Shin Megami Tensei V Vengeance Recensione: male, sii tu il mio bene

Il sentimento della vendetta viene spesso associato a connotazioni negative quali rabbia e risentimento, assumendo un’aura di malinconia e oscurità. Tuttavia, tale definizione non è sempre calzante: in determinati ambiti, come quello professionale e sportivo, la vendetta può trasformarsi in uno stimolo per l’eccellenza, permettendo di superare le proprie limitazioni in seguito a un insuccesso e mirare a un trionfo che, se conseguito, risulta estremamente gratificante. Questa prospettiva, unita ad altri fattori, inclusi quelli commerciali, credo abbia motivato ATLUS a investire nuovamente in Shin Megami Tensei V, il quinto episodio della celebre saga JRPG lanciato nel 2021 su Nintendo Switch. Purtroppo, il gioco ha dovuto affrontare una serie di sfortune e contrattempi che ne hanno compromesso la qualità, non all’altezza degli standard eccelsi a cui ATLUS ci ha abituati negli anni recenti. Tuttavia, come ben sanno gli appassionati della serie, il modo migliore per riprendersi da un’imprevista sconfitta è riflettere sugli errori strategici, adattarsi alle sfide e tentare nuovamente. È per questo motivo che oggi ci ritroviamo qui, pronti a iniziare un nuovo capitolo, riprendendo la storia di Nahobino e immergendoci ancora una volta nel tumultuoso Da’at con energia rinnovata. È giunto il momento per Shin Megami Tensei V Vengeance di ascendere al Trono Empireo e rivendicare il suo posto, mirando al vertice del sacro pantheon del genere, e per noi di valutare se la sua scalata sia riuscita a soddisfare le enormi aspettative del pubblico.

Shin Megami Tensei V Vengeance

Shin Megami Tensei V Vengeance: echi dall’apocalisse

Prima di procedere con l’analisi e la valutazione delle novità introdotto, sarebbe opportuno fornire un contesto riguardante Shin Megami Tensei V e il suo sviluppo, nonché le ragioni per cui Vengeance rappresenta ben più di una mera riedizione aggiornata del quinto capitolo, ma piuttosto una manifestazione della consapevolezza di ATLUS riguardo alla sua evoluzione e importanza nel mercato videoludico. Shin Megami Tensei V venne annunciato con entusiasmo durante il primo showcase dei titoli third party per Nintendo Switch all’inizio del 2017. Evocando l’atmosfera oscura del trailer introduttivo di SMT III: Nocturne, il primo video di presentazione serviva essenzialmente come dimostrazione tecnica della capacità dei demoni creati da Kazuma Kaneko di animarsi all’interno dell’Unreal Engine 4, impiegato per la prima volta nello sviluppo di un gioco ATLUS. Nelle interviste successive al rilascio del trailer, il regista Kazuyuki Yamai (che ricoprì il medesimo ruolo in Shin Megami Tensei IV) spiegò la scelta come un cambiamento nel metodo produttivo della software house, adottando un approccio “trial and error” nella creazione di scenari, dinamiche e elementi di gameplay, consentendo al team di testare le implementazioni e ricevere feedback immediati. Tuttavia, le informazioni presero a scarseggiare dopo un secondo trailer che ne rivelava il titolo ufficiale di Shin Megami Tensei V in occasione del 25° anniversario della serie, fino all’annuncio della data di uscita nel Nintendo Direct Mini del 20 luglio 2020, prevista per il 2021.

