Assassin’s Creed Unity: Dead Kings – Recensione

Dead Kings, il DLC gratuito per Assassin’s Creed Unity, include una nuova sequenza single player che vi porta nella cittadina di Franciade, nome con il quale veniva identificata Saint Denis dal 1793 al 1800. Originariamente avrebbe dovuto fare parte dei contenuti proposti tramite Season Pass, ma il “caso” nato attorno a Unity ha convinto Ubisoft a cancellare quel tipo di sottoscrizione. Nuovamente nei panni di Arno, il vostro scopo sarà quello di fare luce su una misteriosa reliquia ospitata nella cripta reale situata sotto la Basilica di Saint Denis, monumento storico francese dal 1862 e deputata ad accogliere le spoglie dei sovrani (ma non solo). Le vicende raccontate nel DLC aggiungono un paio d’ore alla parte single player di Unity, specie se non amate soffermarvi troppo sui dettagli. Il mio consiglio, tuttavia, è quello di entrare nel cuore del gioco, investendo del tempo spulciando le informazioni con cui viene arricchito il database, magari mentre cercate di recuperare le numerose repliche della feluca di Napoleone, che danno accesso alla divisa del famoso condottiero, o mentre vi cimentate nella risoluzione dei semplici enigmi che sbloccano l’Aquila, la versione più potente del mortaio a ghigliottina introdotto proprio da Dead Kings. Il DLC aggiunge anche una nuova fazione, quella dei saccheggiatori, che infesta tutte le zone sotterranee, e una lanterna con la quale risolvere qualche puzzle ambientale o allontanare le creature che hanno paura della luce e che, solitamente, sono piazzate strategicamente per bloccare la vostra avanzata.
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IL CAPO PER PRIMA

Se, come me, avete abbandonato Unity una volta completata la trama principale, questo Dead Kings rappresenta una buona occasione per tornare in Francia per un duplice motivo: in primis, c’è del contenuto nuovo da giocare, gratis. In secondo luogo, potreste voler toccare con mano il lavoro di ottimizzazione portato avanti dalle quattro patch uscite fino a questo momento. Per quanto riguarda il secondo punto, in queste ore diversi utenti, come abbiamo segnalato anche noi in questa news, si sono lamentati dei bachi che affliggono il DLC. Per quanto mi riguarda, ho completato l’intera campagna riscontrando solo un mancato allineamento tra un libro e la mano di Arno in una sequenza d’intermezzo, ma i personaggi secondari c’erano tutti e le lanterne si accendevano quando dovevano accendersi.
assassins_creed_dead_kings_02[quotedx]Negli scontri sono stati introdotti i capi, che però rischiano di spezzare l’equilibrio[/quotedx]
Sotto il punto di vista del gameplay vero e proprio, non ci sono particolari novità da sottolineare. Se escludiamo l’uso della lanterna e del mortaio a ghigliottina, comunque meno potente della Spada dell’Eden recuperata alla fine del gioco “base”, l’unica meccanica inedita rispetto a Unity è rappresentata dall’introduzione dei capi negli scontri. Queste unità fanno la loro comparsa, almeno a quanto ho notato, solo tra le fila dei saccheggiatori e sono indicate da un grosso rombo bicolore sopra la testa. Mediamente più coriacee delle altre, vanno sconfitte per prime, perché la loro morte è in grado di restituirvi un vantaggio non da poco: vedere il proprio capitano giacere in una pozza di sangue fa sì, infatti, che le altre milizie si diano alla fuga, diventando un bersaglio pressoché inerme per la vostra lama celata.
Se da un lato questa scelta può essere interpretata come un tentativo di aggiungere un pochino di strategia agli scontri, è altresì vero che rischia, a mio parere, di rompere il gioco.
I saccheggiatori, ed è così che vengono presentati, basano la propria forza sul numero soverchiante e questo, in alcune situazione, è vero. Peccato che basti una bomba fumogena per avere il tempo di individuare il capo ed eliminarlo, cancellando in un sol colpo tutti i vostri problemi: certo, ci deve essere la volontà di farlo, di “spezzare” tutto, ma la possibilità è lì, è concreta e può essere utilizzata.

TIRANDO LE SOMME

Riassumere numericamente questo DLC non ha davvero senso: personalmente ho apprezzato la possibilità di tornare a vestire i panni di Arno e l’avventura proposta dura il giusto, terminando un pochino prima di andare a noia. Onestamente non trovo un solo motivo per cui non dobbiate dedicargli la vostra attenzione, specie considerando la natura gratuita di Dead Kings. Le missioni secondarie, inoltre, permettono di accedere a un costume troppo cool, quello della Maschera di Ferro, per cui non avete davvero scuse: scaricatelo, mettetevi comodi e godetevi l’esperienza. assassins_creed_dead_kings_01