La terza edizione di Gamerome, trascorsa dal 21 al 23 novembre nel cuore di Centro Congressi Auditorium Aurelia, è giunta alla sua fine. E con il ritorno a casa di alcuni dei nomi più acclamati nella games industry, si è anche passati all’analisi di quello che è stato l’evento, con un articolo del blog di Gamerome che ha valutato gli speaker presenti, i giochi mostrati, i premi e altro ancora.
Innanzitutto, l’organizzazione di Gamerome si è detta soddisfatta di quel che è stato il feedback ricevuto dagli stessi partecipanti, invitati inclusi, trasformando la developer conference di Roma in un punto di riferimento per moltissimi sviluppatori europei, promuovendo inoltre un legame tra aziende locali e globali.
Parlando invece di numeri, Gamerome si è trovata a ospitare oltre 42 speaker da un numero esteso di compagnie; da Nintendo a Quantic Dream, passando per Epic Games, Square Enix, King, Intel, Techland, MixedBag e tanti altri ancora. Nei loro discorsi, le figure che hanno riempito l’Auditorium Aurelia hanno raccontato tutte le loro storie, tra aneddoti personali e consigli lavorativi, indicando ai giovani sviluppatori le strade migliori per proseguire nella games industry. Parlando proprio dei content creator, di chi determinati giochi li sta realizzando, Gamerome ha anche ospitato 28 titoli provenienti da paesi quali la stessa Italia, la Francia, il Giappone e la Polonia, arricchendo la sala con una miriade di esperienze alla portata dei visitatori. Le sale di Gamerome, piccole e al contempo intime, hanno dato modo a tutti di incontrare i loro idoli, tra David Cage e Tomonobu Itagaki, formando un perenne stato di comunicazione tra i partecipanti, che si potevano poi spostare nel sistema del Pitch and Match, dove gli stessi studio potevano organizzarsi per incontrare i grandi nomi dell’industria, tra cui Nintendo e Bandai Namco.
Nelle premiazioni, il Gamerome si è invece diviso in tre riconoscenze diverse: lo Showcase Award, assegnato a Jollypunch Games (Fly Punch Boom!), Dusk Developers (Dusk) e ISART Digital (Babystorm), il Nordic Game Discovery, assegnato sempre a Dusk Developers, e il Casual Connect Indieprize, che è invece stato consegnato a Jollypunch Games. David Cage, grande autore di opere quali Fahrenheit, Heavy Rain e il recente Detroit: Become Human, è invece entrato nella Hall of Fame di Gamerome in una cerimonia che ha coinvolto anche Itagaki, già membro della stessa Hall of Fame, che ha consegnato il premio al CEO di Quantic Dream in un incontro speciale tra Occidente e Oriente. Infine, Marie-Claire Isaaman, CEO di Women in Games, ha ricevuto lo Special Award di Gamerome per i risultati ottenuti nel campo della diversità e dell’inclusione nell’industria.
Gamerome si chiude qui, con la promessa che l’organizzazione si impegnerà nei mesi a venire per limare e perfezionare in linea generale l’evento. Allo stesso modo, ringraziando gli sponsor coinvolti, l’articolo ha anche svelato che a breve verranno fissate le date della prossima edizione. In attesa di queste informazioni, ancora da rivelare, vi lasciamo al post conclusivo di Gamerome 2018.
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