Battlefield 2042: un insider spiega che cos’è andato storto

Battlefield 2042

Dopo il lancio non proprio esente da criticità, un po’ a causa dei vari bug e un po’ per via del review bombing, Battlefield 2042 si è posizionato molto male nella line-up generale del 2021, in quanto ha ricevuto un Metacritic decisamente basso (noi non siamo proprio d’accordo, cliccate qui per leggere la nostra recensione).

A tutti questi elementi critici del lancio di Battlefield 2042 è possibile attribuire una ragione di fondo, fornitaci in questo caso dal celebre insider Tom Henderson. Egli, infatti, ha stilato un dettagliato resoconto che approfondisce ciascuna fase dello sviluppo dell’FPS di DICE, ne descrive i punti più delicati e ne tratta con minuzia gli aspetti negativi, ovvero ciò che è andato storto durante le fasi di sviluppo.

A quanto dice Henderson, lo sviluppo dell’ultima iterazione dello sparatutto in prima persona di DICE ed EA sembrava disordinato fin dalle sue fasi iniziali. Electronic Arts sembrava voler competere con i giochi Battle Royale presenti sul mercato, ecco il perché del rilascio di Battlefield V. Con il capitolo successivo, DICE ed EA volevano dare vita ad un gioco nato con il presupposto di “copiare” le meccaniche più popolari.

Tramite alcuni cambiamenti di rotta, però, entro la primavera del 2020, Battlefield 2042 si è trasformato in un gioco decisamente più in linea con i capitoli precedenti della serie, puntando sulla presenza di 128 Specialisti. Intorno al periodo estivo, invece, sono iniziati i veri e propri lavori di produzione, terminati un anno e tre mesi più tardi.

Durante il periodo di sviluppo, i developer hanno dovuto affrontare varie problematiche, come la produzione in cross-gen, poiché l’hardware doveva essere utilizzato per comunicare con gli altri da remoto. Se ben ricordate, in aggiunta, la casa di sviluppo aveva affermato di essere molto in anticipo sui tempi. Tuttavia, questa sembra si sia rivelata una bugia, scoperta in quanto a marzo 2021 DICE si trovava a corto di personale e ha dovuto cercare assistenza.

Dopo i test tecnici, Henderson ha continuato a ricevere continui e dettagliati rapporti sullo sviluppo, a quanto pare, descritto come “in pessime condizioni“, principalmente a causa di problemi di gestione. Nel complesso, le criticità di Battlefield 2042 potrebbero essere riconducibili ad un’accelerazione dei tempi e mancanza di personale qualificato.

Al momento, però, lo sparatutto sembra stia ricevendo grossi aggiornamenti che, siamo sicuri, apporteranno diverse migliorie al prodotto finale. Vi ricordiamo che il titolo è attualmente disponibile su PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series X/S, Xbox One e PC.