Dai tempi di Space Invaders fino al tramonto degli anni ’90 ogni, il sogno più ardito di ogni videogiocatore è stato pressoché lo stesso, vale a dire quello di mettere le mani su un titolo di sfera home che sapesse rendere adeguata giustizia all’originale da sala. Inseguito spesso con dedizione commovente, il porting che potesse fregiarsi dell’appellativo di Arcade Perfect non era tuttavia merce comune: annali alla mano si può anzi affermare che dette gemme fossero tanto rare da vantare connotati di assoluta eccezionalità. Dopo aver passato in rassegna centinaia di possibili candidati a figurare in una ipotetica Top 10 delle migliori conversioni da coin-op della storia siamo riusciti infine a stilare questa succosa classifica!
# 10
RIDGE RACER 1995 PLAYSTATION
Tra le innumerevoli qualità che hanno fatto della prima, indimenticabile Playstation uno dei sistemi più rilevanti della storia dei videogame vi fu senz’altro quella di garantire porting da sala straordinariamente simili alle rispettive versioni originali: non a caso, alcuni fanno riferimento proprio alla 32Bit grigia come la console che azzerò lo storico divario tra titoli a gettoni e controparti casalinghe.
VERSIONE ARCADE
Catalogo alla mano dovremmo citare almeno una decina di produzioni esemplari, come ad esempio Tekken 2, Soul Edge e Tekken 3. Dovendo in ogni caso individuare un testimonial che possa valere per tutti, la scelta non può in ogni caso che ricadere sul leggendario porting di Ridge Racer che, in qualità di titolo di debutto, ebbe il merito di dimostrare subito al mondo di che pasta era fatta la macchina Sony.
# 9
WONDER BOY IN MONSTER LAND 1988 SEGA MASTER SYSTEM
Il Sega Master System non sarà certo stato il sistema più venduto o – ahinoi – amato della 8Bit Console Generation, ma quando si parlava di porting da sala giochi era senz’altro capace di far mangiare amara polvere anche ai suoi rivali più blasonati.
VERSIONE ARCADE
Tra le riuscitissime conversioni approdate su questa piattaforma durante la seconda metà degli anni ’80 quella relativa a Wonder Boy in Monsterland rimane una delle più apprezzate in assoluto. Per molti cultori del coin-op originale la qualità di questa trasposizione superò persino le performance profuse da sistemi più equipaggiati come Amiga 500 ed Atari ST.
VERSIONE SEGA MASTER SYSTEM
# 8
SILKWORM 1989 AMIGA 500
La particolare architettura dei Personal Computer ha sempre rappresentato un odioso ostacolo alla riuscita delle conversioni da sala. Ciò nonostante, l’Amiga 500 riuscì a distinguersi per l’assoluta qualità di alcune produzioni, molte delle quali legate alla sfera dei “bullet hell” shooter.
VERSIONE ARCADE
Superando sul filo di lana molti altri esponenti di categoria, il porting di Silkworm rimane comunque l’acuto più sonoro mai lanciato in tal senso dalla macchina Commodore. Non a caso, la prima volta che la stampa internazionale usò il termine Arcade Perfect per definire una conversione destinata alla sfera personal fu proprio in relazione al prodigio firmato Tecmo.
VERSIONE AMIGA 500
# 7
SHINOBI 1989 TURBOGRAFX 16
Passato purtroppo inosservato in gran parte dell’occidente il gagliardo Turbografx-16, altrimenti noto ai più col nome di PC Engine, era un vero e proprio rullo compressore di conversioni ad altissima performance.
VERSIONE ARCADE
Per avere una vaga idea della qualità di questa macchina occorrerebbe probabilmente stilare una chart a parte (e non è detto che non lo faremo! NdR) ma nel frattempo basterà rievocare i fasti del porting di Shinobi: una vera dichiarazione di onnipotenza che riusciva a dare del tu al coin-op originale, senza dare neanche l’impressione che l’hardware fosse stato messo chissà quanto alla prova!
# 6
RAINBOW ISLANDS 1990 AMIGA
Tra gli innumerevoli pregi dell’Amiga 500 figurava anche quello di reggere con una certa disinvoltura il confronto con le console anche sul terreno dei platform, dove queste ultime la facevano sostanzialmente da padrone. A supporto di questa tesi vale la pena sottolineare l’incredibile feeling vigente tra il Personal targato Commodore e i grandi classici a tema firmati da Taito.
VERSIONE ARCADE
Se con The New Zealand Story (1989) e Toki (1991) il pubblico ebbe infatti occasione di innalzare sonore grida di giubilo, la conversione di Rainbow Islands sfociò nella mistica vera e propria… E non ci riferiamo soltanto alla resa grafica. Oltre a ricordare fin troppo da vicino la briosa estetica dell’originale, il gioco presentava il medesimo, irresistibile gameplay!
VERSIONE AMIGA 500
# 5
CONTRA 1988 NES
Forse perché oscurate da un catalogo zeppo di straordinarie esclusive, le performance registrate dal NES in fatto di conversioni da sala non hanno probabilmente goduto di un’attenzione adeguata da parte degli storici. In barba ad ogni evidente limitazione tecnica la 8Bit targata Nintendo si sarebbe invece distinta per una lunga serie di conversioni degne della massima attenzione.
