Passato remoto, le avventure di Sabreman!

1984 – E’ nell’anno delle olimpiadi di Los Angeles che iniziano le avventure di Sabreman, l’eroe creato dalla Ultimate Play the Game. Un po’ esploratore, un po’ mago esordisce con il titolo Sabre Wulf  ( Commodore 64,ZX Spectrum, BBC micro, Amstrad CPC) dove il giocatore si trova ad affrontare tutti i pericoli della giungla da regolare a colpi di machete fino al recupero dei quattro pezzi della mappa che consentono di arrivare al tesoro. Il gioco seppur abbastanza difficile ed in alcuni momenti frustrante ha il gran pregio di essere immediato da giocare ed apparentemente senza complicazioni di sorta, apparentemente perché più si va avanti nel gioco più è importante pianificare come esplorare la stanza successiva.

Passano pochi mesi ed ecco che vede la luce Underwurlde (ZX Spectrum, Commodore 64) con le meccaniche di gioco completamente stravolte e l’interessante novità rappresentata dal fatto che il nostro personaggio è invulnerabile. L’unico modo per ucciderlo è farlo precipitare per più di una schermata, inutile dirvi che il gioco è pieno zeppo di burroni e trappole. Il gioco si presenta diviso in sezioni, per passare alla successiva dobbiamo eliminare un guardiano che è vulnerabile soltanto ad un’arma che è dispersa nei meandri del gioco e cambia posizione ogni partita tra quelle possibili per la logica del gioco, proprio come i pezzi della mappa del titolo precedente, questo escamotage si ripeterà anche nei capitoli a venire

A novembre, sempre del medesimo anno, esce anche Knight Lore (ZX Spectrum, BBC Micro, Amstrad CPC, MSX, Famicom Disk System) dove la schermata di gioco strettamente 2D scompare a favore di un isometrico fluido ed intuitivo. La richiesta di rinnovamento di una tipologia di gioco che rischiava presto di stancare fu davvero colta in pieno, infatti il personaggio si trasforma in un lupo mannaro durante la notte per poi tornare umano al mattino, il ciclo lunare e solare è rappresentato in basso a destra dell’interfaccia. La grafica questa volta è monocromatica per evitare Attribute clash , gli artefatti visivi dovuti alle limitate capacità di alcune schede grafiche dei Computer dell’epoca. Stranamente fu scelto di non farne un porting per il Commodore 64, il perché, nonostante le ricerche, mi è rimasto ignoto.

Devono passare ben due anni per vedere il quarto ed ultimo episodio della saga: Pentagram (MSX, ZX Spectrum). Uscito su di un numero limitato di piattaforme eredita la grafica ma non la struttura dei comandi che questa volta è decisamente il punto sfavorevole del gioco, tanto che CVG lo valutò 5/10 contro i 9/10 del suo predecessore. A favore invece c’è uno storyline più ricco  pieno di riferimenti esoterici, un maggior numero di nemici ed una complessità d’azione maggiore.

Come in ogni storia se mancasse un mistero non staremmo probabilmente qui a raccontarla. Si tratta di Mire Mare , ultimo capitolo mai rilasciato. Su questo titolo, di cui era stata diffusa perfino la cover art, si sono fatte le ipotesi più svariate e fantasiose. Di fatto sappiamo che alla fine degli anni ’90 i dirigenti della Rare, software house in cui la Ultimate si era praticamente trasformata, affermarono che questo ultimo titolo avrebbe riproposto le meccaniche del primo in una sorta di ritorno alle origini dopo aver sperimentato di tutto. Per la Cronaca Saberman appare anche nel magnifico Gunfright del 1985, nel quale il nostro eroe si ritrova in un “far west” oscuro e misterioso, una atmosfera che solo le macchine ad 8 bit sono state in grado di dare.