Mac 40th Anniversary, un giorno decisamente importante quello di oggi, in cui il leggendario Apple Macintosh 128K compie quaranta anni. Il sistema ha infatti debuttato sul mercato esattamente il 24 Gennaio 1984, con un lancio in grande stile da parte di Apple Computer e del suo fondatore Steve Jobs, la cui foto in bianco e nero seduto per terra con il Mac appoggiato tra braccia e gambe è diventata tra le più riconoscibili della cultura pop. Nella campagna promozionale è inclusa una pubblicità realizzata dal regista Ridley Scott, che vedete in calce all’articolo, anzi, per un misterioso bug di WordPress in cima ad esso. Ma bando alle ciance, ripercorriamo la storia ed i motivi del successo di Macintosh, che nel 1984 ha letteralmente rivoluzionato il settore informatico.

Considerato l’erede di Apple ][, sistema fondamentale nella storia dei videogiochi, lanciato nel 1977, ed a sua volta erede del pionieristico Apple I, concepito da Steve Jobs e Steve Wozniak nel famoso garage di Cupertino, segue di poco lo sfortunato Apple Lisa, diventando presto, a differenza di quest’ultimo, un enorme successo di mercato. Apple Macintosh riesce a conquistare pubblico, critica ed addetti ai lavori grazie ad una innovazione molto importante, ovvero l’Interfaccia Grafica Utente (GUI) dotata di icone grafiche facilmente riconoscibili cliccabili via mouse e finestre separate. Caratteristica invero presente già in Lisa, e soprattutto usata nelle workstation Xerox, disponibili però ai soli professionisti del settore, ed ammirate infatti da Jobs al laboratorio Xerox PARC. Una folle rivoluzione rispetto alle interfacce testuali!

Le semplici icone risultano più snelle ed immediate dei complessi comandi testuali da imparare a memoria, ed anche le finestre grafiche, più riconoscibili del semplice testo, in cui ogni programmi ha le sue icone, come ad esempio Photoshop, che ha caratterizzato il successo delle macchine Apple per realizzare la grafica, diventano mottivo di successo. Come del resto il comodissimo mouse per cliccare sulle icone stesse. Proporre queste innovazioni al grande pubblico si rivela vincente, ed ispira anche la stessa Microsoft che, l’anno successivo, nel 1985, lancia il suo Windows, e Commodore, che risponde nel 1986 con Amiga, basati sullo stesso concetto, che da allora diventa lo standard tuttora usato, al posto dei sistemi operativi testuali come DOS o Basic.

Il sistema monta il classico Motorola 68000, CPU usata in seguito anche da Amiga, Mega Drive, Neo Geo e tanti altri con 128K ed un moderno floppy da 3.5 pollici da 400K prodotto da Sony, invece dei vetusti e lenti dischetti da 5.25″ pollici. Nonostante il costo elevato, per l’epoca, di ben 2.495 dollari (che corrispondono agli attuali 6,140 con la rivalutazione), comunque molto contenuto rispetto all’insostenibile cifra di diecimila dollari di Lisa, il Mac diventa richiestissimo, non solo dagli utenti storici Apple ][, ma dal grande pubblico. Tantissime ovviamente le celebrazioni in rete per il Mac 40th Anniversary, per un computer estremamente iconico, soprattutto perché legato al compianto Steve Jobs, tra cui il sito dedicato, che trovate a questo LINK.