Paranoia Happines is Mandatory | Con l’annuncio di progetti quali Watch Dogs: Legion, l’idea di un futuro distopico si sta facendo sempre più reale, vicina e, anzi, con il nuovo videogioco di Ubisoft ci si ĆØ legati a un evento reale – ossia il processo della Brexit – per narrare una rivoluzione fuori dal comune; una rivalsa dell’uomo nei confronti della dittatura e di ogni potere forte, anche nellāera moderna. Nel caso di un altro titolo che abbiamo avuto modo di testare nella Convention Center dell’E3 2019, tuttavia, le prospettive si sono allontanate per darci la visione di un gioco da tavolo. Durante la nostra esplorazione in quel di Bigben Interactive, infatti, ci siamo seduti per osservare direttamente una demo di Paranoia Happiness is Mandatory.
Il Grande Fratello ci osserva, anche in Paranoia.
Per capire le origini di questo nuovo progetto, innanzitutto, bisogna guardare indietro nel tempo; precisamente nel 1984, quando la West End Games decise di pubblicare Paranoia. Coincidenza o no che fosse, anche lāanno di riferimento potrebbe giĆ darci lāidea della distopiaĀ immaginata in quello stesso periodo da Greg Costikyan, Dan Gelber ed Eric Goldberg. Il gioco da tavolo di Paranoia, cosƬ come questa sua trasposizione videoludica, altro non ĆØ infatti che un mondo distopico simile a quello immaginato da Orwell, ma stravolto nelle sue fondamenta. La libertĆ non viene infatti analizzata dalle azioni del singolo, ma dalle sue condizioni psicologiche. Il suo intero universo narrativo viene gestito tramite la somministrazione costante di farmaci che, mediante il consumo, fanno automaticamente da panacea agli abitanti. Il sorriso ĆØ dāobbligo nel Complesso Alfa – luogo in cui vengono da sempre ambientate le vicende di Paranoia – pena⦠lāesecuzione sommaria.
Dāaltronde, la cittĆ viene gestita dal Computer, unāintelligenza artificiale totalmente fuori di sĆ© che ha obbligato questa nuova condizione forzata ai suoi cittadini. Come avremo modo di intuire, insomma, Paranoia non ĆØ una distopia ancorata alla realtĆ , come può esserlo invece Il mondo nuovo di Huxley, quanto un esperimento totalmente beffardo, sprezzante e condito qua e lĆ da sprazzi di black humor. Immaginate un mondo creato da Kafka, Stalin, Orwell, Huxley, Sartre e i Fratelli Marx, veniva citato nella seconda edizione del gioco da tavolo, ma se volessimo rivolgere il nostro sguardo verso degli esempi più recenti potremmo tirar fuori uno stravolgimento delle tematiche trattate in Equilibrium o la versione originale di We Happy Few, che ha invece ripescato alcuni elementi del gioco da tavolo originale per creare un mondo distopico ex novo, ora ambientato in una Londra governata dalla stessa felicitĆ forzata. Stesse tematiche, diversi messaggi.
Gestire uno scontro non sarĆ solo utile alla sopravvivenza dei personaggi, ma anche a mantenere basso il loro livello di tradimento.
Ma comāĆØ invece il gameplay di Paranoia Happiness is Mandatory? Partendo subito dagli elementi ovvi alla vista, il sistema di gioco adottato dai team di Black Shamrock e Cyanide Studio ĆØ il classico CRPG, ossia lo stesso di Planescape Torment e i capitoli originali di Fallout. Quindi, con una visuale dallāalto e con lāobbligo di seguire quattro personaggi diversi, il nostro obiettivo sarĆ semplicemente quello di muoverci nel Complesso Alfa per rintracciare ed eliminare tutti i traditori del Computer⦠sempre se non vogliamo entrare a far parte delle loro schiere, ovviamente. E il livello di tradimento, visibile chiaramente durante il gameplay mostrato, aumenterĆ non solo nelle azioni chiaramente dirette, come nelle uccisioni dei dipendenti più fedeli, ma anche in minuzie come la più banale distruzione dellāambiente circostante; il Computer ci osserva sempre, e il suo giudizio ĆØ inevitabile.
Con questi presupposti, insomma, cadere di fronte a una serie di nemici o davanti allo stesso Computer sarĆ allāordine del giorno, tantāĆØ che avremo a disposizione ben 6 vite per ogni personaggio giocante. Una volta terminati tutti gli slot di rinascita degli alleati, Team Leader incluso, la nostra avventura dovrĆ cominciare daccapo, con tutte le conseguenze del caso. Come ci insegna ogni buon roguelike che si rispetti, infatti, Paranoia sarĆ totalmente incentrato sulla possibilitĆ di perdere tutto da un momento allāaltro, alzando la tensione a dei livelli inimmaginabili nel corso degli spostamenti tra un settore e lāaltro. Fortunatamente avremo anche degli strumenti a nostra disposizione per aiutarci a individuare i dipendenti traditori ed evitare cosƬ di alzare il livello di tradimento. Per rendere ogni storia a suo modo unica, infatti, avremo modo di scegliere delle linee di dialogo uniche a seconda del personaggio che andremo a sfruttare per dialogare con i dipendenti; utilizzando la mera dialettica con una figura carismatica e le conoscenze tecniche con gli smanettoni della tecnologia. In ogni caso, anche questi brevi sprazzi conversativi lasciano trasparire unāesperienza sempre fresca, divertente e costantemente tesa.
Paranoia Happiness is Mandatory ĆØ ormai in lizza per essere uno dei migliori CRPG di questāanno, e guardando la sua struttura di gioco non si fatica a capire il motivo. Black Shamrock e Cyanide Studio hanno confezionato un vero gioiello e segnato il ritorno di uno dei migliori giochi da tavolo degli anni ā80, riadattandolo con arguzia agli stilemi del gioco di ruolo. I personaggi hanno tutti delle specializzazioni e delle abilitĆ uniche, cosƬ come il livello di tradimento garantisce di non avere mai un momento morto nel corso della nostra avventura nel Complesso Alfa. Permangono dei dubbi, relativi soprattutto allāavventura nel suo insieme, ma lāasticella ormai ĆØ stata fissata; non ci resta che attendere la fine del 2019.