Una nuova missione fra i confini cinesi e quelli afgani. [Hands-On]
Fra i tanti FPS in commercio, la serie Operation Flashpoint di Codemasters è quella che – assieme ad ARMA su PC – dedica maggiore attenzione alla verosimiglianza degli eventi. Questo vale sia per i teatri di guerra e le situazioni che si affrontano, sia per quanto concerne la giocabilità. Scordatevi di buttarvi nella mischia a testa bassa come nemmeno Rambo avrebbe il coraggio di fare: qui ci si muove lentamente, studiando la situazione, ordinando ai commilitoni di proteggere/attaccare una postazione, alzando pian piano la testa sopra la trincea e sparando pochi, ma precisi, colpi di arma da fuoco.
La versione di anteprima di Operation Flashpoint: Red River giunta nelle nostre mani era piuttosto completa, e – sebbene necessitasse ancora di alcuni ritocchi – ci ha permesso di farci un’idea ben precisa della modalità Ingaggi di Squadra, ovvero missioni studiate appositamente per giocare in modalità cooperativa, (da soli o con tre amici) che sembrano richiamare a tratti le Spec Ops già viste in Call of Duty: Modern Warfare 2. Iniziamo col dire che graficamente non c’è da strapparsi i capelli, e per quanto gli effetti di illuminazione risultino evocativi, le evidenti seghettature dei poligoni, unite a delle texture non sempre all’altezza, possono lasciare un po’ delusi, soprattutto dopo aver giocato ai vari Call of Duty e Medal of Honor. Considerata la profondità del gameplay, in ogni caso, ci si può passare tranquillamente sopra, mentre lo stesso non si può dire dei tempi di caricamento che, nella versione testata, sono incredibilmente lunghi, tanto che potevamo farci un caffè a ogni decesso del protagonista, tanto ci voleva per poter ripartire dall’ultimo checkpoint. È ovvio, d’altronde, che si tratti di un codice preview (il gioco è previsto in uscita a fine aprile) in cui è normale che i tempi di caricamento possano essere parecchio dilatati rispetto a quello che sarà l’ottimizzato prodotto finale.
Tolto questo aspetto, abbiamo comunque apprezzato le piccole migliorie apportate al gioco durante le nostre peregrinazioni negli Ingaggi di Squadra già citati poc’anzi.. È soprattutto la gestione dei compagni, in questo caso controllati dalla CPU, che ci ha dato le maggiori soddisfazioni: bastano pochi comandi per impartire ordini precisi, e i soldati obbediscono velocemente e senza errori. È segno di un’intelligenza artificiale ben programmata, essenziali in titoli tattici come si fregia essere Operation Flashpoint: Red River. Lo stesso non si può dire al momento degli avversari, che sono a tutti gli effetti dei kamikaze, tanto poco sembrano tenere alla loro vita. Escono dai rifugi anche quando sotto tiro, e non sembrano coordinare i loro sforzi per frenare i nostri attacchi. Questo non vuol dire che Red River sia facile, anzi… bisognerà fare attenzione a ogni movimento perché i nemici sono piuttosto reattivi e dotati di buona mira, però ci ha lasciato un po’ di amaro in bocca vedere certi comportamenti schizofrenici, anche se questo aspetto sarà da valutare una volta che potremo provare la campagna vera e propria.
Le modalità Ingaggi di Squadra disponibili sono quattro, e variano dalla protezione di un convoglio al dover resistere, sino alla morte, a continue ondate di avversari fino al momento della ritirata, alla quale dovrà arrivare vivo almeno uno dei giocatori per considerare la missione conclusa con successo. Decisamente intrigante è la modalità CSAR (Combat Search and Rescue), che vede i soldati esplorare un territorio alla ricerca di due piloti alleati che si sono paracadutati nella zona del fronte nemico, e che devono essere portati a casa sani e salvi. L’ultima modalità “ingaggio”, infine, prevede di “ripulire” l’area il più velocemente possibile, ed è forse quella che si avvicina maggiormente a uno sparatutto classico, anche se, vista la natura estremente tattica del prodotto Codemasters, rischia di rivelarsi la meno riuscita.
Per quanto sia divertente comandare un plotone d’assalto alquanto intelligente, indicando ai vari uomini la strategia da seguire, riteniamo che gli Ingaggi di Squadra di Red River daranno il massimo quando affrontati insieme a tre amici: al posto degli ordini predefiniti attivabili tramite joypad, infatti, si potrà tranquillamente parlare, rendendo il tutto più avvincente.