The Incredibile Adventures of Van Helsing III – Anteprima

The Incredible Adventures of Van Helsing II

Visto e considerato che mi sono sorti gli stessi dubbi dello scorso anno, quando il codice preview si riferiva a Van Helsing II (mi scuserete se non uso il nome per intero), è forse utile una breve premessa: alla fine, pur avendo trovato eccessivamente ridotti – e nemmeno perfetti – i contenuti della beta, anche il secondo capitolo della trilogia hack’n’slash di Neocore si è poi rivelato un titolo degno, inevitabilmente meno fresco del predecessore, ma comunque notevole per fattura generale e bilanciamento della sfida. In quel caso, come in questo ultimo episodio della saga, erano presenti le migliori introduzioni del capostipite, dalla buona impostazione strategica di mappe e nemici, derivata dalla lunga esperienza degli sviluppatori (gli stessi di King Arthur e Crusaders) negli ibridi RTS/RPG, sino alle notevoli qualità di Lady Katarina, inseparabile compagna del protagonista, con la sua valida e configurabile AI per il combattimento e la gestione del loot.
van helsing 3 ante 02

Una breve passeggiata nell’HUB ha subito mostrato che le novità del sequel sono presenti anche in Van Helsing III, dal brutale pet Chimera alle “truppe” per supporti occasionali – con la possibilità, da entrambe le parti, di migliorare gli alleati con missioni in background – accanto al moderato crafting sull’equipaggiamento e ai laboratori per incantamento e rune. In tutti i casi parliamo di caratteristiche ben curate e riuscite, e anche gli ultimi dubbi sul secondo capitolo, circa lo scarso sviluppo delle godibilissime fasi tower defence, si sono notevolmente affievoliti dopo la recente uscita di Deathtrap (qui la nostra recensione), quando mi è stato chiaro che Neocore non ha sottovalutato la validità di questa componente, e anzi ha deciso di articolarla meglio in un titolo a parte. A Van Helsing III non resta che concludere in modo degno una trilogia per il momento quasi ineccepibile, capace di farci nuovamente intendere – se i due Torchlight non fossero bastati – che gli hack’n’slash di questo genere non iniziano e finiscono solo con Diablo.

TERZA VISITA A BORGOVIA

[quotedx]il prossimo capitolo sembra meno attrezzato in termini di caratteristiche inedite[/quotedx]
C’è da dire che, anche a livello di annunci, il prossimo capitolo sembra meno attrezzato in termini di caratteristiche inedite. In generale avremo 6 nuove classi, due delle quali già presentate in un trailer video (l’Umbralist e l’interessante Phlogistoneer, che trovate in questo video), due ancora da descrivere e due inserite in questo codice preview, ognuna con il suo fresco ramo di Skill, “Aure” (abilità passive, nella sostanza) e perk da sbloccare. La base è sempre quella di 4 attributi principali, direttamente gestibili dal giocatore, grandemente influenzati dai bonus dell’equipaggiamento e dalle armi caratteristiche di ogni classe: stavolta avevamo sotto le mani il Protector, armato di spada e scudo, e l’Elementalist, un mago guerriero fragilissimo nel corpo a corpo ma potentissimo sulla distanza, specializzato – guarda un po’ – sui quattro elementi della natura. In entrambi i casi si tratta di ruoli piuttosto classici, specie per i fendenti, le larghe spazzate e i colpi di scudi del guerriero, ma almeno una abilità, a disposizione dell’Elementalist, mi ha ricordato la buona inventiva di Neocore in questo come in altri comparti dell’azione, nella forma di un nugolo di piccoli draghetti che piovono dal cielo e attaccano all’unisono il nemico più vicino.

Tutto questo all’interno di tre scenari – una prigione, dove liberare uno dei personaggi, un labirintico bosco e una piccola cittadina da “ripulire” – non troppo articolati né vasti ma che, ancora una volta, hanno mostrato la validità di una progettazione singola, senza generazione algoritmica di terreno e insidie (particolari che di fatto distinguono lo stile di Van Helsing dal re degli hack’n’slash). Uno stile che, nella fattispecie, emerge anche dalla disposizione “gerarchica” dei nemici, di chiara ispirazione strategica, in questo caso con mostri resistentissimi circondati da sciami meno potenti, deboli robot che ci bersagliano dalla distanza con projectile weapon, centauri che partono alla carica e altre simili varianti, davvero ostiche ai più alti livelli di difficoltà. Creature e ambientazioni, esattamente come gli effetti delle magie, sono caratterizzate da un buon dettaglio visivo e da una fluidità che rimane elevata anche con moltissimi nemici in scena, in modo comunque paragonabile a quel che accadeva nell’immediato predecessore. Da Van Helsing II viene anche ereditata la presenza di un co-op per 4 sulla campagna e di una modalità PvP per 8 giocatori, gradevole da giocare pur se non particolarmente articolata. A questo punto non resta che aspettare fiduciosi la pubblicazione del gioco completo, per dirvi se lo steampunk vampirico di Neocore avrà ancora colpito nel segno.