Low Blow: la nobile arte del colpire sotto la cintura!

1990 – Per circa due secoli di boxe, colpire l’avversario sotto la cintura significava infangare lo spirito stesso della contesa. Accecati dalla brama di regalare agli appassionati un boxing game diverso dagli altri, Robert C. Clardy e Mark Madland scelsero tuttavia di violare la suddetta tradizione, battezzando con Low Blow un nuovo, distorto modo di prendersi a cazzotti.

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Il nostro caro alter ego, Frankie, si libera del baffuto Sullivan con un micidiale colpo basso, lasciando quest’ultimo in posa plastica ad attendere il conteggio dell’arbitro!

In qualità  di monumento animato all’evirazione, il titolo Synergistic si presentava al suo pubblico in grande stile, piazzando in copertina un atleta devastato da un gancio alle parti basse: il resto, l’avrebbe quindi aggiunto un modulo di gioco altrettanto estremo, reo di riconoscere nell’affondo agli zebedei l’unico sistema per spedire l’avversario al tappeto.

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Presentazione in stile televisivo, pittoresca giuria a bordo ring e giornalisti pronti a snocciolare statistiche: considerate le premesse l’impianto contestuale montato dai ragazzi della Synergistic intorno al gameplay di Low Blow era davvero stupefacente!

Per quanto detta soluzione potesse rivelarsi divertente, il piattume di un gameplay fin troppo indulgente di fronte alla reiterazione del reato, sarebbe presto divenuto un ostacolo insormontabile anche per il più ottuso degli utenti,  finendo così per compromettere il buon lavoro svolto da Steven Chin e Johnatan Sposato ai tool grafici.

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Onde affinare le nostre tecniche antisportive avremmo potuto spendere prezioso tempo in palestra, allenandoci col nostro povero sparring partner…

Non paghi di aver modellato con notevole cura gli sprite dei contendenti e l’arena ospitante gli incontri, entrambi avevano difatti arricchito l’opera introducendo svariate immagini contestuali legate al dipanarsi di una sgangherata main story.

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L’impresa è compiuta! I giornali celebrano la vittoria del nostro Frankie, con curiosi approfondimenti riguardo la natura non esattamente corretta dei combattimenti!

Quello che, con un pizzico di ambizione in più avrebbe potuto trasformarsi in un’alternativa realmente valida alle classiche produzioni di genere, rimase così una semplice goliardata  da mostrare agli amici appena prima di dedicarsi a titoli di maggior spessore.

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Electronic Arts avrebbe rilasciato Low Blow in sola versione PC, lasciando inspiegabilmente a secco tutti i possessori di console, i quali avrebbero magari apprezzato una weirdo-proposta così affascinante!

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Ed ora saliamo allegramente sul quadrato a farci pestare per benino!