Trentanni di Mortal Kombat, la serie di Ed Bonn

Trentanni di Mortal Kombat, un anniversario che celebra ben tre decenni di una delle saghe più iconiche del mondo videoludico. Ben lungi dal restare confinata all’universo nostalgico del Retrogaming, la serie ha saputo reinventarsi negli anni, giungendo fino ai nostri giorni e mantenendo una posizione forte anche sul mercato attuale. L’ultimo episodio, Mortal Kombat 11, che trovate recensito in questa pagina, non ha infatti avuto successo solo presso i nostalgici degli anni novanta, ma è stato accolto con entusiasmo dalle nuove generazioni. L’ultimo capitolo presenta personaggi classici, inediti ed una modalità storia entusiasmante, ed ha venduto ben dodici milioni di copie, come abbiamo detto in questa pagina. L’intera saga videoludica del franchise ha invece raggiunto gli ottanta milioni di copie nel momento in cui scriviamo, oltre che un enorme successo per Mortal Kombat Mobile, che conta quasi centoquaranta milioni di download. Alla serie puramente ludica dobbiamo aggiungere pellicole cinematografiche, infiniti action figure, citazioni cult nelle serie televisive, Simpson compresi, che hanno fatto entrare la saga decisamente nella leggenda.

Trentanni di Mortal Kombat, ecco l’evocativo logo presentato per festeggiare l’anniversario della saga

Trentanni di Mortal Kombat, l’esordio della saga

Le origini del franchise ci riportano indietro al lontano 1992, anno in cui la blasonata saga è stata ideata dal game designer statunitense Ed Bonn. L’otto ottobre di quell’anno, infatti, esce sul mercato il primo ed indimenticabile Mortal Kombat, sviluppato da per il mercato Arcade, e convertito presto per i maggiori sistemi contemporanei, come Commodore Amiga, PC MS-DOS, Sega Genesis, Mega CD e Master System, Nintendo SNES, i due portatili Game Boy e Game Gear, oltre che una speciale console dedicata. L’anno dopo arriva l’atteso sequel Mortal Kombat II, che giunge anche sui lidi dei debuttanti trentadue bit come Sony PlayStation e Sega Saturn, e nel 1995 è il turno di Mortal Kombat III, che consolida il successo della saga e va a costituire quella che è considerata la trilogia classica. I tre giochi vengono infatti riproposti insieme con Mortal Kombat Trilogy l’anno dopo sui trentadue bit, su Windows 95 e su Nintendo 64, console dedicata, oltre che su handheld di Tiger Corporation. Nel 1997 si aggiunge un quarto episodio, seguito due anni dopo da Mortal Kombat Gold per Sega Dreamcast che chiude idealmente gli anni novanta. La violenza estrema, insensata e quasi inaudita della serie, vero marchio di fabbrica del franchise, è stato uno dei motivi principali di istituzioni come quelle di ESBR statunitense e PEGI europeo, ovvero le raccomandazioni per età rispetto ai contenuti del videogioco. I Simpson hanno citato Mortal Kombat col loro esilarante Bone Storm, in italiano Tempesta D’Ossa, videogioco fittizio di culto, secondo solo ad Ammazza Che Mazza, titolo golfistico immaginario entrato nella leggenda e tirato in ballo ancora oggi dalla stampa specializzata come citazione comica. Negli anni duemila la serie sperimenta parecchio, proponendo minigiochi come Chess Kombat e crossover con altre serie, come Mortal Kombat Vs DC Universe, ma intanto, purtroppo, Midway Games dichiara fallimento, dando fine ad una epopea leggendaria. Bastava la scomparsa dello sviluppatore originale per far finire per sempre una saga leggendaria? A quanto pare no, perché il franchise è destinato a risorgere, persino più forte di prima, dove, durante lo sperimentalismo degli anni della PlayStation 2, ormai era considerato quasi in decadenza. Ma i miti, si sa, non muoiono così facilmente.

Il leggendario creatore della saga Mortal Kombat, Ed Bonn, ai tempi del lancio del decimo capitolo della serie

 

Mortal Kombat oggi, la resurrezione con il nuovo studio di sviluppo

Risorto dalle sue ceneri come l’araba fenice, il franchise riparte da zero, nei rimi anni dieci del nuovo millennio, con un episodio che esce con il solo titolo di Mortal Kombat, ma che consiste nel nono episodio principale, datato 2011 e disponibile per le sole console PlayStation 3 ed Xbox 360. Il decimo episodio Mortal Kombat X riprende la numerazione ufficiale, conquistando pubblico e critica nel 2015, distribuito per i sistemi attuali, e presentando tantissimi DLC a tema, tra cui quello con cui è possibile giocare con Jason, il protagonista della saga horror Venerdì 13. La saga conosce una vera e propria rinascita, conquistando milioni di fan anche nelle nuove generazioni. Attualmente dunque il franchise è portato avanti dalla nuova società creata dal leggendario Ed Bonn apposta per il gioco, ovvero Nether Realm Studios che trovate a questo LINK. Dopo essersi occupata del nono e decimo episodio, e riportando sotto le luci della ribalta la serie, lo sviluppatore si è concentrato su una nuova e strepitosa release. L’undicesimo capitolo è disponibile per i sistemi contemporanei, Personal Computer , Xbox One, PlayStation 4 e Nintendo Switch. Un enorme successo hanno riscosso i DLC ufficiali del gioco, che presentano new entry come il personaggio di Rambo, che abbiamo recensito in questa pagina. Dopo aver cessato da poco il supporto per l’episodio attuale lo studio si sta concentrando sul dodicesimo capitolo, attualmente in sviluppo per la nuova generazione. Il creatore originale della serie Ed Bonn ha rilasciato in rete un video commemorativo per il trentennale della saga, che potete vedere di seguito. Tanti auguri Mortal Kombat. Fatality! Finish Him!

Super Fabio Bros, al secolo Fabio D'Anna (ma non diteglielo: ancora soffre perché Facebook lo ha costretto a usare il suo vero nome), è un collezionista leggendario di videogiochi nonché super esperto di retrogaming. Ha organizzato due edizioni della mostra ARCHEOLUDICA ed è Responsabile della Collezione al museo VIGAMUS, ha collaborato con i portali specializzati Games Collection e Retrogaming History. Adora Super Mario, Pac-Man e le sue adorabili cagnoline. L'obiettivo finale della sua vita è possedere tutti e 2047 i modelli di PONG esistenti. Attualmente è a quota 69.... quindi augurategli lunga vita e prosperità.