Essere nati a cavallo tra la fine degli anni settanta e l’inizio dei luccicosi ottanta significa aver vissuto in prima linea molti dei fenomeni culturali che oggi vengono ritenuti Cult. Tra questi, l’avvento dei Masters of the Universe vanta senza dubbio un peso specifico singolare e non soltanto in merito all’incontenbile fascino che essi riuscivano ad esercitare sui più piccoli.

Delineandosi prima in ambito Action Figure, poi in campo fumettistico e quindi in sede televisiva, il successo riscosso dai tozzisimi abitanti del pianeta Eternia costituisce, a tutt’oggi, uno dei fenomeni cross-mediatici più eclatanti di sempre.

Prodotti a partire dal 1981 da una Mattel evidentemente interessata a cavalcare trend d’epoca quali il ritorno del cinema Epic-Fantasy e il nascente boom del culturismo, i nerboruti pupazzi avranno anche avuto tutti i numeri per stregare l’immaginario di una generazione cresciuta ad hamburger, Schwarzenegger e wrestling, eppure il segreto di un hype tanto globale sembra risiedere altrove.

A rendere in qualche modo unica la mitologia annessa ad icone quali He-Man, Skeletor e rispettivi alleati interveniva probabilmente un background incredibilmente versatile, che trovava nelle contraddizioni di una singolare ambientazione Techno-Medioevale il suo principale punto di forza.

Liberi di spaziare più o meno incondizionatamente da tematiche care ai fumetti di Flash Gordon alle più ataviche atmosfere della letteratura Sword & Sorcery, autori e produttori provenienti dalle più disparate sfere dell’Entertainment per ragazzi individuarono pertanto nei Masters un’inesauribile fonte d’ispirazione che, come avremo modo di scoprire a breve, non avrebbe mancato logicamente di maturare i propri frutti anche in fatto di videogame.

Sebbene non tanto numerosi quanto ci si aspetterebbe, i titoli dedicati ai succitati eroi hanno in effetti rappresentato una silenziosa costante nel mondo dei pixel. Questo speciale punterà chiaramente ad analizzare ogni singolo esponente di questa particolare genia di tie-in, evidenziandone ora i pregi ora le limitazioni: il tutto, come copione impone, sotto il mistico influsso di quel Potere di Grayskull che, ne siamo certi, scorre ancora potente nelle vene di molti di voi!
1983
MASTERS OF THE UNIVERSE: THE POWER OF HE-MAN
ATARI 2600 / INTELLIVISION – MATTEL ELECTRONICS

Un acceso scontro tra He-Man e Skeletor avrebbe fatto da pilastro portante di questo elementare action-game firmato da Michael Sanders e Joseph Wagner.Diviso in due differenti sessioni, il gioco ci avrebbe visti prima intenti a schivare i pirotecnici attacchi del non-morto a bordo del celebre Wind Rider, per poi chiamarci a difendere le ragioni del suo biondo proprietario nell’ambito del faccia a faccia finale.

Se le sequenze a bordo del Wind Rider ricordavano piuttosto da vicino un classico come Defender, le sezioni di gioco a piedi vennero accomunate all’altrettanto celebre Robotron 2084. Ovviamente il paragone tra i titoli in questione era puramente ideale a non implicava certo la volontà di sostenere che The Power of He-Man potesse davvero reggere il confronto qualitativo con gli stessi.
1986
MASTERS OF THE UNIVERSE: SUPER ADVENTURE
C64 / SPECTRUM ZX – U.S. GOLD / ADVENTUREOFT UK.

Come evidenziato dal suo sottotitolo, il tie-in in questione affidava la narrazione di un nuovo scontro tra i due mattatori dell’Epica Eterniana ad un’arcaica forma di avventura grafica, in cui un’ingente porzione di testo proposta sarebbe andata abbinandosi ad evocative immagini statiche. Ereditando la medesima interfaccia dei primi adventure testuali, il gioco ne sfruttava la classica struttura a bivi.

