle fiamme, con l’obiettivo di distruggere il regno di Crystallis. Crisbell tornerà dunque ancora una volta da Willhelm per cercare aiuto, il quale la indirizzerà ad una spada speciale che permetterà alla protagonista di sfruttare i nuovi poteri in battaglia. Una volta armata, tornerà ai campi del villaggio per affrontare i goblin, dove un guerriero di nome Cristopher, già impegnato in battaglia, unirà le forze con la ragazza per la causa, fino a fronteggiare un potente e iconico nemico, che riusciranno a respingere collaborando e sfruttando il potere del tempo al servizio di Crisbell e la sua spada.
Da qui, inizierà il viaggio della protagonista alla ricerca di se stessa e dei segreti del suo potere, con l’obiettivo finale di fermare l’imperatrice del tempo e salvare l’intero regno. Non risultando troppo pretenziosa, la trama ha saputo deliziarci nel nostro viaggio in un mondo fantastico e stiloso, accompagnato da un gameplay solido e divertente. Quest’ultimo è la componente fondamentale dell’esperienza e prevede combattimenti a turni in uno schema da gioco di ruolo alquanto classico ma con diversi spunti interessanti. Innanzitutto, le battaglie potranno essere innescate durante le esplorazioni delle zone più esterne di quelle abitate, considerabili dungeon a tutti gli effetti, in uno scenario in 2 dimensioni in cui muoversi in tutte le direzioni e in cui sarà possibile reperire oggetti utili per riempire l’inventario, grazie a forzieri sparsi e mercanti ambulanti, con la possibilità di salvare la partita in specifici punti ricorrenti. È consigliabile salvare spesso, poiché una sconfitta costringerà il giocatore a ricaricare il salvataggio, senza checkpoint alcuno.
Gli scontri con le creature ostili che innescheremo casualmente sono governati dai turni scanditi dalla velocità dei personaggi tra le altre statistiche, che potranno scegliere come agire tra molte opzioni disponibili. Sarà possibile attaccare normalmente, difendersi, utilizzare oggetti, tentare la fuga o ricorrere al mana per lanciare incantesimi di diverso tipo, tra cure, magie offensive, buff o malus, in ottica di sfruttare anche le varie debolezze. Va sottolineato come i campi di battaglia siano divisi in 3 sezioni concettuali, che rispecchiano anche la visione della realtà della protagonista, capace di vedere nella stessa schermata in tempo reale il passato, il presente e il futuro dello scenario e i suoi elementi divisi da una forma d’immagine triangolare, una scelta di game design davvero apprezzata e che ha del potenziale ludico anche nelle battaglie.
In base alla posizione dei nemici su schermo, sarà possibile utilizzare il potere del cristallo in possesso di Crisbell per spedire nel passato o nel futuro i nemici in base alla loro posizione sul campo, con tutto ciò che questa azione comporta, specialmente sul piano delle caratteristiche. Le applicazioni di tale meccanica sono molteplici, lasciando l’intuizione in mano al giocatore. Ad esempio, se il compagno Willhelm, esperto di piante, utilizzerà una sua magia che vede il sedimentare di una pianta sotto i nemici per poi sbocciare molti turni dopo per avvelenarli, Crisbell può ricorrere al suo potere speciale per mandare la parte destra dello schermo nel futuro, accelerando il processo di crescita della pianta stessa, avvelenando istantaneamente il gruppo nella parte di schermo in questione. O ancora, se i nemici si trovano nella parte sinistra, Crisbell può mandare tale sezione nel passato, regredendo anche la stazza dei nemici se previsto.
È importante quindi ingegnarsi negli scontri, soprattutto quelli contro i boss, che richiedono tempo, attenzione e perseveranza, a fronte anche di un bilanciamento altalenante dell’esperienza. Salire di livello, comprare oggetti ed equipaggiamento possono senz’altro aiutare nella progressione, esattamente come in un qualsiasi RPG classico. Anche la pressione del tasto di attacco in momenti specifici della battaglia può venire in aiuto per il calcolo dei danni, infliggendone di più o diminuendo quelli in entrata, fino ad annullarli se si è particolarmente reattivi, ma spesso i colpi si presentano di difficile lettura date le animazioni peculiari.
