Driveclub non è il primo titolo che ha avuto gravi problemi di tenuta dei server al lancio, e sicuramente non sarà l’ultimo. Se guardo al recente passato, per dire, mi vengono in mente gli esempi di Diablo III e SimCity, due videogiochi che si sono ritrovati da un giorno all’altro a dover recuperare la fiducia degli utenti in conseguenza di altrettanti, pessimi lanci, anche per via del famigerato “always online” a pendere come spada di Damocle su tutti coloro che avevano speso bei soldi per acquistare un prodotto non fruibile. Nel caso del titolo di corse di Evolution Studios – a mio avviso – la situazione è decisamente più grave, perché se da un lato è comunque possibile correre nel Tour senza essere connessi ai server, dall’altro è indubbio come la vera essenza di Driveclub stia nelle sfide asincrone e dirette tra utenti e tra club, con la complicità di un modello di guida arcade e al contempo assai tecnico… roba che non si vedeva dai tempi di Project Gotham Racing. O meglio, ciò è indubbio per chi ha lavorato per davvero su Driveclub, visto che alla scadenza dell’embargo sulla pubblicazione delle recensioni ho personalmente visto pochissimi siti – tra italiani e internazionali – che avevano dedicato sufficiente tempo al gioco e, in particolare, all’aspetto competitivo (surprise… la possibilità di lurking offerta da Driveclub è un’arma a doppio taglio per i furbetti!). Insomma… chi lo ha comprato si sta trovando per ora nel piatto un prodotto insipido, col rischio che il palato si assuefaccia e non riesca poi più ad apprezzare la vera pietanza, quando sarà finalmente servita per intero.
La quintessenza della figura barbina raggiunge l’apoteosi con il continuo spostamento della versione gratuita per gli utenti Plus, evidentemente rimandata per evitare di saturare ulteriormente i server, già ora allo stremo delle forze. In condizioni normali, come in buona parte delle ore spese dal sottoscritto durante la situazione “protetta” pre-lancio, Driveclub è un titolo magnifico e straconfermo il giudizio espresso in sede di recensione; al momento, tuttavia, è solo una cartuccia sparata male.
Detto questo, mi fa strano trovarmi a una settimana dal lancio del gioco nell’osservare il mio shitstorm-detector non accendersi di color rosso fuoco. Se Driveclub fosse stato pubblicato da EA o da Ubisoft ci saremmo trovati con la gente coi forconi in mano; e invece si tratta “solo” di un titolo di Sony, una casa che ha avuto il grande merito – negli ultimi tempi – di farsi accogliere con benevolenza da tutta la community di videogiocatori, grazie a un’ottima console e a scelte di marketing azzeccate. È forse per questo motivo che, in un periodo storico come quello che stiamo vivendo, viene più facile perdonargli inciampi anche gravi.
[quotedx]L’unico, vero problema di Driveclub è non essersi preparato a ciò che voleva essere[/quotedx]Con questo non voglio dire che i forum non siano popolati da utenti che si lamentano di questa situazione incresciosa, ma solo che noto una difformità nel modo di porsi, per lo più dipendente dal publisher interessato. E questo senza contare le frecce che vedo scoccate contro inutili sagome di cartone, anziché contro il vero obiettivo. Leggo tanti commenti di gente che sputa sentenze su Driveclub senza averlo mai provato (anche quelli che lo hanno acquistato, per i motivi detti poc’anzi, non hanno in mano tutti gli elementi per poter giudicare cose diverse dal modello di guida e poco altro), ironizzando ad esempio sul fatto che si tratti di un mancato “Forza-Killer”, quando con Forza Horizon 2 ha in comune solo il fatto di metterci alla conduzione di un oggetto che poggia con quattro ruote sull’asfalto. E poi non c’è la traiettoria ideale. E poi non è un open world. E poi non è simulativo. E poi non posso nemmeno scaricare la versione Plus per provarlo (occhio, amico lettore… capisco il rammarico, ma non hai ancora tirato fuori un euro, al contrario di chi ha già speso i 60 necessari per portarsi a casa il gioco completo).
Eh no, cari miei. L’unico, vero problema di Driveclub è non essersi preparato a ciò che voleva essere, come una sposa che il giorno del matrimonio ha un abito troppo stretto perché, per scaramanzia, non l’ha provato prima. Sarebbero servite almeno un paio di sessioni corpose di open beta, così che Evolution Studios e Sony avessero potuto capire a cosa stavano andando incontro, e agire di conseguenza, persino spostando ulteriormente in là la data di uscita. Activision, con Destiny, è stata esemplare in questo senso, anche se non ha evitato qualche problema di troppo nel netcode del Crogiolo.
Visto che sto sforando coi caratteri che mi ero prefissato di non superare, per i più pigri chiudo con un piccolo riassuntino per punti: A) Driveclub sarà un giocone, quando tutto funzionerà come deve; B) per giudicare bisogna avere in mano gli elementi; C) non dovrebbero esistere shitstorm di Serie A e Serie B; D) Sony ed Evolution Studios hanno toppato nella gestione di tutta la faccenda… chi glie lo dice?