Bravely Second: End Layer – Hands On

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Poco più di due anni fa in Italia arrivò Bravely Default, quello che doveva essere uno spin-off di Final Fantasy, la più nota delle saghe targate Square-Enix. Un prodotto che avrebbe dovuto ricalcare i solchi realizzati da 4 Heroes of Light, RPG old-style e con un tasso di difficoltà molto alto che aveva conquistato il parco videoludico del Nintendo 3DS pochi anni prima. Il successo di Bravely Default, che nel mentre ha creato un universo tutto suo, è stato tale da provocare l’inventiva degli sviluppatori, che ora arrivano, nuovamente sotto il marchio Square-Enix, a proporre Bravely Second: End Layer. Lo abbiamo provato in anteprima negli studi di Nintendo pochi giorni fa.

Due anni e mezzo dopo Bravely Default, ci ritroviamo in un universo nel quale Agnes, una delle protagoniste del primo capitolo, è diventata il Papa dell’organizzazione religiosa del luogo. Tutti gli altri eroi sono, purtroppo, andati dispersi e noi saremo impegnati a guidare un nuovo party al successo. Faremo la conoscenza di Yew, di Magnolia, una ragazza che arriva dalla Luna, e più avanti nel gioco avremo modo di acquisire due nuovi personaggi che facevano già parte del cast precedente: parliamo di Edea e di Tiz. Quello che Bravely Second sottolinea è che non è assolutamente necessario aver giocato al primo capitolo della storia per poter arrivare già consapevoli di quello che dovremo affrontare: tutte le fasi salienti saranno raccontate con degli intermezzi durante la nostra avventura, senza inficiare il nostro gameplay e senza dover temporeggiare in riassunti delle puntate precedenti. In aggiunta, però, c’è da segnalare che una sorta di prequel a Bravely Second esiste: trattasi di quella che viene commercializzata come demo e che sarà disponibile dall’11 febbraio, quindi tra una settimana, in versione pubblica. Darà la possibilità di conoscere il passato di Yew, capitano della squadra Crystal Guard, e fornirà anche degli oggetti che si sbloccheranno nel gioco finale, mantenendo anche oggetti ed esperienza per quando dovrete giocare al titolo completo.

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Nella nostra ora di gameplay abbiamo avviato la nostra partita in un momento non del tutto precisato della storia e del suo svolgimento, ma avevamo già i nostri quattro membri del party arruolati e pronti a seguirci nella nostra battaglia. Il combattimento ci ha offerto un classico sistema a turni, con le uniche differenze che riguardano i comandi Default e Brave. Con il primo passeremo il turno, difendendoci, si tratta quindi della vera e propria parata, dimezzando così i colpi subiti e accumulando un turno da utilizzare successivamente: con Brave, invece, di rimando avremo la possibilità di utilizzare più azioni nello stesso turno, fino a un massimo di quattro, rimanendo poi, però, bloccati in quelli successivi. Parare e accumulare, quindi, ci farà stare sì fermi ma ci permetterà poi di sfruttare le qualità del Brave, là dove sarà possibile utilizzare due abilità contestualmente, come per esempio adottare la posizione di un lupo, per incrementare il nostro attacco, e poi sfoderare la nostra arma, infliggendo un danno più alto, senza dover attendere il turno successivo. L’intero combat system cerca di venire incontro al giocatore, fornendogli numerose possibilità per velocizzare tutte le meccaniche offerte: per esempio, nel caso in cui volessimo ripetere più volte lo stesso attacco sfruttando la funzione del Brave basterà utilizzare i dorsali per una selezione multipla. Allo stesso tempo potremo anche selezionare degli schemi di combattimento, fino a un massimo di tre, per selezionarli e suggerire al sistema di utilizzarli per giocare in automatico: un modo semplice ed efficace per riposarsi, per impegnarsi in qualcos’altro, mentre il gioco continua a lavorare da sé. Ugualmente sarà possibile premere il tasto Y del nostro 3DS per attivare il sistema repeat, così da ripetere tutte le azioni compiute nei turni precedenti. Per esempio può tornare utile negli ambienti in cui ci ritroveremo a incontrare nemici sempre deboli al fuoco: sarà utile quindi attaccarli con magie elementali d’acqua, quindi ripetere sempre la stessa azione ci permetterà di terminare anzitempo i nostri combattimenti. Tutti espedienti che velocizzano le procedure, che semplificano molti dei combattimenti e permettono anche di far scemare quella che potrebbe la frustrazione nata dai combattimenti casuali, che nel 2016 risultano essere indubbiamente anacronistici. Ultimo aspetto focale del combat system è rappresentato dalla possibilità di infilare più combattimenti di fila: se doveste riuscire a terminare un combattimento in un solo turno, vi sarà data la possibilità di proseguire o di accettare una nuova battaglia, però rimanendo con gli stessi HP e con tutte le statistiche bloccate alla fine del turno precedente. Una sorta di modalità survival. Il premio per tutto ciò è un moltiplicatore dei punti esperienza ottenuti, che andrà da x1,5 a salire.

