Pokémon: Let’s Go Provato, la nuova epopea si mostra alla Milan Games Week

Pokémon Let's Go Pikachu Eevee

Una saga che affonda le radici nella storia del videogioco moderno e travalica le generazioni fino a diventare uno dei brand più riconosciuti di tutta l’industria dei videogiochi. Questa è l’immagine che negli anni Game Freak e Nintendo sono riusciti a cucire attorno a Pokémon e a tutta l’infinita sequela di titoli che hanno segnato il suo successo. Successo che dopo anni di predominio su console portatile, e qualche deviazione su dispositivi mobile, tornano su console portatile o meglio arrivano sulla piattaforma ibrida di Nintendo Switch grazie alla doppia versione Pokémon: Let’s Go, Pikachu! e Pokémon: Let’s Go, Eevee!. Abbiamo avuto modo di provare il gioco durante la Milan Games Week 2018 a una delle tante postazioni offerte al pubblico della fiera.

Pokémon Let's Go Pikachu Eevee

La demo di dieci minuti messa a disposizione ci ha permesso di affrontare una piccola porzione di bosco di questa nuova versione della regione di Kanto, storica ambientazione dei primi capitoli della serie, per l’occasione tirata a lucido e realizzata completamente in 3D così come tutto il resto del gioco. E appare già subito la prima piccola grande rivoluzione apportata da Pokémon: Let’s Go. La realizzazione grafica mostra visibilmente un boost per adattarsi all’alta definizione dello schermo di Switch e pare riesca a dare volume e consistenza sia gli scenari che ai personaggi, che ai Pokémon che per la prima volta sono visibili durante le fasi di esplorazione del personaggio.

Si tratta di una prima prova, ma abbiamo provato una fanciullesca sensazione magica nel vedere gli animaletti tascabili vivi e pulsanti attorno al nostro avatar. Da giocatori un po’ più navigati ci è parso quasi di vedere realizzati alcuni dei nostri sogni d’infanzia. Nonostante questo rinnovo visibile l’impronta classica delle mappe sembra essere rimasta intatta con i suoi percorsi, le zone di erba alta e gli allenatori che ti attendono a ogni angolo. Tutto è colorato e vivace con rassicuranti tonalità pastello per una resa visiva che potrebbe farsi davvero apprezzare nel prodotto finale.

Pokémon Let's Go Pikachu Eevee

Ma se lo sfondo di questa produzione Game Freak richiama alla nostalgia, il cuore del gioco, il gameplay, lascia pochi dubbi su quale sia la sua fonte d’ispirazione. Come suggerito dal titolo, le meccaniche di gioco sembrano ispirate se non addirittura derivate completamente da Pokémon GO. La cattura dei mostriciattoli, l’utilizzo delle Sfere Poké tramite il giroscopio, il non aver bisogno di fiaccarli per catturarli: tutte queste caratteristiche paiono fare chiaro riferimento alla desueta declinazione mobile di Pokémon. Queste scelte potrebbero essere un colpo al cuore per i fan storici forse, ma potrebbero essere apprezzate dai nuovi utenti che conoscono la serie proprio tramite questa applicazione per smartphone. I combattimenti con gli allenatori sono rimasti a turni in stile classico con le mosse da selezionare così come sostanzialmente invariata e apparsa la progressione di livello dei mostriciattoli anche se perfino qui c’è la percezione che qualcosa possa aver ricevuto qualche sensibile modifica soprattutto tenendo conto di tutte le complesse meccaniche di evoluzione che ha reso Pokémon una serie adatta anche al competitivo.

Le modifiche al gameplay paiono quindi alterare anche la natura stessa che ha sempre contraddistinto la serie facendo sembrare Pokémon: Let’s Go, Pikachu! e Pokémon: Let’s Go, Eevee! un RPG a turni ibrido che vira in alcune meccaniche verso il party game. Ma è ancora presto per valutare quale delle due anime prevalga. Un piccolo appunto speciale lo merita l’accessorio/controller Poké Ball Plus: piccola nella mano dei giocatori adulti ma con la giusta dimensione per quella dei più piccoli, ma con pochi comandi con i quali pare davvero facile controllare tutta l’azione di gioco grazie anche ai sensori di movimento. Un accessorio extra che non pare indispensabile, ma sembra altresì divertente da usare.

Sono pochi dieci minuti per quantificare la portata di un gioco come Pokémon: Let’s Go, Pikachu! e Pokémon: Let’s Go, Eevee!, poiché ci sono ancora tanti aspetti storici che di cui non si può parlare. La sensazione iniziale è che sia un’esperienza unica nel suo genere che cerca di creare un punto di contatto tra il vecchio stile Pokémon e le nuove tendenze del mercato videoludico. Potrebbe essere questo titolo, in attesa del prossimo già promesso per il 2019, a creare un ponte virtuale che unisca i fan della serie vecchi e nuovi e li conduca verso la nuova via Vittoria di Pokémon, verso il futuro.

Dalla sua Mansion nel Sannio ha attraversato l'universo senza Tuta Phazon, visitando regni brulicanti di Koopa con l'aiuto di Pietre Sheikah. Ma il suo desiderio è una casetta sulla colonia 9 di Bionis e un mech parcheggiato in giardino. Cinema, borad game e birra artigianale le altre sue passioni. Ogni volta che esce un nuovo Zelda esclama: "Avverto un tremito nella forza."