Masters of Gaming: per il Potere dei Pixel!

Essere nati a cavallo tra la fine degli anni settanta e l’inizio dei luccicosi ottanta significa aver vissuto in prima linea molti dei  fenomeni culturali che oggi vengono ritenuti Cult. Tra questi, l’avvento dei Masters of the Universe vanta senza dubbio un peso specifico singolare e non soltanto in merito all’incontenbile fascino che essi riuscivano ad esercitare sui più piccoli.

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Un aura di mistero avvolge le reali origini concettuali del brand. Sebbene il designer Roger Sweet si sia attribuito più volte la paternità di He-Man e soci, i vertici Mattel continuano difatti a smentirlo. L’unico dato certo riguarderebbe, in tal senso, la presenza dello sceneggiatore Donald F. Glut in veste di ideatore del setting storico della prima epica Eterniana.

Delineandosi prima in ambito Action Figure, poi in campo fumettistico e quindi in sede televisiva, il successo riscosso dai tozzisimi abitanti del pianeta Eternia costituisce, a tutt’oggi, uno dei fenomeni cross-mediatici più eclatanti di sempre.

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Tra il 1981 e il 1988, Mattel avrebbe realizzato 6 differenti linee di pupazzi. Nel 1990 sarebbe stato infine il turno di un’ ultima serie, il cui inedito design appariva però troppo influenzato dal look futuristico adottato nella seconda stagione di Cartoon dedicata a He-Man.

Prodotti a partire dal 1981 da una Mattel evidentemente interessata a cavalcare trend d’epoca quali il ritorno del cinema Epic-Fantasy e il nascente boom del culturismo, i nerboruti pupazzi avranno anche avuto tutti i numeri per stregare l’immaginario di una generazione cresciuta ad hamburger, Schwarzenegger e wrestling, eppure il segreto di un hype tanto globale sembra risiedere altrove.

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Per molti anni ogni pupazzetto sarebbe stato venduto in bundle con piccolo fumetto narrante una delle avventure di He-Man. Ribattezzati Mini-Comics proprio dai fan del franchise, questi graziosi albi sparirono dalle confezioni a partire dal 1987 e sono oggi l’oggetto di un certo interesse collezionistico.

A rendere in qualche modo unica la mitologia annessa ad icone quali He-Man, Skeletor e rispettivi alleati interveniva probabilmente un background incredibilmente versatile, che trovava nelle contraddizioni di una singolare ambientazione Techno-Medioevale il suo principale punto di forza.

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Nel 1983 la Filmation realizzò una serie di Cartoon dedicata ai Masters of the Universe. Costituita da 65 episodi, quest’ultima riscosse un notevole successo, cui avrebbe fatto da eco la serie She-Ra: La Principessa del Potere (1985). Nel 1990 Titanus, Mattel, Mediaset, Faso Films e France 2 avrebbero inoltre affidato alla Dic Enterprise la realizzazione di una nuova stagione di Cartoon, He-Man: Le Nuove Avventure, composta anch’essa da 65 episodi.

Liberi di spaziare più o meno incondizionatamente da tematiche care ai fumetti di Flash Gordon alle più ataviche atmosfere della letteratura Sword & Sorcery, autori e produttori provenienti dalle più disparate sfere dell’Entertainment per ragazzi individuarono pertanto nei Masters un’inesauribile fonte d’ispirazione che, come avremo modo di scoprire  a breve, non avrebbe mancato logicamente di maturare i propri frutti anche in fatto di videogame.

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Il manifesto originale dell’omonimo a tema film prodotto dalla Cannon e diretto da Gary Goddard nel 1987. Distribuita in Italia con titolo “I Dominatori dell’Universo”, la pellicola vedeva il prode Dolph Lundgren interpretare He-Man e l’istrionico Frank Langella vestire i panni della sua nemesi, Skeletor.

Sebbene non tanto numerosi quanto ci si aspetterebbe, i titoli dedicati ai succitati eroi  hanno in effetti rappresentato una silenziosa costante nel mondo dei pixel. Questo speciale punterà chiaramente ad analizzare ogni singolo esponente di questa particolare genia di tie-in, evidenziandone ora i pregi ora le limitazioni: il tutto, come copione impone, sotto il mistico influsso di quel Potere di Grayskull che, ne siamo certi, scorre ancora potente nelle vene di molti di voi!


