Railgrade Recensione: la riscossa della ferroviaria spaziale

Railgrade

Railgrade arriva sul mercato in un periodo molto fortunato per il genere particolarissimo a cui appartiene, ovvero i giochi gestionali e di simulazione a tema ferroviario. Un titolo sviluppato dalla giovane azienda nipponica Minakata Dynamics in esclusiva console per l’inarrestabile Nintendo Switch su cui pare che la tipologia di gioco, perlomeno in Giappone, vada fortissimo. Il titolo è distribuito da Epic Games Publishing e The Irregular Corporation anche per Microsoft Windows, tramite Epic Games Store, ma è proprio sulla piccola grande console ibrida della casa di Kyoto che trova il terreno più fertile, sfidando sua maestà A-Train con coraggio. Siete pronti ad indossare il cappello da ferroviere e partire per nuove avventure? Bene, allora preparatevi, perché la gloriosa Nakatani Chemicals, monopolista assoluta del traffico ferroviario planetario, ha bisogno di voi. Per la Terra e per lo Spazio.

Railgrade: lo stile giapponese retrò che conquista

In terra nipponica, lo sappiamo, le simulazioni ferroviarie, sia di tipo gestionale, che di semplice guida dei treni, vanno decisamente per la maggiore, e titoli come il mastodontico Densha De Go! o l’iconico A-Train sono delle saghe non solo longeve, ma anche letteralmente adorate dal pubblico giapponese. Questi titoli, a volte, vengono citati anche nei film, nei manga e negli hentai, per quanto sono popolari nel Sol Levante. Un genere che, un tempo, giungeva meno in Occidente, specie nella nostra Europa, ma che ora, tra Melting Pot, globalizzazione e, soprattutto, Era di Internet, si è guadagnato la sua bella fetta di ammiratori pure dalle nostre parti. Non stupisce quindi che un titolo così particolare e di nicchia sia uscito dai confini della madre patria per conquistare il resto del mondo. Railgrade ha una componente city building delle stazioni ferroviarie, e dei collegamenti basati sui binari tra esse, davvero coinvolgente e realizzato in modo ottimale, al punto che, nonostante ci sia una campagna principale da compiere, con diverse quest principali e secondarie, con obiettivi da raggiungere, vi perderete letteralmente nella modalità di costruzione libera. Quest’ultima è realizzata sullo stile dell’indimenticabile serie di SIM CITY, ed in particolare di Sim City 2000, i cui snodi ferroviari arditi erano il vanto fiero dei sindaci più hardcore nel panorama del titolo. Ma non solo, l’interfaccia volutamente retrò scelta dagli sviluppatori, a tratti fa venire alla mente anche alcuni RTS dei tempi migliori, come la saga di Command & Conquer o DUNE II dei Westwood Studios, gruppo di sviluppo leggendario, ma purtroppo ormai defunto, con le dovute differenze, ovviamente. A tal proposito, vi consigliamo di recuperare anche il precedente titolo di Minakata Dynamics, che rappresenta anche il loro debutto, intitolato Tiny Metal: Full Metal Rumble. Si, lo ammettiamo, la prima impressione che ci ha fatto Railgrade, dopo le prime ore di gioco, è letteralmente ottima. Soprattutto quando la visuale si sposta, e va verso l’alto, un brivido scorre nel cuore dei retrogamer. La visione globale è spettacolare, soprattutto nelle ambientazioni a tema Sci-Fi, tra le migliori in assoluto del titolo.

