Nella giornata di ieri Fumio Kishida è diventato ufficialmente il centesimo Primo Ministro della storia del Giappone, succedendo a Yoshihide Suga. Una notizia che farà felici tutti i fan (ma soprattutto gli addetti ai lavori) delle industrie manga e anime. Kishida infatti ha pubblicamente ammesso il suo amore per questo genere di opere, in particolare per Demon Slayer. Il Ministro ha infatti dichiarato di aver letto tutti i volumi del manga (pur non avendo visto lo show televisivo) e di preferire tra tutti il personaggio del demone Akaza (che compare anche nel film campione d’incassi Demon Slayer Mugen Train):
“Non l’ho visto alla tv, ma ho letto tutti i volumi di Demon Slayer. Il mio personaggio preferito è Akaza”
Un amore, quello per l’opera di Koyoharu Gotoge che ha spinto Kishida a esporsi su una questione particolarmente spinosa, quella degli stipendi dei lavoratori del settore. Il neo Primo Ministro nipponico ha infatti promesso che si impegnerà per tentare di garantire delle paghe più eque ad animatori e disegnatori di anime e manga. Kishida ha infatti dichiarato che lavorerà per “alzare gli introiti delle persone coinvolte in quei settori dell’industria giapponese come il manga, l’anime e i film”.
Anche Kishida riconosce dunque il ruolo economico trainante che l’industria dell’intrattenimento ricopre per il Giappone. E di quest’industria l’amato Demon Slayer è sicuramente uno dei rappresentanti più importanti: la serie saluterà presto l’arrivo della seconda stagione, che adatterà (senza censure) l’arco narrativo del Distretto dei Piaceri.
La questione della retribuzione dei lavoratori degli anime e dei manga è da tempo al centro delle polemiche, non soltanto in Giappone ma in tutto il mondo (con l’arrivo di un’importante inchiesta del New York Times) soprattutto dopo l’ingresso massiccio dei colossi dell’intrattenimento come Netflix e Sony nell’industria. Di certo con le sue dichiarazioni Kishida è andato a toccare un punto dolente, che auspicabilmente sarà risolto durante la sua amministrazione.