 1983

MASTERS OF THE UNIVERSE: THE POWER OF HE-MAN  

ATARI 2600 / INTELLIVISION – MATTEL ELECTRONICS

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Cover Box dell’edizione Intellivision del gioco, con tanto di bollino indicante la presenza di un Comic Book speciale in omaggio all’interno della confezione!

Un acceso scontro tra He-Man e Skeletor avrebbe fatto da pilastro portante di questo elementare action-game firmato da Michael Sanders e Joseph Wagner.Diviso in due differenti sessioni, il gioco ci avrebbe visti prima intenti a schivare  i pirotecnici attacchi del non-morto a bordo del celebre Wind Rider, per poi chiamarci a difendere le ragioni del suo biondo proprietario nell’ambito del faccia a faccia finale.

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Immagine di gioco tratta dalla più performante versione Intellivision.

Se le sequenze a bordo del Wind Rider ricordavano piuttosto da vicino un classico come Defender, le sezioni di gioco a piedi vennero accomunate all’altrettanto celebre Robotron 2084. Ovviamente il paragone tra i titoli in questione era puramente ideale a non implicava certo la volontà di sostenere che The Power of He-Man potesse davvero reggere il confronto qualitativo con gli stessi.

1986

MASTERS OF THE UNIVERSE: SUPER ADVENTURE  

C64 / SPECTRUM ZX – U.S. GOLD / ADVENTUREOFT UK.

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Analogamente a quanto avvenuto per “The Power of He-Man” anche la cover di “Super Adventure” riprendeva gli artwork normalmente usati da Mattel per i Mini-Comic venduti in bundle con i pupazzi dei Masters.

Come evidenziato dal suo sottotitolo, il tie-in in questione affidava la narrazione di un nuovo scontro tra i due mattatori dell’Epica Eterniana ad un’arcaica forma di avventura grafica, in cui un’ingente porzione di testo proposta sarebbe andata  abbinandosi ad evocative immagini statiche. Ereditando la medesima interfaccia dei primi adventure testuali, il gioco ne sfruttava la classica struttura a bivi.

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Decisioni semplici, spostamenti altrettanto elementari: il tutto eseguito digitando le opportune input via tastiera. (Immagine C64)

Super Adventure non sarebbe passato certo alla storia per la difficoltà dei suoi enigmi: per impedire al perfido Skeletor di stravolgere il pianeta Eternia con la sua novella “macchina dei terremoti” sarebbe difatti bastate un paio d’ore e ben poca materia grigia.

1987

MASTERS OF THE UNIVERSE: THE MOVIE  

C64 / ZX SPECTRUM / MSX / AMSTRAD CPC – GREMLIN GRAPHICS SOFTWARE

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La Gremlin Graphics curò internamente ognuna delle versioni del gioco, senza affidarsi al supporto di team esterni.

Adattamento diretto del lungometraggio noto in Italia come I Dominatori dell’Universo, Masters of The Universe: The Movie ne riproponeva  gli eventi portanti, riservandosi di adottare un gameplay poliedrico in cui convivevano sezioni di gioco con visuale a volo d’uccello ispirate a Gauntlet e segmenti beat’em up a scorrimento sulla falsariga di Vigilante.

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Delle varie versioni disponibili quella riservata all’Atari ST – unico sistema 16Bit a far parte del lotto conversioni – godeva senz’altro dell’impatto visivo migliore.

Apprezzato tanto dai fan del franchise quanto dai neofiti, il gioco viene a tutt’oggi celebrato come uno dei migliori Tie-In mai dedicati ad He-Man e soci.

1987

MASTERS OF THE UNIVERSE: THE ARCADE GAME 

C64 / SPECTRUM ZX – U.S. GOLD / ADVENTUREOFT UK.

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La trama portante del gioco vedeva He-Man impegnato a salvare la seducente maga Sorceress dalle ossute grinfie di Skeletor.

