Dopo il tuffo nel passato di Sonic Origins, pubblicato nel 2022, i fan del riccio blu potranno cimentarsi di nuovo con i primi storici livelli grazie all’edizione aggiornata dal titolo Sonic Origins PLUS, che include anche i DLC usciti per l’edizione base. Questa nuova antologia comprende i classici Megadrive Sonic The Hedgehog, Sonic The Hedgehog 2, Sonic 3 & Knuckles (unione dei due titoli del 1994) e Sonic CD, con la possibilità di giocare i vecchi titoli anche nei panni di Knuckles e, per la prima volta, Amy Rose. In aggiunta ai titoli principali giocabili in due modalità diverse, all’interno della raccolta sono presenti anche i dodici titoli usciti per Game Gear, la console portatile SEGA che non ebbe particolare successo nonostante la potenza hardware.
Ad aiutare SEGA in questa versione aggiornata è Headcannon, il piccolo team di sviluppo a capo di Sonic Mania. Quest’ultimo titolo, nato come un progetto fan-made, si è evoluto rapidamente in uno dei migliori capitoli sul riccio blu tanto da essere stato raccolto da SEGA come titolo ufficiale. Si deve proprio a loro l’organizzazione tecnica per l’inclusione di Amy Rose come personaggio giocabile, di cui è stato ricreato l’aspetto originale e che permette al giocatore di attraversare i livelli con piccole meccaniche innovative. Accompagnato da un ritorno sugli schermi televisivi, con due film che vede tra i protagonisti anche Jim Carrey nei panni dell’iconico Dr. Eggman e diversi corti animati pubblicati su Netflix, la Sonic-Mania sembra stia tornando grazie anche al relativo successo di Sonic Frontiers. Nella competizione con il celebre rivale baffuto Mario, avversario nell’immaginario videoludico dopo esserlo stato nelle console war degli anni Novanta, il riccio blu di SEGA ha ancora parecchi assi nella manica.
Sonic Origins Plus: un tuffo nostalgico a tutta velocità
Quando nel 1991 SEGA pubblicò il primo e storico Sonic The Hedgehog per Genesis/Mega Drive, gli obiettivi della casa nipponica erano chiari: distruggere la concorrenza con un personaggio che fosse veloce come la console e blu come il logo aziendale. Il riccio di SEGA rimbalzava tra i livelli come in un flipper (spesso letteralmente dato che l’ambientazione da casinò è uno dei sempreverdi della saga), correndo lungo i percorsi pieni di ostacoli e nemici. Proiettili, aculei, lava e sezioni subacquee sono stati superati da milioni di giocatori in tutto il mondo, permettendo a Sonic di ritagliarsi uno spazio nell’Olimpo dei personaggi videoludici.
I primi classici Sonic restano assolutamente godibili: la pixel art fatica a invecchiare, regalandoci ottimi esempi in titoli recenti come Octopath Traveler, e il game design degli anni Novanta affascina ancora vecchi e nuovi giocatori. Il formato rimasterizzato in 16:9 aggiunge nuovi punti di vista all’esperienza, senza togliere nulla al classico 4:3 comunque disponibile al giocatore. L’esperienza interattiva resta simile a quell’originale, sottolineando però alcuni segmenti diversi per armonizzare e modernizzare la struttura dei livelli. L’autosalvataggio e l’assenza di vite che portano a un Game Over semplificano il gameplay senza però snaturarne il valore videoludico. Se oggi un platform complesso e ragionato come lo erano i primi Sonic potrebbe essere considerato difficile, nel corso degli anni Novanta le abilità dei giocatori impallidivano davanti a giganti come Megaman, pensato per un pubblico decisamente più hardcore che riteneva le avventure del riccio blu più semplici.
Un ottimo inizio per neofiti, un gradevole flashback per gli esperti
Per tutti i giocatori che non avessero mai messo mano su un Sonic in 2D, quest’antologia rappresenta un solido inizio da dove partire. Sono numerosi i titoli in 3D dell’era Saturn che hanno segnato l’evoluzione della saga, a partire dal celebre Sonic Adventure che, con i suoi problemi tecnici, è comunque uno dei giochi più amati dai fan. Più complessi da recuperare sono, appunto, i vecchi classici, in cui il giocatore si trova a dover effettuare dei salti precisi e a gestire la velocità mentre i numerosi ostacoli di ogni livello gli vanno incontro.
