Matrimoni e altri disastri

Negli ultimi anni, anche nel mondo femminile, i nostri costumi hanno subito una liberalizzazione, un’evoluzione precipitosa (o de-voluzione?), ogni trasgressione è lecita, anzi quasi dovuta…

Regia: Nina Di Maio
Cast: Margherita Buy, Fabio Volo, Luciana Littizzetto
Distribuzione: 01 Distribution
Voto: 60

Negli ultimi anni, anche nel mondo femminile, i nostri costumi hanno subito una liberalizzazione, un’evoluzione precipitosa (o de-voluzione?), ogni trasgressione è lecita, anzi quasi dovuta, obbligatoriamente esibita. Unioni di ogni genere, famiglie allargatissime, monogamia ma anche tradimenti e forme occidentalizzate di “poligamia” non ufficiale, tutto viene accettato socialmente. Eppure, soprattutto per le donne, incombe ancora il mito del Matrimonio, la Grande Festa in Bianco. E si può fare finta finché si vuole che la vita da liberi single sia la migliore, senza impegni e doveri e in piena indipendenza finanziaria e affettiva. Ma arriva il momento in cui serpeggia il dubbio, libera da cosa, libera da chi e cosa farne di tutta questa libertà? Nanà è una bella circa-quarantenne, single (o zitella) da sempre dopo pochissime esperienze tutte negative, alle spalle una famiglia all’apparenza serena, della buona borghesia imprenditoriale toscana, benestante e tradizionale. Tutta casa, gatto, libreria di proprietà e famiglia nei weekend nella bella tenuta di campagna, rifugge tutto quanto può metterla di fronte al bilancio della sua esistenza.

Si trova costretta ad organizzare il matrimonio per la sorellina minore Beatrice, costretta ad una trasferta di lavoro, ribaltando il classico cliché che vuole i promessi sposi sottoposti allo stress di bomboniere, lista nozze, menù, e varie. Con lei resta il fidanzato di Beatrice, a lei odioso, Alessandro, giovane rampante e arrogante che sembra più interessato a curare gli affari della sua promessa sposa che al lato sentimentale dell’operazione. La forzata convivenza porterà ad una maggiore conoscenza reciproca, rivelando a Nanà come sotto la superficie rozza lui celi un animo sensibile, ben camuffato in nome di una scalata sociale giustificata dalla sua storia personale, ovviamente a lei ignota, così come simmetricamente Alessandro si renderà conto che sotto le spine da istrice di Nanà si nasconde una persona tenera e altruista. E proprio grazie alla frequentazione con un estraneo al suo ambiente, Nanà si accorgerà anche della supponenza dei suoi abituali amici borghesi (pure di sinistra, gli aborriti “radical-chic”).

Ma l’avvicinarsi della fatidica data porterà alla luce ben altre rivelazioni e confessioni, che tutte si abbatteranno a catena su Nanà, ritenuta così priva di una propria vita sentimentale da poter fare da “contenitore” di quella degli altri. Come se il famoso velo le cadesse dagli occhi, finalmente la donna vedrà il mondo per come è, e anche finalmente se stessa, arrivando infine ad accettarsi: nell’arco di pochi giorni non sarà più quella che nessuno vuole, ma colei che tutti desiderano. Nanà uscirà dall’avventura finalmente conscia che il mondo non è solo bianco o nero, che esiste una larga zona grigia nella quale si può serenamente trovare un po’ di felicità, a patto di smettere di essere intransigente e scostante, per anticipare l’eventuale rifiuto. In altre parole, finalmente libera.

Margherita Buy interpreta un ruolo costruito apposta sulle sue caratteristiche di attrice, che, sembra suo malgrado, la vedono spesso alle prese con personaggi ansiosi, insicuri, in fuga. Fabio Volo sembra un po’ forzato finché cerca di rendere il suo personaggio antipatico, mentre si trova molto più a suo agio quando comincia a fare maggiormente se stesso. Francesca Inaudi, sempre bella in modo non convenzionale, è la sorella minore, la sempre simpatica Luciana Littizzetto (un po’ penalizzata da un ruolo scontato) è la socia in libreria, Mohammed Bakri, ottimo attore-regista originario della Galilea (lo ricordiamo in Private), interpreta un vanesio scrittore superstar, di cui Nanà è vanamente infatuata, Marisa Berenson è la mamma castrante, l’ex bellissima attrice con la quale ogni paragone è vano. Piacevole colonna sonora fra Mina, Beck, Puccini e musiche klezmer. Matrimoni e altri disastri è una commedia sentimentale molto leggera, con qualche connotazione di costume, ben interpretata ma alla quale manca quel tocco di leggerezza, quella “luccicanza”, che può rendere memorabili anche prodotti di questo genere. La regista Nina di Maio si fa portatrice di un discorso non certo rivoluzionario, tutti in fondo agiscono per amore e alla ricerca dello stesso, anche santificandolo in chiesa, pur con un certo disinvolto cinismo, e chiude con un monito ideale: prima o poi tutti ci possiamo ritrovare con uno scheletro da dover mettere via (anzi… è augurabile!). Meglio tenere sempre pronto un armadio…