Lo stile minimal, tipico di alcune produzioni giapponesi, ha senza dubbio il suo fascino, ma  i meriti del titolo non risiedono certo solo in quello. Le meccaniche puramente costruttive sono senza dubbio il piatto forte del gioco, persino più della campagna principale, comunque lunga e ben strutturata, che vi porterà via poco meno di una trentina di ore se siete esperti del genere, poco di più se neofiti. La spettacolare visuale a volo d’uccello ci permette di avere il pieno controllo sugli edifici che dovremo costruire per la perfetta gestione dei nodi ferroviari, delle stazioni e delle rotte commerciali. Queste non vanno costruite a casaccio dove capita, sia chiaro, ma con dovizia di programmazione strategica, più vicino possibile ad una risorsa, sia essa un pozzo d’acqua, un giacimento petrolifero, un campo coltivato o una fabbrica produttiva, alle quali dobbiamo associare l’edificio più consono. Ogni edificio, ovviamente, è collegato da binari diretti o indiretti, e costruire percorsi non troppo dispersivi, anzi possibilmente logici e lineari, è sempre la scelta migliore. Railgrade permette di scegliere anche tra tanti modelli di treni, divisi in carrozze passeggeri, vagoni merci e locomotive, per farli transitare sui nostri binari, che hanno ognuno caratteristiche vincenti e svantaggi. Sta a noi, anche attraverso la sperimentazione, capire come assemblare il treno migliore per il tragitto scelto. Bisogna infatti considerare che i percorsi si svolgono su terreni completamente diversi, spesso composti da caratteristiche aliene, quindi non solo semplici pianure erbose, prive di complicazioni, ma anche caldissimi deserti, fredde terre ghiacciate, zone con pendenze pericolose e macigni da rimuovere, per poter posizionare i binari senza pericolo, ed altri diversi tipi di terreno, che vanno studiati con cura. Un titolo che, visivamente, e con il suo gameplay classico e molto accessibile, potenzialmente ha le carte in regola per piacere ad un pubblico molto vasto. Il setting fantascientifico, inoltre, è una vera e propria marcia in più che lo differenzia da tutti gli altri titoli del genere. Trovate il sito ufficiale dello sviluppatore, anch’esso decisamente minimalista, al seguente LINK.

La gestione economica non è mai troppo complessa in Railgrade

Come ben sappiamo le strutture hanno un costo, i treni e la loro manutenzione anche. Può capitare, specie nelle prime missioni, di farsi prendere la mano e costruire cose assurde, inutilmente ridondanti e troppo avanzate per il puro piacere di farlo. Binari che formano disegni artistici, ma che, per farlo, costituiscono percorsi più complessi, che richiedono maggior manutenzione. E sappiamo bene che le manutenzioni ordinarie e straordinarie si pagano con yen sonanti. Nulla è gratuito, esattamente come nel mondo reale. Una pianificazione ottimale dei binari, dei treni e delle infrastrutture porterà di certo ad un buon profitto, o perlomeno a dei conti che finiscono in pari. Non di sole spese è fatto ovviamente il gioco, infatti lo spostamento di passeggeri e merci genera cospicui profitti, che vanno monitorati con regolarità, in un comodo display apposito sullo schermo, per capire come migliorarli. Nonostante la presenza di una banca centrale delle colonie spaziali da cui poter ottenere prestiti in caso di bisogno, dobbiamo notare che Railgrade pone l’asticella della difficoltà verso il basso, e non solo per gli esperti del genere, sia chiaro, ma anche per chi non conosce bene le dinamiche dei giochi gestionali. Forse il titolo è addirittura troppo semplice, per chi ama il genere e lo conosce a fondo. L’offerta ludica è notevole, perché, pur senza una modalità infinita e senza scopo, alla SIM CITY, appunto, il titolo offre una campagna principale ben strutturata, con interessanti missioni secondarie, che appassionano molto presto. Vi ritroverete a giocare da ore, senza rendervi conto del passare del tempo, da quanto sarete presi dalla vostra piccola compagnia ferroviaria spaziale virtuale. Se avete amato la serie anime Galaxy Express 999 di Leji Matsumoto, questo è il titolo perfetto per voi.

Il livello di “addictive” di Railgrade è fenomenale. Le cinquanta missioni del gioco sono forse di difficoltà sempre blanda, ma non per questo meno coinvolgenti. La presenza di un negozio dei potenziamenti è davvero utile per chi vuole osare di più e sperimentare cosa il titolo ha davvero da offrire. In particolare è interessante la meccanica dei tagliandi prevista dagli sviluppatori. Ogni singola area vi permette di ottenere cinque tagliandi, che premiano il raggiungimento dei singoli obiettivi, che vanno dal creare qualcosa alla sua gestione, fino all’aumento della popolazione ed alla sua soddisfazione, con le merci da essa richieste. Proprio i tagliandi permettono di ottenere i bonus, tra i quali figurano appunto gli upgrade, o anche nuovi brani della colonna sonora. A proposito di quest’ultima dobbiamo dire che essa è davvero ben realizzata, epica nei momenti più importanti, rilassante in fase di viaggio e con tracce mai banali e molto incisive.  Il comparto visivo è notevole, anche perché non si limita all’evocativa vista dall’alto, ovviamente, non siamo più (purtroppo) negli anni novanta, e quindi il titolo permette di fare zoom, rotazioni, e visuali in prima o terza persona, nella modalità viaggio, per godere al massimo dei panorami del gioco e delle infrastrutture da noi create.

