Mario Tennis Aces Recensione: il primo, grande successo di una calda estate

Mario Tennis Aces

Lo abbiamo osservato da lontano, quando eravamo ancora scettici. Un nuovo Mario Tennis? Su Nintendo Switch, dove si attendono titoli importanti di genere ben diversi? Poi abbiamo provato la demo del torneo online di Mario Tennis Aces: qualcosa già iniziava a cambiare. Serviva abilità per mandare la pallina dove volevamo, avevamo bisogno di nervi saldi per progettare il prossimo slice. Eravamo molto soddisfatti, ma non ancora convinti. Va bene, scesi in campo il gioco si mostrava divertente, reattivo, animato dalla comprovata fantasia made in Nintendo. Ma sul lungo periodo? Quanto profondi si sarebbero rivelati i contenuti? Quanta la voglia di tornare a giocare, giorno dopo giorno. Nel corse della nostra anteprima ci siamo definitivamente innamorati, ve lo abbiamo già raccontato. E adesso siamo qui per mettere un punto, poi andare a capo e guardare già al futuro di Mario Tennis Aces. Ma prima vi raccontiamo perché dovreste assolutamente comprarlo, giocarlo, e rigiocarlo.

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Una racchetta, per domarle tutte

Mario Tennis Aces ha una modalità storia, ed è chiaramente il classico caso in cui si aggiunge una possibilità in più per accontentare un po’ tutti senza far storcere il naso a nessuno. Un titolo tennistico, per di più dal sapore squisitamente arcade, ha bisogno di una trama? No, se per trama intendiamo una sequenza narrativa di dimensioni corpose e tematiche impegnative. Ma Mario è Mario, e nessuno si aspetterebbe di trovarci un impegno mentale pari a quello richiesto da I Promessi Sposi. La modalità avventura di Mario Tennis Aces si sposa anzi benissimo con i toni scanzonati, divertenti e fantasiosi cui ci ha abituati ormai da anni il Regno dei Funghi. Tanto per farvi capire dove si vuole andare a parare: durante un incontro tra Mario e Peach, Wario e Waluigi irrompono sulla scena, ammantati da una certa aura nera che non lascia presagire niente di buono. Scopriremo a breve che sono “dominati” dal potere di una Leggendaria Racchetta dotata di volontà propria, non certo benefica: una racchetta che vuole dominare il mondo. Il nostro scopo è raccogliere la fonte del suo potere, frantumata in cinque gemme nascoste ai quattro angoli dell’isola che ospita le competizioni di Mario Tennis Aces. Un po’ come gli Avengers e le Gemme dell’Infinito insomma, che a quanto pare hanno ispirato tantissimi altri media, ben oltre il livello base di prevedibilità.

E quindi Mario e il fidato Toad si mettono in viaggio, passeggiando su un tabellone a schermo che collega, in stile “Gioco dell’Oca”, le varie tappe dell’isola. C’è spazio un po’ per tutti i biomi, dalla giungla al mare, dalla montagna innevata alla casa infestata dimora dei Boo: ambienti ben noti del franchise Super Mario, abitati dagli altrettanto ben noti protagonisti della serie, e anche da ospiti inediti o inattesi sui quali sarebbe un crimine anticiparvi qualcosa. I punti su cui ci sembra invece importante insistere sono tre. Numero uno: la “storia” di Mario Tennis Aces è molto, molto simpatica e a tratti davvero divertente Numero due: propone tante situazioni diverse, dalle missioni secondarie per ottenere Racchette diverse e più potenti, alle sfide a tempo, dagli scontri con Boss agguerriti ad allenamenti con improbabili supporter. Tutti, per qualche ragione, vorranno sfidare Mario a una partita di tennis: anche nel cuore della notte, anche a bordo di una nave. L’ultimo appunto è la complessità: non aspettatevi una trama di gioco dove proseguire è realmente difficile, ma neppure una progressione banale e scontata. Senza apprendere le meccaniche specifiche e i diversi tipi di colpi, non si prosegue. Ma Mario Tennis Aces ci dà una mano, e pazientemente di volta in volta ci rispiega cosa fare, come farlo e come realizzarlo nel modo migliore possibile.

Tantissime possibilità…

Mario Tennis Aces a livello di contenuti offre davvero tantissima carne al fuoco, sia in termini di possibilità, di accessori, di personaggi e di miglioramenti, ma anche dal punto di vista delle modalità di gioco, che brillano non tanto per il numero reale ma per i perfezionamenti delle regole di gioco. Andiamo con ordine: i personaggi di gioco. Sono tanti, ma davvero tanti: alcuni naturalmente si sbloccano dopo aver soddisfatto determinati requisiti, altri sono semplicemente troppo simpatici anche soltanto da vedere. In campo ognuno di essi si comporta in modo diverso, in base a parametri specifici che possiamo controllare in ogni momento: velocità di movimento, rapidità nei colpi, resistenza, potenza di tiro; un po’ come in Mario Kart, dove ogni componente del veicolo influenza la competizione, in Mario Tennis Aces (soprattutto a livello competitivo) bisognerà prestare attenzione soprattutto ai dettagli. A nostre spese abbiamo imparato che un colpo caricato di Bowser è letale quanto un camion preso in pieno volto, che Waluigi è una maledetta anguilla in grado di riprendere al volo anche la pallina che abbiamo già dato per spacciata, e che Rosalinda è in grado di piazzare uno slice con un movimento semplicemente imprevedibile, ai livelli dell’infamia.

