Atelier Marie Remake The Alchemist of Salburg Recensione: l’inizio di tutto

Atelier Marie Remake The Alchemist of Salburg

Atelier Marie Remake The Alchemist of Salburg è la sontuosa riedizione di un titolo ormai di culto per gli amanti degli inossidabili JRPG vecchia scuola, si tratta infatti del primo capitolo della sontuosa Atelier Saga, che da poco ha festeggiato il suo venticinquennale. Un primato non comune, soprattutto considerando che la saga non solo è ancora in auge, ma soprattutto è tra le più prolifiche del panorama degli RPG nipponici, con oltre trenta uscite tra titoli principali, secondari, spin-off, online only, riedizioni e collezioni varie. L’occasione di poter quindi rigiocare il primo episodio mai creato della saga è notevole, specie considerando che, prima di oggi, non era mai uscito ufficialmente dal territorio nipponico. Se avete magari scoperto solo da poco la saga, con l’arco narrativo della Serie Secret, che narra le avventure di Ryza, ad esempio, non perdete questo grande classico rinato a nuova luce.

Atelier Marie Remake The Alchemist of Salburg

Atelier Saga: venticinque anni di emozioni, tra magie alchemiche e pozioni

Atelier Marie The Alchemist of Salburg viene sviluppato nell’ormai remoto 1997 da Gust Corporation per la prima PlayStation nipponica, e rappresenta all’epoca un capitolo decisamente interessante nel catalogo squisitamente ruolistico della macchina a 32 bit di Sony. Accanto ad uscite di un certo peso come Final Fantasy VII di Squaresoft, Dragon Quest VII di Enix, Breath of Fire III di Capcom, i due Suikoden di Konami e tanti tanti altri. Un’epoca in cui, specie in Giappone, la console war si combatte a colpi di “capolavori di ruolo”, oggi diventati grandi classici del settore. Il primo Atelier Marie viene convertito l’anno successivo anche per Sega Saturn, con una versione denominata v. 1.3 che si appoggia all’orologio interno del Saturn per utilizzarlo a fini di gameplay.  La quest base va completata infatti entro un certo tempo, e, saranno felici i neofiti, solo oggi, venticinque anni dopo, Atelier Marie Remake: The Alchemist of Salburg permette di giocare ad una speciale modalità infinita che non pone limiti temporali per completarla. Al giorno d’oggi è tutto più facile per i giocatori, del resto. A seguito del grande successo il primo gioco viene infine riproposto anche su PC Windows, su Sega DreamCast e Sony PlayStation 2, su questi ultimi due sistemi viene proposto peraltro in bundle con il suo sequel Atelier Elie: The Alchemist of Salburg 2, edito nel 1998 sempre sulla prima PlayStation. Un’ottima occasione (teoricamente) per giocare la prima trilogia integrale, visto che su PS2 intanto è uscito anche il terzo episodio Atelier Lilie: The Alchemist of Salburg 3. A patto ovviamente di conoscere perfettamente il giapponese, visto che i tre eccezionali titoli, purtroppo, vengono ritenuti poco adatti al pubblico occidentale. Sono altri tempi, del resto, quando moltissime produzioni ruolistiche del Sol Levante non arrivavano mai in Occidente.

Nel 2018 il primo titolo Atelier Marie giunge anche iOS ed Android, segno che qualcosa si sta muovendo, ma nel frattempo ne è decisamente passata di acqua sotto i ponti, ed alla prima trilogia originale ambientata nella città di Salburg si sono uniti tantissimi nuovi titoli. La prolifica Atelier Saga, come sappiamo, si è evoluta fino ad oggi con diversi archi narrativi, alla Serie Salburg segue la Serie Gramnad nel 2002 e la Serie Iris nel 2005, entrambe nate su PlayStation 2 e riproposte anche su PSP. Con l’arrivo della PlayStation 3 arrivano la Serie Arland (con gli splendidi episodi Rorona, Totori e Meruru) dal 2010 e l’acclamata Serie Dusk dal 2013, e su sistemi più moderni, le Serie Mysterious dal 2015 e la trilogia di Ryza con la Serie Secret,  dal 2019 al 2023, che rappresenta anche l’ultima evoluzione moderna. Trovate il più recente episodio Atelier Ryza 3: Alchmist of the End & the Secret Key in questa pagina. Una saga lunga e complessa, dunque, della quale oggi, finalmente, abbiamo la possibilità di riscoprire le origini. Se amate la saga potrete vivere, finalmente in inglese, il gioco da cui tutto è partito, nell’ormai lontanissimo 1997.