Malgrado una timeline di sviluppo coerente con gli standard dei titoli AAA e un certo disappunto tra i fan per la promozione del franchise rispetto allo spin-off Persona, il quinto capitolo di Shin Megami Tensei vide la luce l’11 novembre 2021, superando rapidamente il record di vendite del predecessore, grazie anche a una nuova politica di rilascio globale simultaneo. Dal punto di vista commerciale, il gioco ha superato le aspettative di ATLUS, mostrando le potenzialità dell’hardware Nintendo nonostante alcuni compromessi in termini di fluidità e nitidezza. Purtroppo, i contenuti narrativi non corrispondevano alle aspettative iniziali. Le interviste del 2017 con Famitsu avevano anticipato temi sociali rilevanti come terrorismo, nucleare e vita post-lavorativa, ma questi argomenti furono quasi assenti nella versione finale, influenzando negativamente la storia. Questa mancanza di profondità è attribuibile alle difficoltà incontrate nello sviluppo con Unreal Engine 4, che si è rivelato complesso senza una conoscenza approfondita dell’hardware Nintendo Switch. Ora, nel 2024, la situazione è cambiata: la padronanza di UE4 è completa e il nuovo regista Shigeo Komori ha avuto libertà totale nell’integrare migliorie per Shin Megami Tensei V. In questa recensione, adotteremo un approccio diverso, valutando gli aspetti positivi dell’originale e le nuove aggiunte di Vengeance, fino a esaminare le criticità che la riedizione intende risolvere.

Shin Megami Tensei V Vengeance

Il destino del mondo è di essere ricostruito

La dimensione alternativa di Da’at in Shin Megami Tensei V rappresenta un punto di forza nell’architettura del gioco, offrendo un design di livello aperto e sofisticato che si distacca dai dungeon lineari tradizionali, pur mantenendone alcuni in misura minore. Questo ambiente consente una vasta esplorazione e progressione semi-lineare, con checkpoint strategici che guidano il flusso degli eventi. I giocatori possono scegliere di avanzare direttamente verso i loro obiettivi, affrontando ostacoli attraverso incontri casuali, o di esplorare in modo più approfondito, scoprendo le numerose sfide, oggetti, essenze demoniache e accumuli di gloria disseminati dal team di sviluppo. Questo approccio non solo arricchisce l’esperienza di gioco ma affronta anche la questione del farming nelle fasi avanzate del gioco.

Con Shin Megami Tensei V Vengeance, la filosofia di design originale viene preservata e migliorata con aggiustamenti mirati a perfezionare le nuove strutture della serie. L’introduzione delle “Ferrovie Magatsu” mitiga la ripetitività e la fatica dei lunghi viaggi attraverso la mappa, fornendo una connessione rapida tra le aree e rivelando nuove zone segrete ricche di attività, demoni esclusivi e risorse. Inoltre, le essenze speciali legate alle abilità del Proto-Demone Aogami sono ora più accessibili grazie a hotspot ricaricabili che permettono ai giocatori di sperimentare con il move-set del protagonista senza timore di esaurire risorse uniche. Infine, nuove missioni esclusive coinvolgono sia gli abitanti di Da’at che quelli della Tokyo quotidiana, integrando aspetti dello scenario precedentemente trascurati e approfondendo la relazione tra demoni ed esseri umani, anche attraverso contesti più leggeri o umoristici, caratteristici dei dialoghi secondari della serie.

Shin Megami Tensei V Vengeance: l’ascesa dei nuovi déi

Il sistema di combattimento di Shin Megami Tensei V è noto per essere uno degli aspetti più convincenti della produzione ATLUS. Il Press Turn System, introdotto fin da Nocturne e perfezionato in Shin Megami Tensei IV/Apocalypse, è stato ulteriormente raffinato nel quinto capitolo per offrire un’esperienza di gioco impegnativa e sfidante, in linea con la filosofia della serie. Al contempo, si è cercato di renderlo più accessibile per attrarre una nuova generazione di giocatori, facilitando la costruzione di strategie creative e l’uso delle Abilità Magatsuhi. Con Vengeance, il sistema di combattimento è stato ampliato con nuovi elementi e semplificato in alcune parti per rispondere alle esigenze di farming e alla ricerca di specifiche razze di Mitama. Le “battaglie consecutive” e la skill Riberna sono state introdotte per facilitare l’accumulo di denaro e punti esperienza. Tuttavia, i giocatori devono anche affrontare i Mostri Magatsuhi, nemici potenziati che richiedono una strategia di base per evitare game over inaspettati e che premiano gli evocatori più attenti con ricompense extra.

