Netflix sta scommettendo fortissimo sugli anime negli ultimi anni, investendo nella produzione di titoli originali che possano approdare sulla piattaforma di streaming più nota al mondo. A volte si tratta di anime ispirati a manga giapponesi, come Beastars o Baki, altre volte di ambiziosi progetti occidentali come Blood of Zeus, ma il successo più grande l’azienda lo ha raggiunto con gli adattamenti animati tratti dal mondo videoludico, come Castlevania (che presto vedrà l’arrivo della sua quarta stagione), e sembra che Netflix voglia continuare questa tradizione anche con Assassin’s Creed.
Un paio d’anni fa infatti, la piattaforma streaming aveva annunciato il progetto per un anime ispirato alla celeberrima serie di casa Ubisoft, e nonostante le voci si siano placate e decisamente ridimensionate, pare proprio che l’idea sia tutt’altro che morta.
A parlarne infatti, in una recente intervista rilasciata a Eurogamer, è stato Aymar Azaizia, head of content della serie di Assassin’s Creed, che, di fronte alla domanda specifica sul progetto di un anime ispirato ai giochi ha commentato:
“[Il progetto] C’è ancora, è nelle mani dei ragazzi che hanno creato lo show TV di Rabbids e che hanno annunciato la serie animata di Far Cry. Quei ragazzi si stanno veramente concentrando sulla cosa. Non è il prossimo progetto sulla nostra tabella di marcia, ma è ancora nelle loro mani. Non è stato accantonato”
L’adattamento anime di Assassin’s Creed dovrebbe essere stato affidato alle sapienti mani di Adi Shankar, il creatore di Castlevania, ma del progetto si sa davvero pochissimo, e dopo l’annuncio non sono emersi grandi particolari. Shankar aveva solo affermato che si sarebbe trattato di una storia originale che avrebbe avuto luogo all’interno del franchise della saga.
Un progetto sicuramente interessante e che rientra perfettamente nella strategia d’espansione crossmediale che Ubisoft sta mettendo in atto. Recentissimamente l’azienda francese ha siglato un accordo con Star Comics per la distribuzione in Italia degli albi a fumetti dedicati alle sue serie videoludiche. Il mondo dell’animazione non è altro che un’altra delle logiche conseguenze di questo processo!