Matchpoint Tennis Championship Recensione: infiliamo i polsini

Matchpoint Tennis Championships

Nel settore videoludico, ormai da diversi anni, si sente la mancanza di un videogioco sportivo di tennis, degno di questo nome. A coprire questa mancanza, la Torus Games propone il suo Matchpoint Tennis Championship, un titolo che promette un’esperienza soddisfacente in uno degli sport più famosi e praticati nel mondo. La sfida non è assolutamente da poco ma noi siamo pronti a infilarci i polsini, imbracciare la racchetta e lanciarci all’interno di questo titolo dalle molte possibilità.

Matchpoint Tennis Championships

Matchpoint Tennis Championship: si scende in campo

Dovendo andare a coprire il buco di settore lasciato da grandi titoli del passato come Top Spin e Virtua Tennis, le aspettative sul gioco sono veramente alte. Il primo approccio a Matchpoint Tennis Championship è assolutamente soddisfacente. La software house ha puntato tutto sulla semplicità di utilizzo, dando maggiore risalto all’esperienza di gioco. All’interno del tutorial, quindi, veniamo a conoscenza che per sfidare i grandi nomi di questo sport, ci è sufficiente utilizzare i quattro pulsanti del nostro gamepad. La semplicità dei comandi offre una grande libertà di movimento ma, allo stesso tempo, non corrisponde a una semplicità di gioco. Andando infatti a combinare pulsante, durata della pressione e posizione con il joystick, scopriamo di avere una vasta possibilità di scelta che richiede diverse partite, soprattutto per i neofiti, per poter imparare a sconfiggere gli avversari sul campo. Purtroppo i lati positivi si esauriscono immediatamente, nonostante siamo ben consapevoli di essere ancora solamente al tutorial.

È sicuramente ammirabile lo sforzo di Torus Games di offrire ai videogiocatori un’esperienza differente rispetto al passato, invece di tentare invano di creare delle semplici copie delle icone di questo genere videoludico. Lo schema dei comandi ne è un esempio perfetto, ideale per tutte le tipologie di videogiocatori, a prescindere dal livello di esperienza. La sensazione però, predominante fin dai primi scambi, è che per Matchpoint Tennis Championship ci si sia limitati a svolgere il compitino, con il minimo dello sforzo e senza assumersi troppi rischi. Nonostante questo, la fluidità dei movimenti osservabili, anche nella prima partita di prova, è molto piacevole e dimostra quanto lavoro sia stato svolto per rendere piacevole lo svolgimento dei set. Per confermare, o smentire, tutte queste prime impressioni, non ci resta altro che lanciarci nella nostra prima, vera, partita di tennis.

Matchpoint Tennis Championships

Tempo di colpire qualche palla

La partita veloce di Matchpoint Tennis Championship ci mette di fronte immediatamente a una prima grande delusione. Nella scelta di giocatore e sfidante, ci rendiamo conto che mancano alcuni dei nomi più importanti di questo sport. La rosa è comunque abbastanza corposa, ma si sente l’assenza di grandi campioni. Anche i giocatori presenti non rispecchiano perfettamente le fattezze delle loro controparti reali, risultando tutti abbastanza piatti, standard, poco caratterizzati. Nonostante questo, scendiamo in campo e iniziamo il nostro primo match che conferma tutte le sensazioni percepite durante il tutorial. Il gioco è fluido e piacevole e offre un buon grado di sfida. Ciò di cui invece si sente la mancanza, è del clima generale. I tre diversi campi selezionabili, erba, terra battuta o in cemento, appaiono poveri di elementi, così come gli spalti, in cui i tifosi reagiscono in maniera piatta alle diverse azioni, lanciandosi al massimo in un tiepido applauso quando uno dei due sfidanti segna.

