LEGO DOOM, un mattoncino infernale

LEGO DOOM, l’ultima frontiera delle conversioni impossibili è stata infranta, ed oggi il grande classico DOOM, sviluppato da id Software nella metà degli indimenticabili anni novanta, è stato convertito in una versione veramente fuori di testa, ovvero una micro console stand alone contenuta interamente in un mattoncino LEGO. Grande quanto un pollice umano, il titolo usa i classici bottoncini LEGO come pulsanti di comando, ed ha una grafica stupefacente, basata sul port non ufficiale per sistemi Raspberry, spesso utilizzati nei classici MAMECAB per emulare i vecchi classici, giochi nativi su sistema operativo MICROSOFT MS-DOS compresi, come nel caso appunto di DOOM.

Nella lunga storia del gioco, che potete trovare anche all’interno dello speciale sul trentennale di id Sosftware, in questa pagina, si è veramente visto di tutto e, finora, pensavamo di averle viste tutte, ma LEGO DOOM supera ogni folle idea creativa. Questo nonostante siano state viste conversioni più o meno strane, come il port per il portatile PlayDate, che trovate qui, ma anche impossibili,  come la versione per una cassa di McDonald, come abbiamo detto in questa pagina, o quella giocabile sulla Touch Bar dei MacBook Pro, di cui abbiamo parlato qui, una decorazione natalizia dell’albero di Natale ed un folle Test di Gravidanza Interattivo, che trovate in questo LINK.

DOOM Screenshot

L’autore di LEGO DOOM è un ingegnere grafico Weta Workshop che si chiama James Brown, come il leggendario cantante soul, ed ha condiviso su YouTube il suo complesso lavoro, documentandolo per mesi, dove spiega anche, se volete provarci, come costruirsi da soli i propri mattoncini interattivi. Basato su hardware Raspberry Pi RP2040 microcontroller, che trovate in questa pagina, LEGO DOOM offre persino un microscopico schermo di tipo OLED incorporato ed è fedele in tutto e per tutto al gioco originale. Per renderlo ancora più originale, il pezzo scelto per l’impossibile port è pezzi quello iconico del Computer Lego della classica Linea Spaziale Lego degli anni ottanta, che in molti ricordano con nostalgia.  Un lavoro incredibile, che rende onore al grande classico.

 

 

Super Fabio Bros, al secolo Fabio D'Anna (ma non diteglielo: ancora soffre perché Facebook lo ha costretto a usare il suo vero nome), è un collezionista leggendario di videogiochi nonché super esperto di retrogaming. Ha organizzato due edizioni della mostra ARCHEOLUDICA ed è Responsabile della Collezione al museo VIGAMUS, ha collaborato con i portali specializzati Games Collection e Retrogaming History. Adora Super Mario, Pac-Man e le sue adorabili cagnoline. L'obiettivo finale della sua vita è possedere tutti e 2047 i modelli di PONG esistenti. Attualmente è a quota 69.... quindi augurategli lunga vita e prosperità.