Atelier Marie Remake The Alchemist of Salburg: cinque anni vissuti in fretta, per diventare un’alchimista perfetta…

Atelier Marie Remake: The Alchemist of Salburg offre una trama molto meno complessa di quelle a cui siamo abituati con i capitoli moderni, ma non per questo meno appassionante. La storia si svolge nella capitale del Regno di Schigsal, e più precisamente nella città di Salburg, dove ha sede la prestigiosa Royal Magic Academy, vera e propria università della magia alchemica. Nel gioco impersoniamo una delle sue entusiaste studentesse, che deve riuscire a creare nel tempo limite del corso quinquennale un manufatto magico, richiesto dal professore mago, che soddisfi precisi parametri. Come in una tradizionale università tutto ciò è possibile solo con lo studio, l’acquisto di specifici tomi magici e libri di testo alchemici con cui non solo imparare le formule magiche, la scelta delle ricette e degli utensili più efficaci, ma anche sperimentare le combinazioni migliori tra gli ingredienti scelti. Ogni singolo elemento è dotato di scheda informativa personalizzata, con una precisione che solo il rigore giapponese può avere. Per farlo Marie ha a disposizione un vero e proprio atelier di alchimia, donatole proprio dal suo insegnante e mentore. Per sostenere uno speciale esame in vista del diploma il suo professore decide infatti di assegnarle il laboratorio. La corretta gestione del compito, che assolutamente non deve superare i cinque anni, pena il Game Over, è fondamentale per ottenere il tanto agognato Diploma di Maga. La lotta contro il tempo per Marie è un nemico importante, ma la versione Remake, cosa molto importante, permette anche una versione senza limiti di tempo, denominata Gioco Infinito, cosa che rende il titolo molto più accessibile della sua controparte storica. Forse troppo, facendogli perdere mordente.

Marie ha come HUB di riferimento proprio il suo atelier, dove deve tornare molto spesso. Questo locale da il nome all’intera Atelier Saga, come avrete intuito. Per la ricerca degli ingredienti è però necessario avventurarsi fuori dalla città sicura, attraversando boschi, dungeon e luoghi ricolmi di mostri infernali pronti a lottare contro la protagonista. Come in ogni JRPG che si rispetti è ovviamente possibile acquistare negli appositi negozi Equip Shop o trovare in giro equipaggiamento, armi ed armature via via più potenti. Oltre alla quest principale il titolo offre diverse quest secondarie, facoltative, offerte dai PNG in giro per il mondo. Fare amicizia con questi personaggi, attraverso i dialoghi, mai troppo complessi, è fondamentale per convincerli ad affidarci le loro richieste, che vanno dal semplice ritrovamento di un oggetto e la sua riconsegna fino a compiti via via più complessi. Non siamo soli, per fortuna, ad affrontare tutto questo, poiché è possibile creare dei party temporanei con dei veri e propri eroi turnisti, che possono collaborare con noi per una o più fasi, e che vanno scelti alla Taverna del Cielo, un luogo dove tra gli avventori che si possono trovare, oltre divertenti ubriaconi o vecchie signore appassionate di gioco d’azzardo, anche degli appositi avventurieri reclutabili. Ovviamente questi mercenari non sono gratuiti, e quindi Marie dovrà guadagnare parecchi soldi per reclutarli. Il gameplay, molto ben delineato, si sposta con nonchalance dall’esplorazione pura alla raccolta e sintesi di elementi utili, passando per diversi e divertenti mini giochi che spezzano la monotonia, tra fasi di invio delle fate, lunghi e complessi dialoghi, shopping magico e compulsivo in città, e immancabili ed estenuanti combattimenti a turni. Tra le tante feature del gioco spicca una rilassante modalità fotografica, che permette di conservare fotografie degli scenari più particolari.