Noto ai possessori di C64 anche come Masters of the Universe: The Ilearth Stone, questo modesto hack’n slash a scorrimento orizzontale puntava a  covertire in pixel tutto l’innato feeling della prima serie di Cartoon firmata Filmation.

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Per compiere la sua missione He-Man avebbe dovuto chiaramente battere ogni sentiero di Eternia, fino a raggiungere la lugubre Cittadella del Serpente. (Immagine C64)

Benché il comparto grafico elaborato da Stefan Ufnoski offrisse diversi spunti di interesse, l’operazione finì tuttavia col franare rovinosamente: colpa dei laconici ritmi del gameplay, che risultava profondamente minato da un framerate a dir poco balbettante.

2002

MASTERS OF THE UNIVERSE – HE-MAN POWER OF GRAYSKULL  

GAME BOY ADVANCE – TDK MEDIACTIVE / TANIKO

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Questo titolo venne prodotto al fine di supportare a dovere il lancio delle nuove Action Figure dei Masters avviato da Mattel proprio all’inizio degli anni 2000.

Non ce ne vogliano i cultori dei Masters ad 8Bit, ma se c’è un titolo che ha saputo davvero esplorare a fondo la mitologia Eterniana, questi è senza dubbio He-Man: Power of Grayskull.

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Ad impreziosire un gameplay in costante bilico tra RPG e Hack ‘n Slash non sarebbero intervenute soltanto delle ricche sequenze dialogali, ma anche una curiosa sezione shooter relativa ad eventuali battute di “caccia al cattivone” condotte da He-Man in sella alla fida Battle-Cat.

Strutturalmente appagante, con quella vaga aria da JRPG a incorniciare le efficaci isometrie proprie del comparto grafico, questo action-adventure avrebbe di certo meritato più fortuna e, perché no, un’opportuna conversione Home System.

2005

MASTERS OF THE UNIVERSE – HE-MAN: DEFENDER OF GRAYSKULL  

PS2 – MIDAS INTERACTIVE / SAVAGE ENTERTAINMENT

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He-Man: Defender of Grayskull venne venduto a prezzo budget, registrando comunque scarsa affermazione in campo vendite e recensioni ancor più funeste.

Assai meno convincente sarebbe stata, invece, quella che resta a tutt’oggi l’ultima escursione di He-Man e soci in campo home system. Povero di contenuti e ancor meno di carisma, questo floscio hack’n slash ad architettura poligonale puntava a stemperare la monotonia dei combattimenti all’arma bianca affidandosi ad improbabili sequenze Shooter dedicate alle scorribande del duo He-Man / Battle-Cat.

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Il modello poligonale di He-Man poteva anche avere il suo fascino; peccato soltanto che animazioni legnose e la pochezza del gameplay di contorno ne vanificasse in ogni caso la relativa efficacia.

Evidentemente condizionato da un budget modesto, Defender of Grayskull doveva idealmente proporsi come clone di God of War… Messo com’era avrebbe tuttavia faticato anche a scimmiottare Maximo.

… THE MOST POWERFUL GAME IN THE UNIVERSE

La carriera videoludica di He-Man potrà anche aver incontrato una dura battuta d’arresto dopo il flop registrato da He-Man: Defender of Grayskull. Nel 2012 la Chillingo ha tuttavia prodotto un riuscito hack’n slash a scorrimento orizzontale destinato alla sfera mobile iOS e Android.

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Sviluppato dal team GlitchsoftHe-Man: the most powerful game in the Universe non sarà materiale esattamente “retro”, ma si è fatto notare per la cura riservata al suo colorato comparto grafico di matrice bidimensionale, rimarcando il fatto che, se supportato a dovere, il possente eroe di Eternia potrebbe senz’altro reclamare un posto nel mondo dei videogame e magari puntare persino alla sfera dei tripla A.

Nato e cresciuto sulle pagine di Game Republic dove ha diretto per generazioni la sezione Time Warp, Gianpaolo Iglio ama il retrogaming e lo considera una seconda vita. O una seconda amante. Ha scritto un libro sulle avventure Sierra e insegna Game Journalism e Storia del Videogame alla VIGAMUS Academy con Metalmark.