VERSIONE ARCADE
Il porting relativo al grande Contra di Konami resta a tutt’oggi una delle più rimarchevoli e non soltanto in virtù di un comparto grafico degno di rivaleggiare con la controparte a gettoni. Ancor più che in estetica, il Contra del NES riusciva ad emulare il suo fratellone anche in ambito gameplay, reggendo alla grande i ritmi di gioco che avevano consentito a quest’ultimo di diventare uno degli shooter più amati di tutti i tempi!
VERSIONE NES
# 4
ZAXXON 1982 COLECOVISION
Quando le rivoluzionarie isometrie prospettiche di Zaxxon irruppero in sala giochi furono in molti a ritenere un eventuale porting home praticamente impossibile. A giudicare dalle imbarazzanti conversioni pubblicate su sistemi all’epoca in voga come Intellivision e Atari 2600 gli scettici parvero avere in effetti ragione, ma anche i più arcigni profeti di sventura dovettero tuttavia ricredersi una volta messe le mani sulla rispettiva edizione ColecoVision.
VERSIONE ARCADE
Sfoderando una prestazione da antologia, la prodigiosa console della Coleco riuscì difatti a catturare l’intima essenza del celeberrimo space shooter targato Sega chiudendo il cerchio intorno ad un’impresa che, visto il divario tecnico vigente tra l’hardware in questione e l’arcade board originale, entrò di diritto nella storia dei videogame.
VERSIONE COLECOVISION
# 3
SUPER GHOULS ‘N GHOSTS 1991 SNES / GHOULS N’ GHOSTS 1989 MEGA DRIVE
Tra le prime hit a vedere la luce sul leggendario SNES, Super Ghouls ‘N Ghosts parve mettere subito in chiaro che qualsiasi console determinata a conquistare la scena 16Bit avrebbe dovuto vedersela con la nuova macchina Nintendo. Ad eccezione di qualche occasionale calo di framerate, si può infatti attribuire a questa versione del classico connotati da titolo a gettoni.
VERSIONE ARCADE
Alcuni non mancheranno di sottolineare che Super Ghouls ‘N Ghosts apparisse più come una rilettura-sequel dell’originale , eppure, al secolo questo progetto viene identificato come un ideale porting, uno di quelli che riprendevano un tema di successo per migliorarlo sotto ogni profilo: come accaduto in precedenza su NES per altri titoli di lusso come Ninja Gaiden o Bionic Commando, in passato non era d’altronde raro che il format originale dei giochi venisse ritoccato per adattarsi meglio alle caratteristiche del sistema ospitante. Per dovere di cronaca, chiunque fosse stato alla ricerca di una versione più fedele all’originale da sala avrebbe potuto trovare un validissimo porting nell’edizione Mega Drive di Ghouls ‘N Ghosts rilasciata 2 anni prima.
VERSIONE SNES
VERSIONE MEGA DRIVE
# 2
GOLDEN AXE 1989 MEGA DRIVE
Da Strider ad Alien Storm per giungere ad Altered Beast a molti altri classici del catalogo Arcade della Sega, il Mega Drive si distinse puntualmente come uno delle console più affidabili in fatto di porting da sala. L’impresa più memorabile rimane in ogni caso legata alla conversione di Golden Axe, un titolo tanto amato quanto imponente cui pochi altri sistemi sarebbero riusciti a rendere adeguata giustizia.
VERSIONE ARCADE
A conferma del fatto che il buon esito dell’esperimento non fosse certo frutto del caso, la fiammante 16Bit Sega avrebbe inoltre bissato e quindi triplicato l’impresa in occasione dei due successivi capitoli della saga di Axe Battler & Soci, trasformando questo brand in uno dei propri cavalli di battaglia.
VERSIONE MEGA DRIVE
# 1
STREET FIGHTER II 1992 SNES
Quasi tutti i titoli citati finora avrebbero a modo loro meritato di salire sul gradino più alto del podio di questa chart… Parlando di conversioni che hanno fatto storia non si può tuttavia prescindere dal miracolo per antonomasia e cioè lo storico porting SNES di Sua Maestà Street Fighter II.
VERSIONE ARCADE
Sfoderando una prestazione tanto esaltante da spedirlo immediatamente in cima alla catena alimentare dei sistemi da gioco dei primi anni ’90, lo SNES riuscì difatti a trasportare il titolo che aveva stregato milioni di arcade gamer in tutto il mondo nei rispettivi salotti di casa, sacrificando solo qualche trascurabile dettaglio dei fondali. Si dirà a questo punto che la successiva conversione di Super Street Fighter II Turbo e le trasposizioni degli eredi che lo seguirono avrebbero raggiunto la soglia dell’Arcade Perfect ed è senz’altro innegabile: ciò nonostante, il fascino della prima impresa rimane ineguagliabile, anche e soprattutto perché all’epoca nessuno mai avrebbe osato ipotizzare un tale exploit.
VERSIONE SNES