[quotedx]Tutti gli altri eroi sono andati dispersi e noi saremo impegnati a guidare un nuovo party[/quotedx]

Le principali novità in sono rappresentate dalle nuove classi inserite: partiamo dal Wizard, che ha la possibilità di attaccare in singolo, ad area o anche in maniera passiva, ovvero attivando i propri attacchi soltanto quando se ne subisce uno. Scopriamo il Gattomante, che a metà gioco avrà anche la possibilità di parlare con i gatti e ottenere da loro dei consigli, ma che rappresenta, a conti fatti, il mago blu: in un primo momento potrà utilizzare il learning, per poter apprendere magie dai nemici, poi diventerà un Cat Master, attivando delle abilità da usare dopo aver raggiunto un determinato livello. La classe più interessante, in ogni caso, sembra essere il Pasticciere, una classe di supporto che permette di raccogliere oggetti e di utilizzarli per cucinare: la sua capacità è talmente elevata da permettergli di applicare degli effetti negativi sui nemici, colpendoli magari con della ganascia al cioccolato. Esattamente all’opposto funziona l’Astrologo, che invece ha la possibilità di attivare effetti positivi sul party. Infine l’esorcista, una classe che può resettare gli HP al turno precedente e anche i turni utilizzati, effettuando in pratica un UNDO: in sostanza vi ritroverete nella posizione di poter attaccare per quattro turni ed effettuare poi un UNDO con il vostro esorcista, recuperando tutto ciò che avete speso, ma facendo rimanere i danni inflitti e tutti gli effetti guadagnati. Insomma, le strategie danno vita a tantissime possibilità e varianti. Col Guardiano, infine, possiamo utilizzare l’abilità Soul Power, che ci permette di impossessarci dell’anima di un altro combattente e utilizzarlo al nostro posto. Insomma, il roster è vastissimo e molto vario, dando la possibilità di creare numerose strategie ed elaborare diversi set di combattimento per rendere il farming vincente e funzionale. Inoltre per sbloccare i job del precedente capitolo basterà portare a termine delle missioni secondarie, così da potersi ritrovare con un totale di 29 classi, che comprendono le 18 vecchie e le 11 nuove, dando vita a una ghiera di possibilità immensa.

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Non è da sottovalutare anche l’aspetto grafico, pur risultando molto statico, volutamente: le città sono degli acquerelli, degli artwork statici che ci permetteranno di apprezzare quello che è il contesto ambientale. Piacevole anche il sistema di movimento della camera, che si sposa sul personaggio non appena inizieremo a muoverlo, fornendoci però originariamente una visione d’insieme di tutto il paesaggio, così da poter apprezzare ancora di più tale acquarello, che possiamo definire animato. Bravely Second: End Layer dimostra di avere un grande dettaglio, una cura di grande livello, sia dal punto di vista del combattimento che da quello grafico, puntando a diventare il titolo di quest’anno per il 3DS. Tenendo conto del fatto che il genere non è probabilmente quello più facile per conquistare le masse.

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