Games Villains: Capitolo 1 – Final Fantasy

Tutti portano nel proprio cuore e nella propria memoria di videogiocatori i ricordi dei più grandi eroi che la storia del medium videoludico ci ha regalato. Tuttavia Games Villains vuole essere una rubrica che va ad analizzare la vera raison d’etre di un protagonista, di un eroe dei videogiochi, ovvero sia i villain, o per meglio dire, i cattivi.

Questi personaggi, nei migliori casi carismatici e memorabili, possono segnare la buona e la cattiva sorte di un titolo, essendo coloro che, parafrasando Viaggio dell’Eroe di Christopher Vogler, spingono l’eroe nel suo viaggio attraverso il mondo straordinario, allontanandolo dalla tranquillità del suo quotidiano.

In definitiva, sono proprio i villain a rivelare la vera natura di un eroe. Lo scopo conclusivo sarà quello di attraversare le varie saghe che si sono dimostrate dei capisaldi della storia della narrazione multimediale interattiva, parlando delle vere anime oscure del medium. Il primo episodio partirà proprio dai cattivi presenti nei capitoli principali della serie di Final Fantasy, titolo che ha segnato una buona parte del mio avvicinamento al videogioco.

Ci saranno ovviamente dei premi minori, per poi arrivare alle tre nomination principali e non vi faremo mancare anche una menzione d’onore. A mia parziale discolpa, premetto che le mie saranno considerazioni assolutamente personali, dettate anche da un leggero senso di egocentrismo che in un bravo villain non deve mancare mai, quindi mettetevi comodi e iniziamo a vedere cosa ci ha regalato negli anni la fantasia finale di Square.

Premio – La prima volta non si scorda mai – Garland – Final Fantasy

Io, Garland, vi butto per terra tutti!

Garland è l’antagonista principale del primo capitolo della serie, Final Fantasy, pubblicata per la prima volta in Giappone il 18 dicembre 1987 sul NES. Si tratta di un cavaliere di Cornelia, il quale, decaduto e incattivito, viene sconfitto nelle prime fasi della storia dai Guerrieri della Luce per poi ripresentarsi per la battaglia finale.

Non è sicuramente questo classico espediente a fargli meritare un premio, come non lo rende abbastanza importante nemmeno la sua versione evoluta, Chaos, ovvero l’ultima boss fight del titolo. A farlo assurgere nell’olimpo dei villain più memorabili è un errore effettuato con la localizzazione del titolo in inglese.

Un buon villain non può essere definito tale se non ha nel suo repertorio anche una serie di frasi a effetto per ogni occasione. Diciamo però che Square, la quale all’epoca di questa prima avventura non utilizzava ancora dei localizzatori madrelingua, è stata decisamente crudele con la versione internazionale del povero Garland, il quale minacciava i coraggiosi eroi in pixel con un decisamente poco minaccioso “I, Garland, will knock you all down!!“, letteralmente “Io, Garland, vi butterò per terra tutti“.

Premio – Padre dell’anno su Spira – Jecth – Final Fantasy X

Non sono più giovane. Vorrei essere almeno utile.

Ubriacone, stella del Blitzball, rissaiolo e infinitamente epico, in due parole il padre dell’anno per ogni anno da qui alla fine dei cicli: ovviamente sto parlando di Jecht, direttamente dalle vicende, provanti per chiunque abbia mai avuto almeno il briciolo di sentimenti, di Final Fantasy X.

Jecht non è un villain, diciamo però che appartiene a quella categoria di antieroi che devono restare nell’immortale storia del medium, senza considerare che, nella sua forma più animale, è la gigantesca, vendicativa, mostruosa balena assassina Sin. Il padre dell’anno del protagonista Tidus è stato uno dei leggendari guardiani di Braska, il quale, sacrificandosi per la salvezza di Spira, si è tramutato nell’eone finale del summoner.

Qualora non avessi deciso di inserirlo in questa categoria, che ripeto essere faziosa e personale, sono sicuro che si sarebbe preso comunque il premio a colpi di malvivenza, abbattendomi con il suo celebre Sublimely Magnificent Jecht Shot Mark III.

Premio – Villain del capitolo preferito dal redattore – Kuja – Final Fantasy IX

I forti rubano la libertà ai deboli… e così sopravvivono! É la dura legge della vita.

Kuja è ambiguo, violento e con un pessimo gusto per i vestiti. Il Jenoma inviato su Gaia da Garland, per la serie “a volte ritornano”, terrorizza tutto il mondo volando sul suo Silver Dragon, esibendosi in leggendari monologhi da vero villain e manipolando l’orripilante regina Brahne, la mostruosità che ha dato alla luce la meravigliosa Garnet Til Alexandros.

