A distanza di ventitré anni dal suo debutto, un’icona dell’era PlayStation 2 si appresta a calcare nuovamente la scena videoludica. Se Onimusha 2 Samurai’s Destiny non ha ancora trovato spazio nella vostra libreria, ecco dunque l’occasione perfetta per colmare una lacuna imperdonabile. Per i veterani che lo hanno amato ai tempi della cara vecchia PS2, questo è il momento ideale per riscoprire una vera e propria pietra miliare dei primi anni Duemila della produzione Capcom.
Dopo aver trascorso svariate ore a caccia di demoni, siamo ora pronti a sviscerare un’analisi approfondita di questo progetto rimasterizzato, esplorando le sfaccettature, tanto quelle originali quanto quelle rinnovate, che compongono questo affascinante viaggio nell’antico Giappone feudale.
Restate con noi per scoprire tutto ciò che abbiamo vissuto nel corso della nostra prova su PlayStation 5. Preparatevi a impugnare la katana, perché Onimusha 2: Samurai’s Destiny Remastered è pronto a dimostrare di essere ancora un’esperienza avvincente.
Onimusha 2 Samurai’s Destiny: le profonde radici di un passato glorioso
Iniziamo ripercorrendo assieme la storia di Onimusha 2 Samurai’s Destiny, che porta avanti le vicende narrate dal suo predecessore collocandosi temporalmente circa 14 anni dopo la battaglia finale tra Samanosuke e la forma demoniaca di Nobunaga Oda.
Ambientato nel Giappone feudale, la trama vede protagonista Jubei Yagyu, animato da una sete di vendetta dopo aver scoperto la distruzione del suo villaggio per mano dell’armata dei demoni di Nobunaga, il malvagio signore oscuro tornato dopo gli eventi del primo capitolo. Grazie all’aiuto degli Oni, Jubei acquisirà le capacità necessarie per affrontare gli eserciti demoniaci, proprio come Samanosuke Akechi prima di lui. Nonostante si credesse che Nobunaga fosse stato definitivamente sconfitto, il re dei demoni si stava solo riprendendo dalle sue ferite, pronto a riorganizzare un esercito e lanciare un nuovo assalto per conquistare l’intero Giappone. Ed è così che, in questo secondo capitolo, il testimone passa nelle mani dello sfortunato Jubei, abile spadaccino del clan Yagyu, ora in cerca di vendetta per il massacro e la distruzione del suo villaggio da parte dell’esercito di Nobunaga.
Al tempo della sua prima pubblicazione, Onimusha Warlords ottenne un notevole successo di critica e pubblico, spingendo Capcom a investire in un seguito. L’azienda colse appieno il potenziale di questa serie, introducendo elementi del tutto nuovi per l’epoca. A partire dal volto del suo protagonista, Jubei, le cui fattezze ricalcavano quelle di Yusaku Matsuda, uno degli attori più celebri e amati del cinema giapponese degli anni ’70 e ’80, la cui fama aveva influenzato e ispirato personaggi iconici di produzioni come Ken il Guerriero e Cowboy Bebop. Questa scelta portò a cucire l’intera trama del gioco attorno alla sua figura, concentrandosi maggiormente sugli sviluppi narrativi rispetto al passato e ponendo una particolare attenzione al taglio cinematografico della nuova avventura. Il risultato fu qualcosa di innovativo, non solo per la serie stessa, ma per l’intero panorama videoludico di quel tempo.
Cuore antico, lama affilata
Onimusha 2 Samurai’s Destiny attinge a piene mani dai classici film chambara e jidai geki, ma va oltre, aggiungendo alla formula originale di Onimusha Warlords una marcata coralità. Il protagonista è affiancato da un gruppo di alleati variopinti e a tratti strampalati, sempre pronti a supportare la sua sete di vendetta. Rispetto al suo predecessore, la trama di Onimusha 2 è ben più vasta e non si concentra unicamente sulla vendetta del protagonista. Il gioco introduce un cast di personaggi che incontreremo frequentemente, tra cui Kotaro Fuma, Magoichi Saiga, Ekei Ankokuji e Oyu.
Tali comprimari riescono nell’intento di ampliare significativamente la narrazione, grazie alle loro storie che il giocatore scoprirà progressivamente attraverso un sistema di scambi. Tale meccanica permette di empatizzare con loro e di comprendere come Nobunaga abbia stravolto non solo la vita di Jubei, ma anche quella di molte altre persone, conferendo alla trama un senso di profonda coralità.