È proprio a questo punto che ci si rende conto di come ci sia stata poca cura nella realizzazione dei modelli 3D. Anche le reazioni dei giocatori appaiono piatte, venendo ripetute alcune volte da entrambi i giocatori. Da un lato, quindi, lo svolgimento del gioco rispetta pienamente le aspettative. Matchpoint Tennis Championship ci viene richiesto di cercare di interpretare e prevedere il gioco dell’avversario, riuscendo a rispondere il prima possibile al suo gioco in modo da avere maggiore tempo per caricare il colpo scelto. E quando si risponde in maniera adeguata, riuscendo anche a fare punto, l’entusiasmo e molto. Dall’altro lato avremmo voluto maggiore attenzione sulla parte più emozionale del tennis, uno sport che riguarda l’azione ma anche l’emozione: la carica di tensione che cresce mentre si ribatte colpo su colpo, viene poi rilasciata alla fine, quando si guadagna un punto, in urla di gioia e di sfogo, sia dal giocatore che dal pubblico. Si sente la mancanza di tutto questo, vivendo un’esperienza piatta, monotonale.

Matchpoint Tennis Championships

Matchpoint Tennis Championship Recensione: una carriera da campione?

Tra tutti gli elementi che compongono Matchpoint Tennis Championship, la modalità Carriera è probabilmente quella più ambivalente. Ci troviamo immediatamente di fronte a una personalizzazione molto essenziale del nostro giocatore, con poche possibilità tra cui scegliere e, a tratti, anche di difficile gestione degli elementi, come nella selezione dei colori della nostra divisa. Per il resto, l’interfaccia della Carriera appare molto semplice ma allo stesso tempo funzionale. Appare chiaro fin da subito come affrontare la nostra ascesa alla classifica, dividendoci tra tornei ed eventi collaterali, mostrati all’interno di un calendario orizzontale, che ci permettono di vincere anche nuove attrezzature per incrementare le nostre statistiche, unico modo per far crescere il nostro giocatore.

Durante i diversi scontri che compongono la carriera, ci rendiamo conto che probabilmente l’AI dei nostri sfidanti andrebbe leggermente rivista. Non è raro vedere i tennisti restare immobili a un lato del campo, quando è chiaro che ci prepariamo a schiacciare dalla parte opposta. Un elemento che appiattisce e rallenta ulteriormente l’esperienza di gioco, se si considera anche il lungo tempo che viene richiesto per far crescere il giocatore e portare avanti, durante alcuni eventi specifici, la propria carriera. Tutti questi elementi rendono Matchpoint Tennis Championship un titolo piacevole da giocare, ma in cui si percepisce come alcuni elementi, importanti per un videogioco e ancor di più per uno sport come il tennis, siano passati in secondo piano o addirittura dati per scontati.

PIATTAFORME: PC, PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X/S, Switch

SVILUPPATORE: Torus Games

PUBLISHER: Kalypso Media Digital

Matchpoint Tennis Championship della Torus Games ha cercato di andare a riempire il buco di genere lasciato da grandi titoli come Virtua Tennis e Top Spin. Come era già intuibile con l’annuncio del cross-platform multiplayer, il gioco ha dato grande spazio alla giocabilità sul campo da tennis, permettendoci di affrontare sfide stimolanti ma dovendo gestire pochi comandi. Durante gli scontri, però, ci si rende conto dome l’AI potesse essere migliorata, regalandoci, in alcuni casi, sfide ancora più competitive. Analogo discorso può essere fatto per il reparto grafico dove, nonostante le movenze sul campo siano molto fluide e naturali, non si può dire lo stesso delle esultanze nelle sequenze animate, essenziali e piatte, messe in campo da giocatori non così simili alle loro controparti reali. La modalità Carriera appare molto semplice ed essenziale nella sua gestione, permettendoci di focalizzare l’attenzione sugli scontri, ma a volte richiede molto tempo per poter essere portata avanti. La pecca più grave è sicuramente l’assenza di tutto l’aspetto emozionale del tennis, con pochi picchi durante i match, sia dai giocatori che dal pubblico. In conclusione, Matchpoint Tennis Championship risulta essere un gioco piacevole ma non eccezionale, ancora lontano da quello che era un tempo il gioco del tennis nel settore videoludico.

VOTO: 6.3

Andrea Mondati nasce con il gettone per la sala giochi in mano e si massacra le dita distruggendo macchine su Street Fighter. Pur di giocare a Super Mario, prende la scossa armeggiando con un trasformatore rotto. Nella vita di tutti i giorni fa il Videomaker e il Web Editor ed è innamorato delle storie, di tutte le tipologie e forme. Cinema, videogiochi, fumetti e libri sono colonne portanti della sua vita che condivide con coloro che hanno piacere di ascoltare e, naturalmente, raccontare.