Proprio nel cognome della giovane Daga si nasconde uno dei megalomanici desideri di Kuja, il quale, già in possesso del drago più kitsch mai visto in un JRPG, desiderava Alexander, uno spirito dell’invocazione costituito da un gigantesco castello con le ali, sì avete letto bene.

Ecco cosa succede quando un essere creato perde la possibilità di vivere la propria infanzia, regalando a noi poveri spettatori stragi crudeli, come quelle dei Maghi Neri o dei poveri Brumesiani, e momenti di pura e indimenticabile arte drammatica.

Games Villains Awards – Terzo Posto – Ardyn Izunia – Final Fantasy XV


Ti ho detto il mio nome prima, ma dovresti sapere che non era quello che mi è stato dato alla nascita. Ardyn Lucis Caelum è il mio vero nome.

Fermi tutti, posate i forconi e provate ad ascoltarmi. Per tutti coloro che non lo conoscessero, il buon Ardyn è l’antagonista principale dell’ultima fatica di Square Enix, Final Fantasy XV. Vestito come il più elegante dei senzatetto, con tanto di fedora nero, cappotto e sciarpa per coprirsi durante le notti più fredde passate ad elaborare piani malvagi, il villain in questione passa il suo tempo libero a fare da consigliere al malvagio Impero di Niflheim, mentre custodisce nel suo corpo lo Starscourge, la piaga che genera i daemon.

Ardyn Lucis Caelum è un villain senza un minuto di tempo libero, nonostante la sua immortalità, che sia per il suo look da barbone, per il suo non ispirare fiducia a nessuno oppure per la sua bravura nel covare odio, comunque è un villain che non passa inosservato. Non mi addentrerò nelle varie sfaccettature di pura malvagità che lo hanno contraddistinto nel corso della sua storia, vi basti però pensare che il ciclone che ha portato con sè non ha risparmiato neppure la stirpe canina.

Games Villains Awards – Secondo Posto – Kefka Palazzo – Final Fantasy VI

La vita… I sogni… Le speranze… Da dove vengono? E dove vanno? Sono cose insignificanti… E io le distruggerò!

Kefka Palazzo è stato definito il Joker della saga dei Final Fantasy, e con buoni motivi, infatti si tratta di un folle vestito da clown che vuole vedere solamente il mondo bruciare. Lo scopo ultimo di questo simpaticone è portare il terrore su tutto il mondo e, tangenzialmente, quello di diventare il dio della magia. Sapete qual’è la cosa più sorprendente tra tutte? Lui ci riesce.

Nel suo tempo libero, lo stravagante psicopatico si macchia di sconvolgenti genocidi, uccidendo migliaia di persone e come hobby del mercoledì sera oblitera un intero pianeta. Kefka, parlando in completa onestà, è pura malvagità, chiara, semplice e diretta.

La sua folle costruzione funziona, non nascondendosi dietro manti di ombre, piuttosto portando avanti il suo carnevale di depravazione. A fargli mancare di un soffio il primo posto in questa classifica, è la mancanza effettiva della creazione un legame emotivo con il pubblico.

Menzione d’Onore – Artemisia/Ultimecia – Final Fantasy VIII

Il tempo non aspetta. Non importa quanto stretto lo teniate. Il tempo fugge. E…

Come per ogni cerimonia di premiazione che si rispetti, e per tutti coloro che non hanno scorso la pagina in tutta fretta per leggere in anticipo il vincitore, è arrivato il momento della menzione d’onore, ovvero quel premio che non è davvero un premio ma serve ad aggiungere qualcuno che non poteva essere escluso.

La Menzione d’Onore di questo episodio va a Ultimecia, l’entità che voleva far collassare il tempo in un unico istante, che ha posseduto, per buona parte di Final Fantasy VIII, Edea e che tutti guardavano, e ricordano, per un altro motivo.

Games Villains Awards – Vincitore – Sephiroth – Final Fantasy VII

Qual è la cosa che consideri più preziosa? Voglio la gioia di portartela via…

Non credo che ci sia davvero bisogno di presentazioni, Sephiroth è uno dei simboli di Final Fantasy, per non allargarsi all’intera storia del videogioco, e ha fatto, prima di Dante di Devil May Cry, dei capelli bianchi il sogno proibito di ogni nerd che si rispetti.

Ideato dalla geniale mente di Tetsuya Nomura, il risultato perfetto del programma SOLDIER di Shinra brandisce la leggendaria Masamune, una katana davvero enorme che, combinata con il lungo cappotto nero in perfetto stile Neo, lo rende indimenticabile.

Purtroppo proprio con quell’infame lama, Sephiroth ha commesso il crimine che nessuno dei veterani della serie potrà mai dimenticare, assieme alle tonnellate di lacrime versate dopo quella scena: ovviamente sto parlando dell’omicidio di Aerith Gainsborough. Sephiroth vince, grazie alla sua maestosa e leggendaria aura di epicità, il Games Villains Awards per la serie di Final Fantasy.