Se la storia si rivela corposa e coerente nel suo svolgimento, la produzione originale mantiene le sue coerenze anche a livello tecnico, sebbene non senza problematiche legate al passato. Onimusha 2 Samurai’s Destiny si conferma un ottimo titolo, in linea con il suo predecessore, dove il combattimento è fluido ma, a differenza di giochi d’azione più veloci in stile Devil May Cry, richiede pazienza nell’impugnare la spada. Ad esempio, è possibile concatenare i colpi per eliminare rapidamente i nemici, rendendo il combattimento più misurato e realistico, anche se ci vorrà un po’ di tempo per abituarsi ai vari tipi di demoni da affrontare. È evidente come la disponibilità di un’ampia gamma di attacchi e armi renda i combattimenti un vero piacere.
Il cuore del gameplay risiede negli scontri, che prevedono l’utilizzo di diverse armi a disposizione del protagonista. Abbiamo testato il combattimento con spada, lancia e arco, riscontrando un sistema fluido che richiede precisione e tempismo, basandosi su attacchi, schivate, parate e contrattacchi. Gli attacchi critici possono essere concatenati con il giusto tempismo, generando un ritmo soddisfacente e frenetico per abbattere più nemici in contemporanea.
Onimusha 2 Samurai’s Destiny: le cicatrici del tempo
Dal punto di vista tecnico, non è tutto oro quel che luccica. Purtroppo, la telecamera fissa e i movimenti “a carrarmato” sono rimasti invariati rispetto all’originale, forse troppo legnosi e rigidi per i gusti dei giocatori contemporanei. Un aspetto che, lo ammettiamo, può risultare ostico ai giorni nostri, ma che per alcuni mantiene una tensione intrinseca in ogni inquadratura, una caratteristica che i puristi sapranno apprezzare. È evidente che le ore trascorse in compagnia di Onimusha 2 Samurai’s Destiny sono state un vero e proprio tuffo nel passato, che ci ha permesso di apprezzare ancor di più le novità introdotte. Non parliamo solo di migliorie estetiche, come la possibilità di selezionare il formato video (originale o 16:9) in qualsiasi momento, o gli sfondi pre-renderizzati che hanno beneficiato di un miglioramento delle texture per un’immagine più godibile. Ci sono anche diversi “quality of life” ormai imprescindibili. Il tutto, pur mostrando le reminiscenze del passato, si integra in un motore di gioco complessivamente fluido e performante, che non ci ha deluso durante le nostre sessioni.
Tra le aggiunte più significative, spiccano i salvataggi automatici, un paio di scorciatoie sui comandi del pad per cambiare rapidamente le armi senza dover accedere al menu di gioco e il doppiaggio originale giapponese, assente nella prima edizione. Non vanno dimenticate nemmeno le feature extra di questa edizione rimasterizzata, tra cui le modalità “Easy” (disponibile fin da subito) e “Hell”, una nuova modalità particolarmente ardua in cui un solo colpo è fatale. Troviamo inoltre i mini-giochi dedicati ad alcune vecchie glorie videoludiche, come anticipato in fase di anteprima, e nuovi costumi per Jubei e Oyu. La colonna sonora originale è interamente fruibile tramite un menu dedicato, che offre la possibilità di ascoltare tutte le 43 tracce in qualsiasi momento: un’opzione pensata da Capcom per coloro che già conoscono il titolo e la sua storia. Infine, è doveroso menzionare la galleria speciale con oltre 100 artwork inediti, aggiunti alla galleria originale. Questa permette ai fan e agli appassionati della storia del videogioco di gettare uno sguardo approfondito sui processi creativi che si celano dietro questa produzione.
Piattaforme: Nintendo Switch, PC, PlayStation 4, Xbox One
Sviluppatore: Capcom
Publisher: Capcom
Data di uscita: 23 maggio 2025
La nostra analisi approfondita della remastered di Onimusha 2 Samurai’s Destiny rivela un’esperienza che è un vero e proprio tuffo nel passato. Le meccaniche di gioco e la direzione tecnica mantengono un sapore decisamente amarcord, nonostante gli sforzi evidenti per un rinnovamento. L’impressione iniziale è confermata: il titolo conserva aspetti old-school che potrebbero risultare rigidi e datati per il pubblico moderno. Sebbene i tentativi di modernizzazione siano presenti, Onimusha 2 rimane saldamente ancorato alle sue origini, un tratto che i nostalgici e gli amanti del retrogaming apprezzeranno appieno. Questa edizione rimasterizzata, in arrivo il 23 maggio su PlayStation 4, Xbox One, Switch e PC, testimonia comunque l’impegno di Capcom nel rendere graficamente e nel gameplay il titolo più accessibile e contemporaneo. Consideratelo un appetitoso antipasto in attesa del reboot della serie, Onimusha Way of the Sword, atteso per il 2026.
