
Bleem! Nascita e morte del miglior emulatore PlayStation

Bleem! Giochi PlayStation su PC e DreamCast!
Bleem! La resurrezione del marchio storico
Oggi, a sorpresa, risorge e torna sul mercato il marchio Bleem! A riesumare lo storico e controverso nome, dopo averne rilevato i diritti, è infatti Piko Interactive, il celebre publisher specializzato in retrogaming, che è ormai noto nel settore per avere recuperato tantissimi titoli dimenticati, dalla vita editoriale difficile e spesso mai rilasciati prima sul mercato, tra i quali ricordiamo ad esempio Mr Bloppy per Super Nintendo, che troviamo in questa pagina, o anche produzioni inedite per vecchi sistemi, come Quest Forge by Order of Kings per Nintendo Entertainment System
che troviamo in quest’altra pagina. Dopo aver pubblicato tantissimi nuovi giochi fisici per i vecchi sistemi ed aver reso felici milioni di retro collezionisti in tutto il mondo, oggi Piko Interactive espande le sue produzioni anche al settore delle ROM, attualmente quasi del tutto in mano a siti che non detengono i diritti o semplici peer-to-peer. Nasce infatti un vero e proprio portale per il commercio legale delle ROM, da acquistare in formato nativo, e poi utilizzare su un emulatore di propria preferenza. Le ROM non avranno infatti bisogno di un vero e proprio launcher, sullo stile di Steam o del celebre portale per il retrograming di Personal Computer di vecchia data come Good Old Games (GOG), e spaziano dagli otto bit dell’epoca Nintendo Entertainment System, fino al già citato DreamCast. Il portale, in onore proprio dello storico emulatore, è stato chiamato BLEEM! Una citazione storica non indifferente. Di seguito trovate la pagina con il comunicato stampa di Eli Galindo, di Piko Interactive, che contiene anche il LINK al futuro portale, non ancora attivo.

Un altro importante passo verso l’utilizzo legale delle ROM dei vecchi titoli del passato, dopo un periodo ultra ventennale di titoli senza alcuna licenza da parte dei loro creatori. Fatto che, però lascia aperta una grande finestra di dialogo sul destino dei titoli ormai abbandonati a se stessi, di cui i creatori non hanno rinnovato il copyright o che sono stati semplicemente abbandonati durante la creazione, non uscendo mai sul mercato. Essi, grazie alla diffusione delle ROM amatoriali, spesso hanno possibilità di sopravvivere, cosa difficile in un mondo di sole ROM legalizzate. L’oblio, per molti titoli, senza questo escamotage di sopravvivenza, sarebbe inevitabile.