Atelier Marie Remake The Alchemist of Salburg

Le peculiarità specifiche di Atelier Marie Remake The Alchemist of Salburg

Oltre a ricordare che Atelier Marie Remake The Alchemist of Salburg è attualmente disponibile per il pre-ordine digitale nei vari Store e che regala uno speciale “Set di oggetti utili” ai giocatori che si assicurano il gioco entro il 12 luglio 2023, mentre per tutti gli altri, per celebrare il 25° anniversario della serie Atelier, dal giorno successivo sono disponibili due contenuti scaricabili gratuiti, 25 Glasses ed Atelier Series Legacy BGM Pack, soffermiamoci sulle peculiarità esclusive del remake. Anche considerando che per moltissimi fan della saga (quasi tutti, visto l’ostacolo della lingua giapponese della versione originale), è la prima volta che si affronta questo specifico titolo. Il remake cerca di ammodernare tutto, raffinando il gameplay, la trama e soprattutto il comparto grafico, ma se si fa un confronto (ingiusto in verità) con le produzioni attuali come la trilogia di Ryza il titolo risulta giocoforza più ingenuo e semplice, persino antiquato in certi punti, ma bisogna considerare che è pur sempre un’opera del 1997, e come tale andrebbe valutata. Partiamo dal comparto grafico, completamente aggiornato. Ai semplici modelli in bitmap e grafica isometrica con aggiunta di brevi FMV della versione vista su PlayStation e Saturn sono stati sostituiti modelli poligonali dei personaggi con ambientazioni in 3D, anche durante gli spostamenti sulla mappa. Alcune animazioni 2D si aggiungono alle originali  illustrazioni statiche originali, con un ottimo risultato visivo. Il tutto nel rispetto delle scelte artistiche del character design originale Kohime Ohse, ovviamente.

La colonna sonora di Toshiharu Yamanishi e Daisuke Achiwa, già punto di forza del titolo anni novanta, è stata remixata e riarrangiata, con melodie decisamente evocative al loro massimo splendore. Marie ed il suo mondo non sono mai stati tanto splendidi. Allo stesso modo il gameplay è stato rivisto, limato e semplificato, anche per venire incontro alle nuove leve dei neofiti ed alle generazioni attuali, avvicinandolo, per quanto possibile alle release più recenti. Semplicità e flessibilità originali, ove possibile, sono state mantenute, ma alcuni elementi più macchinosi, come raccolta degli oggetti e spostamenti  in città sono stati modificati, per rendere più accessibile il titolo. incluso anche un utile tutorial che introduce diversi elementi di gioco. Da notare l’implementazione di  eventi completamente nuovi che rendono possibile interagire con personaggi inediti. La cosa che spicca di più su tutte è però la già citata modalità senza limiti di tempo, che permette un approccio più rilassato al gioco ma, concorderanno i puristi, va anche a snaturarlo. Di fatto il limite dei cinque anni di tempo è un elemento fondamentale del titolo originale, che costringe a fare precise scelte, più combattimenti o più esplorazione? Meno ricerca in favore di maggiore sperimentazione? Giocare in modalità infinita rende inutili questi dubbi ludici, nullificando il fattore strategico e di pianificazione. Quindi, quando farete la prima run, pensateci veramente bene, se restare nel 2023 o tornare davvero al 1997. Se proprio volete giocare a tutti i costi il gioco originale, senza imparare la nobile lingua nipponica, oggi avete la possibilità di farlo, KOEI TECMO Europe, che trovate qui, ha infatti  annunciato che la Digital Deluxe Edition di Atelier Marie Remake: The Alchemist of Salburg includerà il gioco originale Atelier Marie Plus: Salburg no Renkinjutsushi con traduzione inglese! Questa versione da collezione include anche Gust Extra BGM Pack ed il set di costumi extra Another Look. I collezionisti sono avvertiti.

Piattaforme:  PlayStation 4, PlayStation 5, Nintendo Switch, PC

Sviluppatore: Gust Corporation

Publisher: Koei Tecmo Europe

Atelier Marie Remake The Alchemist of Salburg è in arrivo il 12 luglio 2023 per PlayStation 5, PlayStation 4,  Nintendo Switch e PC, tramite Epic Games, Steam ed altri canali. Un’occasione unica per giocare finalmente in lingua inglese il capostipite della Atelier Saga, nella sua versione moderna, con nuova grafica e diversi miglioramenti al gameplay. Inclusa la controversa modalità infinita. Ma i veri duri dei JRPG, lo sappiamo, cercano la sfida estrema, i combattimenti casuali estenuanti e la corsa contro il tempo, a costo di morire, ma morire da eroi. 

VOTO: 8.2

Super Fabio Bros, al secolo Fabio D'Anna (ma non diteglielo: ancora soffre perché Facebook lo ha costretto a usare il suo vero nome), è un collezionista leggendario di videogiochi nonché super esperto di retrogaming. Ha organizzato due edizioni della mostra ARCHEOLUDICA ed è Responsabile della Collezione al museo VIGAMUS, ha collaborato con i portali specializzati Games Collection e Retrogaming History. Adora Super Mario, Pac-Man e le sue adorabili cagnoline. L'obiettivo finale della sua vita è possedere tutti e 2047 i modelli di PONG esistenti. Attualmente è a quota 69.... quindi augurategli lunga vita e prosperità.