Non nascondiamoci dietro a un dito: sia Sonic Origins che la sua versione “Plus” fanno parte di un’operazione nostalgia che ha catturato gran parte del settore videoludico, colmo di remastered e remake che permettono sì di recuperare vecchi titoli ma al costo, spesso, di vedere sempre meno nuove IP di successo. Quella realizzata con Sonic Origins Plus è decisamente notevole: oltre alla Modalità Anniversario, che permette di giocare ai classici con un personaggio a nostra scelta tra cui Knuckles in Sonic CD (con percorsi pensati appositamente per le sue abilità), troviamo la modalità classica, la modalità specchio, una boss rush per ciascun titolo e la possibilità di giocare tutti e quattro i titoli di seguito in un’unica partita grazie alla Modalità Storia.
Anche la presenza del museo strizza l’occhio ai giocatori più navigati: al suo interno si potrà percorrere il filo della memoria attraverso bozzetti, colonne sonore originali e video animati, tra cui i nuovissimi intermezzi che fanno da sfondo al prologo e all’epilogo di questi classici intramontabili. Scopo del giocatore quindi non è solo rivivere i primi giochi di Sonic, ma raccogliere le monete per sbloccare tutti i collezionabili del museo in un “catch ‘em all” ideale dei ricordi d’infanzia.
Amy Rose in Sonic Origins Plus: un fulmine rosa armato di martello
Una delle novità principali rispetto all’edizione base di Sonic Origins Plus è l’aggiunta, per la prima volta, di Amy Rose come personaggio giocabile all’interno dei titoli classici. Rispetto al suo look moderno, apparso per la prima volta in Sonic Adventure, Headcannon ha abbracciato il suo stile classico restando coerente al contesto di gioco. Amy the Rascal appare per la prima volta, d’altronde, proprio in Sonic CD dove viene salvata dal riccio blu, di cui sarà perdutamente innamorata.
Il gameplay di ciascun personaggio ha degli elementi differenti e Amy non è da meno. Sonic gestisce la velocità in modo diverso e ha delle abilità aggiuntive con gli scudi; Tails può volare grazie alle sue due code, raggiungendo più facilmente piattaforme elevate; Knuckles salta più in basso, ma può planare e rompere con facilità alcune sezioni dei livelli. Amy Rose, più simile a Sonic nel gameplay, ha a disposizione il suo fidato martello Piko Piko, apparso per la prima volta nello spin-off picchiaduro Sonic the Fighters. Premendo nuovamente il tasto azione mentre si è in salto, Amy sfodera il suo martello aumentando il raggio per colpire i nemici senza però alterare la “hitbox” che la vedrebbe perdere tutti gli anelli collezionati con fatica. Questo range extra non è utile solo contro i Badnik particolarmente ostici, ma anche contro i boss che non hanno più alcuni vantaggi contro il giocatore.
Game Gear Collection: la preservazione digitale dell’abandonware
Altra novità rispetto alla versione “vanilla” di Sonic Origins Plus è l’inclusione di dodici titoli di Sonic pubblicati per Game Gear. Al di là del gradito regalo per i fan che acquisteranno il titolo, la loro inclusione apre un’importante pagina relativa alla preservazione digitale di titoli non più trovabili in alcune versioni. Esattamente come la tecnologia, il videogioco si evolve in fretta lasciando dietro di sé una scia di titoli difficilmente recuperabili. Se leggere un libro del 1500 è un’impresa da poco, poiché basta acquistarne l’edizione corrente su carta o in digitale, giocare a un vecchio videogioco (magari dimenticato dai più) in maniera legale diventa complesso poiché viene meno l’hardware che ci permette di farlo. Questo tipo di preservazione digitale e videoludica diventa allora essenziale, in missioni non tanto dissimili da quelle promosse da EFGAMP, affinché sia permesso a nuovi giocatori di apprezzare titoli che hanno fatto la storia.
Piattaforme: Switch, PS5, PS4, Xbox One, Xbox Series X/S, PC
Sviluppatore: SEGA
Publisher: SEGA
Sonic Origins Plus è una versione ottimamente aggiornata di quella già uscita l’anno scorso, con novità interessanti come l’aggiunta di Amy Rose, in qualità di personaggio giocabile, e la collezione dei giochi per Game Gear, che acquista importanza per il tentativo di preservazione digitale in termini di videogiochi. Il museo è un vero tuffo nel passato per i giocatori più navigati, che avranno comunque piacere a rivivere i primi storici capitoli di Sonic con le piccole migliorie proposte da SEGA come il formato 16:9, le modifiche ai livelli e la possibilità di rigiocarli con diversi personaggi. Divertenti anche le nuove modalità come quella a specchio, la modalità avventura e le boss rush che aumentano la longevità dei giochi originali comunque non particolarmente lunghi. Qualora si abbia già la versione digitale di Sonic Origins, si potrà passare alla versione PLUS attraverso l’acquisto di un ulteriore DLC che potrebbe far storcere il naso ad alcuni giocatori. Altri fan collezionisti, invece, saranno accontentati dall’edizione fisica di Sonic Origins Plus, richiesta da molti di loro.