Del resto il motore grafico è il potente Unreal Engine 4, quindi non sfruttare le sue potenzialità sarebbe un vero peccato. I diversi angoli di visuale, incluso quello del pilota dalla locomotiva, permettono di osservare con maggior attenzione i dettagli grafici del titolo, anche nei suoi pur piccoli difetti, come i contorni delle mappe a volte troppo pixellosi, e la staticità dei pattern di movimento degli elementi di contorno degli edifici, animati in maniera non troppo elaborata, ma del resto sono particolari che, normalmente, si vedono in movimento. Gli scenari futuristici ed “extraterrestri ” sono senza dubbio i più spettacolari. Il feeling del titolo è più simile ad un classico A-Train, che proprio su Switch rappresenta il suo concorrente maggiore, con l’ultima installazione della serie, A-Train All Abord! Tourism di cui parliamo qui, che ad esempio al pur notevole Train Life di Simteract, che abbiamo recensito poco tempo fa sulle nostre pagine, ma alla fine sono solo due modi di vedere lo stesso genere in maniera differente, alla giapponese o all’occidentale, parimenti ad un Final Fantasy confrontato ad un Fallout. Railgrade è doppiato in un inglese di buona qualità e dotato di comodi sottotitoli in italiano, utili, soprattutto visto che le righe di testo, come lecito aspettarsi da un titolo nipponico, sono davvero corpose. Il sito ufficiale del gioco, già sul mercato, lo trovate in questa pagina. Decisamente un buon titolo, che piacerà ai fan storici del genere, come a quelli che si sono avvicinati da poco all’affascinante universo delle simulazioni ferroviarie, terrestri o spaziali che siano.

https://www.youtube.com/watch?v=xGVkTo_m2Rg&ab_channel=EpicGamesPublishing

Piattaforme: PC, Nintendo Switch

Sviluppatore: Minakata Dynamics

Publisher: Epic Games Publishing, The Irregular Corporation

Nei panni di Yoshida San, il classico Railway Manger della nipponica azienda Nakatani Chemicals, che detiene il monopolio del traffico ferroviario globale, ci troveremo in una simulazione appagante ma mai troppo complessa, anzi, secondo alcuni parametri, persino troppo semplificata. La facilità del titolo piacerà sicuramente ai neofiti, ma il fascino quasi retrò di questa opera nipponica saprà conquistare un pubblico molto vasto. La componente gestionale e da city building è ben realizzata e solida, accompagnata da una gestione economica buonista, che non vi complicherà troppo la vita. Del resto non è più tempo per i gestionali infernali degli anni novanta, ed oggi piace la vita comoda. Notevole la realizzazione audiovisiva, con un setting alieno e diverse angolazioni di visuale, ed una OST piacevole e rilassante. Il secondo titolo di Minakata Dynamics, dopo il notevole Tiny Metal: Full Metal Rumble, conferma il talento del giovane gruppo di sviluppo nipponico.

VOTO: 7

Super Fabio Bros, al secolo Fabio D'Anna (ma non diteglielo: ancora soffre perché Facebook lo ha costretto a usare il suo vero nome), è un collezionista leggendario di videogiochi nonché super esperto di retrogaming. Ha organizzato due edizioni della mostra ARCHEOLUDICA ed è Responsabile della Collezione al museo VIGAMUS, ha collaborato con i portali specializzati Games Collection e Retrogaming History. Adora Super Mario, Pac-Man e le sue adorabili cagnoline. L'obiettivo finale della sua vita è possedere tutti e 2047 i modelli di PONG esistenti. Attualmente è a quota 69.... quindi augurategli lunga vita e prosperità.