3DO Interactive Multiplayer compie questo mese un anniversario molto importante. Il rivoluzionario sistema ideato da Trip Hawkins nell’ormai lontano Gennaio 1993 giunge al suo trentesimo anniversario proprio oggi, giorno in cui, come ci ricorda direttamente il suo creatore nella sua pagina facebook, che trovate qui, tutto è pronto, i prototipi sono ormai funzionanti, la programmazione software è completa, e, soprattutto, inizia la pianificazione del lancio in grande stile in tutto il mondo, che avverrà nei mesi successivi, con presentazione alla stampa nel mese di Giugno e commercializzazione a partire da Ottobre 1993. Il sistema, la cui sigla 3DO sta a significare Tri Dimensional Opera, vede il suo debutto in un anno cruciale per il passaggio ai trentadue bit, che pian piano sostituiranno del tutto gli ormai anzianotti sistemi a sedici bit, come ad esempio il Super Nintendo Entertainment System, uscito tre anni prima in Giappone, ed il SEGA Mega Drive risalente invece a ben cinque anni prima. 3DO giunge sul mercato assieme alla console Commodore Amiga CD 32 e un anno prima di quelli che, alla fine dei giochi commerciali, saranno i sistemi più venduti, ovvero SEGA Saturn e, soprattutto, Sony PlayStation.

3DO, l’idea di uno standard unico per il mercato console
3DO Interactive Multiplayer ha una caratteristica commerciale unica, ideata dallo stesso Trip Hawkins che, come sappiamo, è anche il fondatore storico, oltre un decennio prima della software house Electronic Arts, ovvero essere uno standard più che un sistema chiuso e monomarca. Idea ottima sulla carta, che avrebbe avvicinato il mondo delle console a quelle del Personal Computer. Windows, infatti, allo stesso modo dello Standard MSX per gli Home Computer degli anni ottanta, ormai ha unificato il mondo Personal sotto un’unica bandiera. Il sistema 3DO viene infatti prodotto in ben quattro varianti da importanti case del settore elettronica, nomi come Panasonic, LG (un tempo nota come Gold Star), Sanyo e Creative. I quattro produttori realizzano infatti ognuno il proprio 3DO e Panasonic, in particolare, lo ribattezza R•E•A•L e rilascia tre versioni, una deluxe, 3DO FZ-1, una economica, 3DO FZ-10, ed una multidisco solo per il mercato giapponese. La licenza del sistema viene acquisita anche da altri produttori, tra cui SAMSUNG, che però alla fine nono arriveranno mai a commercializzare un proprio sistema. Tra le case contattate da THE 3DO COMPANY spiccano all’epoca anche SEGA e Sony, che però, per diversi motivi, non abbracciano il progetto. Se le cose fossero andate in modo diverso, oggi potremmo giocare forse con console diverse ed un unico standard ludico, il sogno di sempre per molti…

3DO Interactive Multiplayer, le caratteristiche hardware
Il sistema hardware di 3DO Interactive Multiplayer si basa su un processore a trentadue bit ARM 60 di tipo RISC a velocità di 12.5 MHz, un coprocessore matematico, audio di qualità CD a sedici bit con supporto al Dolby Sourroud, ben tre banchi separati di RAM dedicata, ovvero una memoria SRAM da 32 kB unita a 1 MB di VRAM e 2 MB RAM principale, e CD-ROM come supporto fisico. Creative preferisce utilizzare però l’hardware per una scheda video piuttosto che per una console, poiché, nei primi anni novanta, è leader di quel particolare mercato per Personal Computer. Il sistema viene ricordato per diversi videogiochi, realizzati da THE 3DO COMPANY o terze parti, quali Crystal Dynamics ed il suo GEX, platform cult ancora oggi amatissimo dai giocatori. Il catalogo completo ufficiale della macchina conta oggi oltre trecento titoli, ben 309 in totale, come potete vedere in questo completissimo video, tra esclusive per il sistema e conversioni arcade o da altre macchine, a cui vanno aggiunte diverse decine di produzioni amatoriali postume. Moltissimi titoli prodotti utilizzano spesso FMV e la grafica digitalizzata di veri attori, in modo da aumentare il realismo durante il gioco.
Purtroppo 3DO Interactive Multiplayer viene oscurato dall’enorme successo di Sony PlayStation ed anche il suo costo molto alto sul mercato, di ben settecento dollari ne limita la diffusione, vendendo solo cinque milioni di unità in tutto il mondo. Il sistema, e soprattutto la geniale idea di creare uno standard unico nel mondo console, ancora oggi una vera utopia, resta comunque una piattaforma davvero interessante che merita di essere riscoperta dagli amanti del Retrogaming.