Magic: The Gathering Arena, provata la versione digitale del re delle carte

Magic the Gathering Arena

Rispetto a tanti, tantissimi giochi di carte collezionabili, quando si parla di Magic: The Gathering ci si trova spesso dinnanzi a una sensazione di profondo rispetto e ammirazione. Indiscutibilmente, a distanza di ben 15 anni dalla sua nascita e con alle proprie spalle dei confronti diretti con avversari del calibro di Yu-Gi-Oh! e Pokémon, Magic continua a far sognare. Gli appassionati delle carte sorte da The Wizard of the Coast si riuniscono anche oggi nei negozi specializzati o semplicemente a casa per vivere assieme un momento di intimità che a volte viene dimenticato, ma allo stesso modo la compagnia non ha mai ignorato la lenta (ma inesorabile) digitalizzazione del mondo. Negli anni abbiamo visto una manciata di opere videoludiche dedicate alla creatura di Richard Garfield, e nessuna era mai riuscita a costruire una community realmente dedicata alla sua formazione progressiva nel tempo. O almeno fino al 2009, quando Magic: The Gathering – Duels of the Planeswalkers uscì finalmente nei negozi; dapprima in esclusiva su Xbox 360 e poi sia sul monolite nero di Sony che su Microsoft Windows. Il gioco che molti fan stavano aspettando però non era ancora arrivato. L’opera che sta definendo la magia al di fuori del cartaceo è ora difatti Magic: The Gathering Arena, un titolo esclusivo per PC che ha radunato uno stormo di giocatori a dir poco euforici e pronti a passare attivamente tra il cartaceo e il digitale. Per capire com’è effettivamente giunto Wizards of the Coast a raccogliere questo sogno però, non ci resta che immergerci nel mondo di Arena.

Attaccare e bloccare

Il gameplay di Magic: The Gathering Arena è in realtà piuttosto semplice: abbiamo il grimorio, 20 punti vita a giocatore e 7 carte iniziali. Tra permanenti e non-permanenti, il nostro obiettivo sarà quello di sopraffare, ingannare e trionfare contro le tattiche del nostro avversario, qualunque esse siano, anticipando le sue mosse e sperando di catturare la combinazione di carte giuste per eliminarlo dal gioco. Chi vive nel quotidiano le partite di Magic ha ormai ingranato nel proprio DNA queste conoscenze, e ovviamente non andremo ad analizzare il gameplay di un gioco di carte noto a livello internazionale e discusso in ogni città del mondo, ma vi basti sapere che vi troverete davanti a uno scheletro fedele al sistema di gioco originale di Magic, che verrà tuttavia arricchito con effetti grafici ad-hoc – molto simili a quanto visto in Hearthstone – e opzioni di personalizzazione atti a impreziosire quello che sarebbe altresì una semplice trasposizione del gioco cartaceo. Innanzitutto, Magic: The Gathering Arena vive attraverso i suoi accessi e le ricompense giornaliere. Abbiamo difatti 3 ricompense che si basano interamente sulle imprese dei giocatori (“Lancia 20 magie nere o verdi”, “Uccidi 25 creature dell’avversario”, e così via), una dedicata al nostro accesso quotidiano e delle ricompense speciali, ovvero relative alla possibilità di ottenere delle buste alla nostra quinta, decima e quindicesima vittoria. E cosa otterremo una volta soddisfatti questi requisiti, vi chiederete? Ebbene, in Arena troveremo del classico oro a farci compagnia, in un sistema che si basa ovviamente sulla gratificazione del giocatore per continuare a sopravvivere tra un giorno e l’altro, ma anche delle gemme, che invece si potranno acquistare con dei soldi reali per velocizzare il processo di accumulazione delle carte. Le classiche microtransazioni di ogni gioco di questo calibro insomma, e che non potevano dopotutto mancare in Arena, considerato che il titolo rimarrà totalmente gratuito anche quando uscirà dalla sua beta pubblica.

Magic the Gathering Arena

“Risultato 754: caos intenso”

Prima abbiamo evitato di parlarvi del sistema di gioco che Wizards of the Coast ideò decenni addietro per il suo Magic, ma ciò non è stato fatto per puro caso o per sbrigatismo. Purtroppo, il titolo realizzato da Digital Games Studio soffre delle stesse problematiche dei giocatori professionisti che si allontanano non appena vedono un novizio muoversi nelle loro vicinanze. Arena, tremante alla loro vista, non offre difatti un tutorial effettivamente completo nel suo insieme, tralasciando molti dettagli che il classico giocatore alle prime armi finirà per saltare bellamente ed evitare fino a una ipotetica discussione con un esperto del gioco di carte. E questo lieve elitismo da parte di Wizards of the Coast si può anche notare nel suo sistema delle classifiche, che valuta il giocatore anche quando vorrebbe invece uscire da un possibile declassamento del suo livello di gioco. Parliamo pur sempre di lievi carenze, per carità, ma considerata la presenza di Digital Games Studio non possiamo che esimerci dall’evidenziare quelle che sono le uniche mancanze di un titolo che poco ha da spartire con Hearthstone, Gwent et similia. E in realtà, pensando anche al fatto che Magic: The Gathering Arena si ricollega al cartaceo, dando modo ai giocatori di riscattare in via gratuita le carte da gioco acquistate fisicamente, il titolo riesce già a funzionare egregiamente rispetto alla concorrenza. Senza contare che Arena sta già accogliendo dei set completi nella collezione del suo negozio, con Ixatlan, Rivali di Ixatlan, Dominaria, Core Set 2019Gilde di Ravnica già inclusi nella beta. E per l’appunto, Gilde di Ravnica è anche l’ultima espansione di Arena a essere stata sponsorizzata da Wizards of the Coast, ed è grazie a loro se abbiamo avuto modo di ottenere delle carte in anteprima dedicate a Ral e Vraska, due Planeswalker leggendari corredati da un mazzo a tema. Il primo sfrutta essenzialmente delle combo indirizzate al danneggiamento sia delle creature rivali che dell’avversario stesso, mentre il secondo, legato a una delle dieci gilde disponibili in Ravnica, si concentra sulla pesca progressiva delle carte, sul posizionamento delle pedine e sugli attacchi continui per erodere lentamente il nemico.

In definitiva, Magic: The Gathering Arena ha ancora tutte le carte in regola per superare le leggende digitali del gioco di carte online, e con una base di partenza del genere Wizards of the Coast non può far altro se non proseguire verso questa strada. Intersecando il cartaceo con il digitale e offrendo una via d’ingresso utile ai novizi, Arena può oltrepassare quelle stesse carenze che abbiamo già citato e divenire il gioco definitivo de l’Adunanza. E in attesa dell’uscita dalla beta pubblica, a Wizards of the Coast basterà continuare a offrire ciò che Magic è sempre riuscita a concedere ai suoi giocatori: sé stessa.

Dopo un rito di iniziazione tenuto dalle alte cariche di GamesVillage, Valerio è stato accettato come redattore. È il più giovane del gruppo e, nonostante le apparenze, nasconde un grande talento. Ma lo nasconde molto bene! Non vi consigliamo di partire con lui: leggende narrano che chi l'abbia seguito si sia perso nei meandri della misteriosa Pomezia.