“Going postal”, nello slang statunitense, significa perdere la testa e diventare furiosi. Per questo motivo, quando Running With Scissors ha lanciato per la prima volta la serie di videogiochi omonima, si è trovata fin da subito al centro di determinate polemiche. Il gioco era infatti uno shooter dall’animo perverso, ricco di brutale humor per adulti e soprattutto un’unica regola da rispettare: essere completamente fuori di testa. Dopo i sequel, una sorta di remake e una serie di espansioni e spin-off, Running with Scissors ha finalmente lanciato Postal 4. Il debutto del gioco è avvenuto in realtà nel 2019, in quel di ottobre, con una versione Early Access, che è stata successivamente sviluppata e migliorata insieme alla community e ora si prepara ad essere lanciata sul mercato in versione definitiva, il 20 aprile 2022.
Postal 4 No Regerts è ricco di contenuti (e va bene così)
Postal 4 non dimentica la pesante eredità a cui è soggetto. Il gioco (anzi, la serie di Running With Scissors) non è solamente uno shooter libero e ricco di elementi che farebbero urlare allo scandalo i conservatori americani, ma soprattutto una continua critica di stampo sociale al modo di vivere dei repubblicani e i pilastri fondamentali della nazione in cui trova la base la software house. Ed è così che all’interno del vasto mondo di gioco si possono trovare distributori di armi automatici, un senso innato del liberismo più spietato, con la possibilità di fare parecchi soldi ma anche lo sfruttamento, la libera circolazione delle armi, le bandiere, le pubblicità decisamente ambigue e molto altro. Il tutto a ricordarci, che sì, certi americani odiano la loro nazione.
In Postal 4 si comincia con il Postal Dude (a cui la voce è prestata da Jon St. John, ovvero Duke Nukem in persona!) che viene derubato della sua roulette e della sua auto, mentre stava facendo una pausa pipì. E così si ricomincia da capo: ci si arma di un cartellone e si cerca lavoro. O si falcia chiunque si incontri sulla nostra strada. Il gioco è diviso in giorni, dove avremo dei compiti diversi. Non vi roviniamo il gusto di scoprirli da soli, poiché alcuni sono davvero al limite dell’immaginazione. Il tutto richiederà esplorazione, utilizzo delle armi o di altri oggetti e anche interazione con l’ambiente circostante. Insomma, gli elementi di gameplay necessari a dare un po’ più di profondità ci sono tutti. Lo scenario dove prendono vita le avventure del Postal Dude? Edensin, che già dal nome è tutto un programma. Se per caso aveste poi voglia di un piccolo break dalle vostre attività, allora non preoccupatevi, perché Running with Scissors ha infatti inserito una serie di sub quest che potranno essere terminate prima di portare a termine la giornata.
Si balla, ma non in senso positivo
Se a livello contenutistico Postal 4: No Regerts è sicuramente uno dei titoli che strizzano l’occhio ai fan della saga, ci sono dei problemi enormi a livello di ottimizzazione, che non sembrano essersi risolti dall’anteprima che avevamo già scritto nel 2021. Su un PC dotato di RTX 3060 Ti e i5-10400F abbiamo faticato a raggiungere i 60 frame al secondo, con una serie di freeze, scatti e cali di frame rate davvero impressionanti. Certo, bisogna precisare che abbiamo avuto modo di giocare solamente l’anteprima e il gioco non era ancora nella build 1.0, che debutterà il 20 aprile 2022. Tuttavia, lo stesso team di sviluppo ha informato tutti gli interessati che forse è bene attendere un paio di patch prima di aspettarsi una versione perfettamente funzionale e possiamo capirlo: Running with Scissors non è un team di sviluppo tripla A e il gioco che ci troviamo davanti fonde sandbox e open world.
A livello tecnico, Postal 4 No Regerts punta ad una grafica in stile cel shading, quasi simile a quella vista con Borderlands o altri first person shooter più cartooneschi. In realtà non è proprio così: i modelli 3D hanno delle texture molto più votate al realismo e i toni caldi della grafica cartoon si riscontrano molto di più nelle ambientazioni e nelle esplorazioni. Il tutto risulta decisamente molto gradevole alla vista e ci aiuta anche ad imporre una linea netta, che ci ricorda ancora una volta come ci troviamo davanti ad una critica sociale sotto steroidi. Purtroppo, se il lato grafico risulta comunque molto bello, non possiamo dire lo stesso del gunplay, che spesso risulta impreciso. Discorso invece completamente opposto per il doppiaggio: tutti gli attori coinvolti hanno fatto un uso del loro talento davvero sopraffino, con tante sfumature decisamente convincenti e dialoghi molto divertenti, rispettando così i toni della produzione.
C’è poi un ulteriore appunto che dobbiamo fare. Quando abbiamo ricevuto la possibilità di recensire Postal 4 No Regerts, Running with Scissors ha fatto subito una precisione: la versione destinata alla review prometteva dei contenuti aggiuntivi, tra cui i sottotitoli e cutscene aggiuntive. Dei primi non vi è traccia, ma anche di altri elementi annunciati, come la possibilità di selezionare il livello di difficoltà.
Un po’ troppo in ritardo?
Al netto di aver capito che Postal 4 No Regerts si continuerà a espandere nel corso dei prossimi mesi, con nuove difficoltà e la modalità co-op, il nostro giudizio sull’opera di Running with Scissors si sta concentrando di più su un aspetto che potrebbe essere definito anacronistico. Intendiamoci chiaramente: il gioco funziona, al netto di qualche bug di troppo e qualche piccolo problema tecnico, che verrà sicuramente limato. Il problema è capire se c’è davvero ancora un pubblico per un prodotto del genere.
Nel corso della nostra prova non siamo riusciti ad andare oltre un determinato numero di livelli e di ore. Non per problemi tecnici, ma per il semplice fatto che forse, una simile satira sociale, ha fatto il suo tempo. Se davvero il videogioco deve essere più politico, forse c’è un modo migliore per farlo rispetto a quello scelto da Running with Scissors. Questo è però un nostro pensiero, che non inficia minimamente sul gioco vero e proprio e sulla qualità produttiva. In attesa di scoprire come si evolverà nel corso dei prossimi mesi (e promettiamo di ritornarci), al momento Postal 4 No Regerts è più un atto dovuto verso i fan, che da anni non avevano avuto più notizie dal loro Postal Dude caciarone preferito.
Bello? Non proprio. Divertente? Assolutamente sì, a patto di andare oltre certi difetti. Postal 4 No Regerts arriva dal passato e strizza l’occhio a tutte quelle persone che amano la saga e vogliono tornare a giocare a un capitolo inedito. L’early access termina dopo quasi tre anni ed è probabilmente la vera notizia che i fan aspettavano. Il nostro consiglio è quello di attendere di acquistarlo, come ribadito dagli stessi sviluppatori, ma se siete alla ricerca di un’esperienza leggermente diversa e volete godervi il sandbox vero e proprio, con una componente open world, potete tranquillamente dirigervi su Steam. A patto, ovviamente, di non aspettarvi miracoli.