Anime: il Perù e i suoi politici cosplayer!

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Quello degli anime è sicuramente un fenomeno in crescita a livello mondiale, come dimostrano gli investimenti pesanti di grandi aziende come Netflix e Sony, pronte a scommettere sulle opere d’animazione giapponese per rimpolpare i propri cataloghi e ampliare la propria offerta. Ma quello legato alle opere animate nipponiche è un vero e proprio movimento di costume, che ha portato alla nascita di grandi comunità di otaku.

E proprio a queste comunità, stando a un report dell’agenzia stampa spagnola EFE, si vorrebbero rivolgere i politici peruviani Jorge Hugo Romero e Milagros Juarez, che hanno impostato una originale strategia elettorale per attirare i voti di tutti gli otaku del paese: realizzare dei cosplay dei loro personaggi preferiti.

Romero, membro del Partito Popolare Cristiano, è abbastanza noto in patria e sui social per la sua abitudine di indossare a divisa di un membro dell’organizzazione segreta Akatsuki, dal famoso manga e anime Naruto di Masashi Kishimoto. La scelta di questo particolare costume, stando alle parole delle stesso Romero, sarebbe dovuta al fatto che i membri dell’organizzazione siano dei “ninja rinnegati” che hnno deciso di combattere contro quelle forze corrotte che hanno causato guerra e distruzione.

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Stando alle dichiarazioni rilasciare dallo stesso Romero a EFE, la scelta di seguire il suo “cammino ninja” risale a circa undici anni fa, quando è entrato nelle fila del PPC:

“Prima odiavo la politica, finché non ho realizzato che se non avessi partecipato avrei lasciato che i corrotti continuassero a prendere le decisioni”

La scelta del cosplay e degli anime è dovuta al fatto di voler cercare un linguaggio comune, comprensibile e amato dai più giovani. Romero sostiene di voler creare una “alleanza shinobi” all’interno del parlamento andino, e porta avanti una proposta di legge per equiparare i titoli di studio universitari dei principali paesi della fascia andina (Bolivia, Colombia, Ecuador, Perù e Venezuela).

Più eccentrica Milagros Juarez, la candidata del partito Unione per il Perù, il partito nazionalista peruviano,che è diventata famosa sul social network TikTok grazie alle sue esibizioni come cosplayer di Neon Genesis Evangelion, dove è travestita da Asuka e canta l’opening dell’anime, A Cruel Angel’s Thesis.

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Nel suo caso la scelta del cosplay è dovuta all’esasperazione. La Juarez ha detto di averne avuto abbastanza dei politici in giacca e cravatta che non fanno altro che perpetuare la corruzione:

“Dicono che siano seri perché sono vestiti in modo elegante, ma quando si tratta di potere, non esitano a rubare e a tradire la fiducia del popolo”

La campagna elettorale della Juarez è basata su una proposta controversa, che prevederebbe la deportazione dal Perù degli stranieri disoccupati o che si siano macchiati di qualche crimine:

“Non vogliamo sopportare oltre quelli che continuano a commettere dei crimini e a portarci via la nostra pace. Ho scelto l’estetica otaku perché è il mio modo di comunicare, ma il mio messaggio è diretto alle classi di lavoratori, alle madri single, ai giovani”

Stando a quanto affermato da Benjamin Edwards, direttore della Peruvian Marketing Society, il fenomeno degli otaku è ancora abbastanza raro in America Latina, ma i politici che lo utilizzano non vengono derisi:

“I giovani non ridono di loro. Credono in loro”

Il fenomeno, del resto, non è del tutto nuovo nel continente. Lo scorso anno la giornlista cilena Pamela Jiles si era guadagnata l’attenzione mediatica per essersi esibita in una Naruto-run per festeggiare il passaggio delle misure per il sostegno per il Covid-19. L’amore della Jiles per gli anime è ben noto, tanto da essere conosciuta come l’Hokage Cilena.

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