Durante il viaggio, vi saranno missioni secondarie semplicistiche e scelte da compiere, grazie anche alle azioni possibili in istanze temporali diverse nei panni di Matias, capaci di influenzare l’avventura e il futuro, dando vita a diverse ramificazioni e risvolti narrativi, adatti a conoscere approfonditamente il mondo di gioco e i suoi abitanti, il tutto per una trentina di ore utili per completare la storia principale, che manca di un certo spessore e intensità per rendersi memorabile ma comunque capace di destare curiosità, estendendosi a 40 ore se si vuole assecondare la vena completista personale.
Stile peculiare in due dimensioni
Ciò che colpisce maggiormente di Cris Tales è senza alcun dubbio il suo impatto grafico, grazie ad uno stile semplice e una grande direzione artistica, che ricorda a tratti la serie di Paper Mario, dove eravamo a chiamati all’esplorazione in un contesto fatto di carta, mentre qui siamo dinnanzi a un mondo cartoonesco colmo di colori e dettagli dalla forte ispirazione, in dungeon piuttosto intuitivi e lineari nella struttura. Muoversi negli ambienti 2D disegnati a mano, con una profondità esplorativa semplice e piacevole per gli occhi, ammirando nella stessa schermata le varie modifiche temporali degli ambienti esplorati e relativi NPC che cambieranno di conseguenza è un’esperienza davvero maestosa e sfiziosa per i più curiosi.
La versione PS5 da noi testata si è rivelata solida, sebbene non sfrutti completamente la velocità dell’SSD per caricamenti, esibendo qualche momento di stuttering durante le esplorazioni dove gli elementi su schermo si facevano molteplici. Nulla di compromettente in ogni caso, poiché l’esperienza si attesta a 60 fotogrammi al secondo per il resto del tempo di gioco, esaltando il mondo colorato di Cris Tales con una fluidità altrettanto importante.
Molto interessante si è rivelato il design delle creature che saranno affrontate e non, che cambieranno d’aspetto coerentemente con il cambio temporale, denotando un lavoro certosino di costruzione dei personaggi e delle ostilità che popolano Crystallis, andando a comporre in ultimo luogo un cast di tutto rispetto sul piano della caratterizzazione. Non mancheranno occasionalmente anche delle cut-scene animate di ottima qualità nei momenti più importanti della storia, che sapranno deliziare il giocatore con brevi intermezzi narrativi di pregio stilistico tra un combattimento e un dialogo.
Menzione a parte per il comparto sonoro, con musiche sempre incalzanti e orecchiabili, specialmente nei combattimenti, dove risultano davvero ben studiate, capaci di accompagnare un doppiaggio in inglese all’altezza della produzione e la traduzione dei testi in lingua nostrana convincente.
Piattaforme: PS4, Nintendo Switch, Xbox One, PC, PS5, Xbox Series X/S
Sviluppatore: Dreams Uncorporated, SYCK
Publisher: Modus Games
Cris Tales è un ottimo tributo ai JRPG più classici, capace di sfruttare sapientemente il concept temporale dell’opera per una messa in scena e un gameplay peculiari di valore, che permettono al titolo di configurarsi come una perla nel settore indie del panorama. Lo stile artistico semplice e pulito, unito alle possibilità di combattimento e scelte impattanti sul mondo di gioco osservabili nei vari tempi, fanno di Cris Tales un grande gioco di ruolo indie, che nonostante qualche sbilanciamento, una narrativa non esattamente memorabile né intensa, riesce ad intrattenere con qualche guizzo di originalità da ricercare nel gameplay strategico ed esplorativo, mantenendo comunque una tradizione del genere che sa fare gola agli appassionati, soprattutto coloro che, incuriositi dal concept temporale, vogliano imbarcarsi in un’avventura in compagnia dei maghi del tempo.