Inoltre, Shin Megami Tensei V Vengeance introduce leAbilità Magatsuhi Speciali, che possono essere scatenate inserendo specifiche specie o razze di demoni nel proprio party. Questi poteri offrono una varietà di buff e debuff, nonché danni significativi. Ad esempio, la combinazione di tre esemplari della linea Frost nel party permette di scatenare “Tempesta di Ghiaccio”, un attacco elementale devastante. Nonostante ciò, ATLUS deve ancora trovare il giusto equilibrio tra sfida e strumenti a disposizione dei giocatori, mantenendo il “core” dell’esperienza di Shin Megami Tensei che caratterizza la serie. La possibilità di aumentare la difficoltà nelle partite successive offre una soluzione temporanea a questo problema.

Nascita, morte, rinascita

La nostra disamina è stata redatta con l’intento di fornire un’analisi obiettiva e dettagliata del prodotto in questione, senza omettere alcun aspetto rilevante. È importante sottolineare che, a scapito delle numerose lodi che potrei elargire a Shin Megami Tensei V Vengeance per le sue qualità eccezionali, sarebbe ingiusto trascurare una critica costruttiva riguardo al principale punto debole dell’opera originale: una trama carente e poco coinvolgente. È vero che molti fan della serie potrebbero sostenere che il gameplay è l’elemento predominante in Shin Megami Tensei, tuttavia, ritengo che la narrazione di una storia, anche se basilare, debba essere integrata efficacemente all’interno dell’esperienza di gioco. Prendendo come esempio uno dei capitoli precedenti, ovvero il pluricitato Nocturne, si osserva come alcuni degli eventi più memorabili siano stati quelli che hanno saputo bilanciare momenti di serietà e introspezione con altri più leggeri e divertenti. Questo equilibrio mancava nella versione originale di SMT V, dove il “Canone della Creazione” risultava eccessivamente astratto e dipendente dal personaggio del Nahobino, relegando i coprotagonisti a ruoli marginali.

Shin Megami Tensei V Vengeance

Fortunatamente, in Shin Megami Tensei V Vengeance, questo problema è stato affrontato con l’introduzione delle quattro Qaditsu, entità demoniache che, attraverso il “Canone della Vendetta”, apportano un significativo caos sia nel mondo di Da’at che nella Tokyo reale. Questo accorgimento narrativo ha permesso ai personaggi di Yuzuru Atsuta e Tao Isonokami di emergere con personalità più definite e convincenti, trasformandoli in figure con cui il giocatore può facilmente identificarsi. Inoltre, la mitologia che circonda Bethel, la Condanna di Dio e il Nahobino è stata resa più accessibile e meno sovraccarica di esposizioni, permettendo al giocatore di assimilare le informazioni con maggiore naturalezza. L’introduzione del nuovo personaggio, Yoko Hiromine, e delle scelte morali che ne derivano, offre un’ulteriore profondità all’esperienza di gioco, invitando il giocatore a riflettere e a prendere decisioni ponderate per raggiungere il miglior finale possibile. In conclusione, Shin Megami Tensei V Vengeance si distingue come un’opera a sé stante: non una semplice riedizione, ma un gioco nuovo e ricco di sorprese, capace di offrire centinaia di ore di intrattenimento sia ai veterani della serie sia ai nuovi appassionati.

Piattaforme: PC, PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X|S

Sviluppatore: Atlus, Atlus West

Publisher: Sega, Atlus USA, SEGA of America, Inc.

Data di uscita: 14 giugno 2024

Shin Megami Tensei V Vengeance rappresenta l’apice delle aspettative dei fan, offrendo una sfida bilanciata che accoglie sia i giocatori alle prime armi sia i veterani della serie. Il gioco si distingue per un mondo ricco di attività e pulsante di vita, che introduce modalità innovative di interazione con le varie stirpi demoniache del Da’at. La trama si allinea con la visione originale del creatore Kazuyuki Yamai, emergendo come un’esperienza rinnovata e ricca di colpi di scena. Con questo capitolo, Shin Megami Tensei V si riconferma come il titolo di riferimento nel panorama dei JRPG hardcore, ritornando in scena con eleganza e maestosità davvero divine.

Game Designer e scrittore, alla fine si è deciso ad aggiornare la propria bio dopo 50 anni di muffa. Perché va bene l'essere "cresciuti a pane e Tekken 2", ma a una certa arriva il momento di "voltare pagina".