Super Adventure non sarebbe passato certo alla storia per la difficoltà dei suoi enigmi: per impedire al perfido Skeletor di stravolgere il pianeta Eternia con la sua novella “macchina dei terremoti” sarebbe difatti bastate un paio d’ore e ben poca materia grigia.
1987
MASTERS OF THE UNIVERSE: THE MOVIE
C64 / ZX SPECTRUM / MSX / AMSTRAD CPC – GREMLIN GRAPHICS SOFTWARE

Adattamento diretto del lungometraggio noto in Italia come I Dominatori dell’Universo, Masters of The Universe: The Movie ne riproponeva gli eventi portanti, riservandosi di adottare un gameplay poliedrico in cui convivevano sezioni di gioco con visuale a volo d’uccello ispirate a Gauntlet e segmenti beat’em up a scorrimento sulla falsariga di Vigilante.

Apprezzato tanto dai fan del franchise quanto dai neofiti, il gioco viene a tutt’oggi celebrato come uno dei migliori Tie-In mai dedicati ad He-Man e soci.
1987
MASTERS OF THE UNIVERSE: THE ARCADE GAME
C64 / SPECTRUM ZX – U.S. GOLD / ADVENTUREOFT UK.

Noto ai possessori di C64 anche come Masters of the Universe: The Ilearth Stone, questo modesto hack’n slash a scorrimento orizzontale puntava a covertire in pixel tutto l’innato feeling della prima serie di Cartoon firmata Filmation.

Benché il comparto grafico elaborato da Stefan Ufnoski offrisse diversi spunti di interesse, l’operazione finì tuttavia col franare rovinosamente: colpa dei laconici ritmi del gameplay, che risultava profondamente minato da un framerate a dir poco balbettante.
2002
MASTERS OF THE UNIVERSE – HE-MAN POWER OF GRAYSKULL
GAME BOY ADVANCE – TDK MEDIACTIVE / TANIKO

Non ce ne vogliano i cultori dei Masters ad 8Bit, ma se c’è un titolo che ha saputo davvero esplorare a fondo la mitologia Eterniana, questi è senza dubbio He-Man: Power of Grayskull.

Strutturalmente appagante, con quella vaga aria da JRPG a incorniciare le efficaci isometrie proprie del comparto grafico, questo action-adventure avrebbe di certo meritato più fortuna e, perché no, un’opportuna conversione Home System.
2005
MASTERS OF THE UNIVERSE – HE-MAN: DEFENDER OF GRAYSKULL
PS2 – MIDAS INTERACTIVE / SAVAGE ENTERTAINMENT

Assai meno convincente sarebbe stata, invece, quella che resta a tutt’oggi l’ultima escursione di He-Man e soci in campo home system. Povero di contenuti e ancor meno di carisma, questo floscio hack’n slash ad architettura poligonale puntava a stemperare la monotonia dei combattimenti all’arma bianca affidandosi ad improbabili sequenze Shooter dedicate alle scorribande del duo He-Man / Battle-Cat.

Evidentemente condizionato da un budget modesto, Defender of Grayskull doveva idealmente proporsi come clone di God of War… Messo com’era avrebbe tuttavia faticato anche a scimmiottare Maximo.
… THE MOST POWERFUL GAME IN THE UNIVERSE
La carriera videoludica di He-Man potrà anche aver incontrato una dura battuta d’arresto dopo il flop registrato da He-Man: Defender of Grayskull. Nel 2012 la Chillingo ha tuttavia prodotto un riuscito hack’n slash a scorrimento orizzontale destinato alla sfera mobile iOS e Android.
Sviluppato dal team Glitchsoft, He-Man: the most powerful game in the Universe non sarà materiale esattamente “retro”, ma si è fatto notare per la cura riservata al suo colorato comparto grafico di matrice bidimensionale, rimarcando il fatto che, se supportato a dovere, il possente eroe di Eternia potrebbe senz’altro reclamare un posto nel mondo dei videogame e magari puntare persino alla sfera dei tripla A.