Se i personaggi fanno la differenza, e ce n’è uno per ogni gusto, figurarsi poi l’arricchimento che arriva dalle Racchette. Perché in Mario Tennis Aces non c’è una sola racchetta: ce ne sono tante. Molte si sbloccano salendo di livello e potenziando mario, altre ce le regaleranno alcuni comprimari se riusciremo a completare le loro richieste nella modalità avventura. Una Racchetta a Specchio è più potente di quella standard fornitaci all’inizio del gioco: non in un solo parametro, ma in tutti. Tenete anche presente un altro dettaglio: anche quando imparerete a controllare perfettamente le performance del vostro personaggio, anche quando lo avrete equipaggiato con la racchetta che fa al caso vostro, dovrete imparare a conoscere (sì, ancora una volta) il terreno di gioco. Altri stadi si sbloccano proseguendo nell’avventura, e molti sono semplicemente geniali: per esempio l’albero maestro della nave può deviare la traiettoria di qualsiasi colpo in arrivo, bisogna fare attenzione ad evitarlo… oppure possiamo sfruttarlo per trarre in inganno l’avversario.

… e modalità di gioco!

Mario Tennis Aces non è solo la sua modalità storia ovviamente, e non si esaurisce neppure una volta sbloccati tutti i personaggi di gioco, tutte le racchette e tutti gli stadi. Le varie possibilità pensate da Nintendo rispondono un po’ a tutte le esigenze: portate spesso Nintendo Switch con voi per giocare con gli amici? Preferite godervi il gioco in solitaria, davanti alla TV di casa? L’online vi attira? Utilizzate i comandi classici o il motion control? Non importa che risposte abbiate dato: c’è una modalità di gioco per tutte. I tornei online propongono un po’ quanto già visto ad inizio giugno con l’apposita Demo: gironi dove è presente la mossa speciale, e altri dove invece contano solo riflessi e abilità più specifiche; la stabilità generale della connessione ci è sembra ottima, ma il grande pubblico non è ancora presente: il tutto andrà monitorato a dovere nelle prossime settimane. Sono presenti anche un certo numero di tornei da giocare completamente offline ovviamente, contro l’intelligenza artificiale: e non pensate che vi vengano fatti sconti di sorta. Una partita combattutissima, anche della prima Coppa, può durare tranquillamente venti minuti a forza di pareggi e contro-pareggi. Ancora: preferite giocare in locale con vostro cugino o con gli amici? E allora staccate i Joy-Cons, assegnatene uno a testa, e ci sarà spazio anche per quattro persone in contemporanea. Se poi di notte continuate a sognare gli scontri su Wii Sport Tennis, vale la pena fare pratica con la Modalità Swing, tutta basata sul Motion Control e sull’incredibile reattività dei sensori di movimento e calibrazione dei Joy-Cons che, lo ricordiamo, rappresentano l’evoluzione tecnologica del WiiMote. Se tutto questo ben di Dio di cui vi abbiamo parlato finora, con la sua dovuta profondità, ancora non vi ha convinti della bontà di Mario Tennis Aces… beh, non fa niente. Noi torniamo in campo, vi aspettiamo lì (naturalmente nella modalità online).

Mario Tennis Aces è il capitolo definitivo della serie tennistica del Regno dei Funghi. Profondo, divertente, longevo, vive su una fragilissima linea di confine tra l’arcade senza fronzoli e il tecnicismo puro. Il risultato è un titolo adatto a tutti, perfetto per molti, e scarsamente convincente giusto per pochi: ovvero per chi ha pregiudizi o sullo sport vissuto come esperienza videoludica, o per i toni scanzonati e artisticamente immediati di Nintendo. Del resto non si può mica piacere a tutti: ma questo non toglie che si possiedano indubbie qualità personali. Queste qualità Mario Tennis Aces le ha eccome, ed è il primo grande successo estivo del 2018 di Nintendo Switch.
La formazione del buon Simone, classe '93, avviene pad della prima PlayStation alla mano, a base di draghi viola, gemme e pecorelle fumanti (del resto è un vero abruzzese). Cresce a pane e Dylan Dog, mostrando fin da subito gravi problemi psicologici e mentali. Tra le altre cose ha ancora paura del buio, e probabilmente Stephen King lo approverebbe. Un paio di lauree in letteratura non gli hanno impedito di diventare uno dei massimi esperti del mondo Nintendo; compensa non riuscendo neppure ad accendere una Xbox. È attualmente ai domiciliari per abbandono dei cagnolini di Nintendogs e omocidio degli abitanti di AnimalCrossing.