Paranoia Happiness is Mandatory Anteprima dall’E3 2019

Paranoia Happiness is Mandatory Bigben Interactive E3 2019

Paranoia Happines is Mandatory | Con l’annuncio di progetti quali Watch Dogs: Legion, l’idea di un futuro distopico si sta facendo sempre più reale, vicina e, anzi, con il nuovo videogioco di Ubisoft ci si ĆØ legati a un evento reale – ossia il processo della Brexit – per narrare una rivoluzione fuori dal comune; una rivalsa dell’uomo nei confronti della dittatura e di ogni potere forte, anche nell’era moderna. Nel caso di un altro titolo che abbiamo avuto modo di testare nella Convention Center dell’E3 2019, tuttavia, le prospettive si sono allontanate per darci la visione di un gioco da tavolo. Durante la nostra esplorazione in quel di Bigben Interactive, infatti, ci siamo seduti per osservare direttamente una demo di Paranoia Happiness is Mandatory.

Paranoia Happiness is Mandatory Bigben Interactive E3 2019

Il Grande Fratello ci osserva, anche in Paranoia.

Per capire le origini di questo nuovo progetto, innanzitutto, bisogna guardare indietro nel tempo; precisamente nel 1984, quando la West End Games decise di pubblicare Paranoia. Coincidenza o no che fosse, anche l’anno di riferimento potrebbe giĆ  darci l’idea della distopiaĀ immaginata in quello stesso periodo da Greg Costikyan, Dan Gelber ed Eric Goldberg. Il gioco da tavolo di Paranoia, cosƬ come questa sua trasposizione videoludica, altro non ĆØ infatti che un mondo distopico simile a quello immaginato da Orwell, ma stravolto nelle sue fondamenta. La libertĆ  non viene infatti analizzata dalle azioni del singolo, ma dalle sue condizioni psicologiche. Il suo intero universo narrativo viene gestito tramite la somministrazione costante di farmaci che, mediante il consumo, fanno automaticamente da panacea agli abitanti. Il sorriso ĆØ d’obbligo nel Complesso Alfa – luogo in cui vengono da sempre ambientate le vicende di Paranoia – pena… l’esecuzione sommaria.

D’altronde, la cittĆ  viene gestita dal Computer, un’intelligenza artificiale totalmente fuori di sĆ© che ha obbligato questa nuova condizione forzata ai suoi cittadini. Come avremo modo di intuire, insomma, Paranoia non ĆØ una distopia ancorata alla realtĆ , come può esserlo invece Il mondo nuovo di Huxley, quanto un esperimento totalmente beffardo, sprezzante e condito qua e lĆ  da sprazzi di black humor. Immaginate un mondo creato da Kafka, Stalin, Orwell, Huxley, Sartre e i Fratelli Marx, veniva citato nella seconda edizione del gioco da tavolo, ma se volessimo rivolgere il nostro sguardo verso degli esempi più recenti potremmo tirar fuori uno stravolgimento delle tematiche trattate in Equilibrium o la versione originale di We Happy Few, che ha invece ripescato alcuni elementi del gioco da tavolo originale per creare un mondo distopico ex novo, ora ambientato in una Londra governata dalla stessa felicitĆ  forzata. Stesse tematiche, diversi messaggi.

Paranoia Happiness is Mandatory Bigben Interactive E3 2019

Gestire uno scontro non sarĆ  solo utile alla sopravvivenza dei personaggi, ma anche a mantenere basso il loro livello di tradimento.

Ma com’è invece il gameplay di Paranoia Happiness is Mandatory? Partendo subito dagli elementi ovvi alla vista, il sistema di gioco adottato dai team di Black Shamrock e Cyanide Studio ĆØ il classico CRPG, ossia lo stesso di Planescape Torment e i capitoli originali di Fallout. Quindi, con una visuale dall’alto e con l’obbligo di seguire quattro personaggi diversi, il nostro obiettivo sarĆ  semplicemente quello di muoverci nel Complesso Alfa per rintracciare ed eliminare tutti i traditori del Computer… sempre se non vogliamo entrare a far parte delle loro schiere, ovviamente. E il livello di tradimento, visibile chiaramente durante il gameplay mostrato, aumenterĆ  non solo nelle azioni chiaramente dirette, come nelle uccisioni dei dipendenti più fedeli, ma anche in minuzie come la più banale distruzione dell’ambiente circostante; il Computer ci osserva sempre, e il suo giudizio ĆØ inevitabile.

Con questi presupposti, insomma, cadere di fronte a una serie di nemici o davanti allo stesso Computer sarĆ  all’ordine del giorno, tant’è che avremo a disposizione ben 6 vite per ogni personaggio giocante. Una volta terminati tutti gli slot di rinascita degli alleati, Team Leader incluso, la nostra avventura dovrĆ  cominciare daccapo, con tutte le conseguenze del caso. Come ci insegna ogni buon roguelike che si rispetti, infatti, Paranoia sarĆ  totalmente incentrato sulla possibilitĆ  di perdere tutto da un momento all’altro, alzando la tensione a dei livelli inimmaginabili nel corso degli spostamenti tra un settore e l’altro. Fortunatamente avremo anche degli strumenti a nostra disposizione per aiutarci a individuare i dipendenti traditori ed evitare cosƬ di alzare il livello di tradimento. Per rendere ogni storia a suo modo unica, infatti, avremo modo di scegliere delle linee di dialogo uniche a seconda del personaggio che andremo a sfruttare per dialogare con i dipendenti; utilizzando la mera dialettica con una figura carismatica e le conoscenze tecniche con gli smanettoni della tecnologia. In ogni caso, anche questi brevi sprazzi conversativi lasciano trasparire un’esperienza sempre fresca, divertente e costantemente tesa.

Paranoia Happiness is Mandatory ĆØ ormai in lizza per essere uno dei migliori CRPG di quest’anno, e guardando la sua struttura di gioco non si fatica a capire il motivo. Black Shamrock e Cyanide Studio hanno confezionato un vero gioiello e segnato il ritorno di uno dei migliori giochi da tavolo degli anni ā€˜80, riadattandolo con arguzia agli stilemi del gioco di ruolo. I personaggi hanno tutti delle specializzazioni e delle abilitĆ  uniche, cosƬ come il livello di tradimento garantisce di non avere mai un momento morto nel corso della nostra avventura nel Complesso Alfa. Permangono dei dubbi, relativi soprattutto all’avventura nel suo insieme, ma l’asticella ormai ĆØ stata fissata; non ci resta che attendere la fine del 2019.

Nato nello scorso millennio con una console fra le mani e rimasto per molti anni confinato nel mondo distopico della Los Angeles del 2019, ha infine deciso di uscirne per divulgare al mondo intero le sue più grandi passioni: il videogioco in tutte le sue forme, il cinema (quello vero) e Dylan Dog.