Seto Taishō vs. Yōkai – Recensione

Non capita spesso di  recensire un titolo per ZX Spectrum ma ogni volta che capita un titolo di vera retro programmazione le emozioni sono sempre uniche… Soprattutto, poi,  se dietro il codice c’è la “One man Army” Alessandro Grussu già autore di Spectrumpedia un saggio tematico immenso e davvero esauriente sulla storia della macchina creata da Sir Clive Sinclair. La grafica introduttiva è molto ben curata e ricorda le migliori produzioni della metà degli anni ’80, nel menù incontriamo subito il protagonista Seto Taishō uno Yōkai , demone giapponese, del tipo oggetto animato, è infatti composto interamente di stoviglie. All’occhio esperto si noterà anche una certa somiglianza con Cho Hakkai, il monaco maiale del racconto “Saiuki” tanto caro ai designer di estremo oriente.

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Gli sprite principali, come pure i fondali e gli elementi di scenario sono disegnati con estrema cura e animati con altrettanta efficacia!

Lo scopo del nostro eroe è quello di riscattare il proprio onore spedendo nel posto del non ritorno gli altri Yōkai, c’è da sottolineare che questi sono presi a larghe mani e con una cura invidiabile dalla mitologia giapponese e disegnati in maniera davvero accurata. Allo stesso modo le animazioni sono godibili e ben coordinate con il jingle di sottofondo che ci accompagna in maniera allegra tra i livelli a schermata fissa e nei quali il nostro compito è fare pulizia dei cattivi. Il nostro nemico principale è però il tempo, 99 secondi entro i quali dobbiamo fare piazza pulita, pena la morte istantanea.

Seto Taishō vs. Yōkai non è propriamente un gioco d’azione, se lo affrontiamo con baldanza dureremo davvero poco, i pattern stessi degli Yōkai non sono facilmente prevedibili per cui difficilmente riusciremo a superare un livello al primo colpo. Per fortuna avremo un po’ di aiuto dagli item che i mostri lasceranno cadere il “neko”, tipico gattino giapponese che agita la zampetta, ci darà una vita supplementare, l’orologio più tempo per completare il livello, se però prendiamo per sbaglio la maschera demoniaca dovremo ricominciare da capo ma senza che tutto il tempo perduto ci venga restituito.

I tre grandi livelli, ognuno composto di dodici schemi, ci terranno impegnati per un bel po’ di tempo, soprattutto perché alla fine di questi si trova un Boss veramente cattivo e che dovremo colpire parecchie volte prima di fargli alzare bandiera bianca. Avremo anche la possibilità di continuare, inizialmente una volta sola, i crediti aggiuntivi potranno essere recuperati invece completando i bonus. Una nota di merito va al manuale di istruzioni davvero ben fatto e commentato, i personaggi del gioco sono descritti in maniera dettagliata con il loro riferimento mitologico quasi alla maniera Nintendo degli anni d’oro. Per scoprire qualcosa di più su Seto Taishō vs. Yōkai Alessandro Grussu vi invitiamo a visitare questo link

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Il codice del gioco è un vero e proprio omaggio agli Action-Puzzle dei tempi d’oro: quelli dai pattern assai elaborati e la difficoltà decisamente aggressiva!