Pagan Online, il provato prima della recensione

Pagan Online

Pagan Online | Negli ultimi anni sono stati pubblicati un numero imprecisato di cloni alla Diablo 3, probabilmente l’Hack and slash più famoso al mondo. Inutile sottolineare che alla resa dei conti solo alcuni di loro si sono rivelati davvero convincenti, e un numero ancora minore è riuscito a rimanere nei cuori dei giocatori. La scommessa di Mad Head Games e di Wargaming (sì, quelli dei carri armati e degli aerei) è più rischiosa che mai. Perché Pagan Oline sembra davvero tanto Diablo 3, ed è chiaro che non possa non prendere ispirazione dalla diabolica creatura di Blizzard. Noi però abbiamo avuto la possibilità di trascorrere diverse ore con Pagan Online e, con le dovute riserve, ci siamo fatti un’idea più che positiva. Ve la raccontiamo nel nostro provato.

Pagan Oline: La fine degli dèi

Il mondo di Pagan Online è stato per secoli protetto dalle divinità slave, incarnazioni (o aspetti) della Vita, della Morte, della Forza e delle principali forze dell’equilibrio universale; ora sono scomparsi, e nessuno sa perché. Venendo a mancare l’unico elemento di equilibrio nel creato, è subito cominciata una guerra sanguinosa tra i non morti e le creature più pacifiche: la stessa che potrebbe portare il mondo al tracollo. Dove sono finiti gli dèi? È possibile riportarli indietro: gli otto atti della campagna principale di Pagaon Online sostengono di sì. Ecco allora che un brevissimo menù di selezione iniziale ci ha permesso di scegliere il nostro personaggio di gioco, in un roster molto contenuto di tre eroi, e di scendere in battaglia; chiaramente non abbiamo avuto accesso all’intera modalità storia di Pagan Online, dato che il titolo è ancora working progress e presto verrà rilasciato. A detta degli sviluppatori, comunque, la versione finale del gioco includerà almeno 50 ore di campagna principale, cui poi andranno ad aggiungersi tutte le ore necessarie per trovare oggetti di gioco rari/interessanti e la componente multiplayer online. Gli eroi iniziali proposti cercavano di offrire una buona varietà di stili di gioco differenti: un barbaro omaccione per menare le mani contro orde di nemici, un nano più equilibrato e resistente (il tank della situazione) e Anya, una specie di negromante infuocata lancia-incantesimi che ricorda davvero tanto la Furia di Darksiders 3. Chiaramente abbiamo scelto il personaggio carismatico dei tre, o almeno quello che a nostro parere si è rivelato tale: Anya. Non ci siamo pentiti neppure per un secondo.

Pagan Online

Gli eroi del gioco

Le missioni che abbiamo giocato erano tutte focalizzate sul primo atto della campagna principale di Pagan Online, a metà strada tra il tutorial e l’avventura vera e propria: ci siamo inoltrati nelle fredde terre nordiche alla ricerca di una delle prime divinità scomparse, mentre nel frattempo facevamo strage di demoni (centinaia e centinaia di demoni) e salvavamo popolazioni locali e roccaforti, anche interagendo con carismatici NPC (personaggi non giocanti). Caratterizzazione dei personaggi principali, narrazione e doppiaggio in lingua inglese sembrano tutti aspetti più che validi della produzione, premettendo ovviamente che i contenuti in sé della trama sono pur sempre derivativi; ma questo aspetto andrà debitamente valutato ad opera conclusa. La prova di Pagan Online aveva lo scopo, semmai, di mostrare l’enorme potenziale del gioco, di quello che verrà a tutti gli effetti proposto come AA (per distinguerlo dai tripla A) a prezzo pieno. Niente free to play, niente microtransazioni: tutto e subito, per chi apprezzerà il titolo e vorrà dargli una possibilità. Nel panorama videoludico odierno, sempre più ancorato a scelte economiche rilevanti, anche questa appare come una scommessa ambiziosa.

Pagan Online: Gameplay

Abbiamo sottolineato come Pagan Online prenda le mosse dall’idea concettuale (e parzialmente anche pratica) di Diablo 3. Il gameplay, mouse e tastiera alla mano, conferma e smentisce questa affermazione. La prospettiva di gioco e l’inquadratura sono quelle dell’RPG isometrico che ben conosciamo, anche se la stile grafico è profondamente diverso, più vicino al cartoon macabro ma colorato. I comandi invece sono molto diversi, e avvicinano Pagan Online più a un twin stick shooter che ad un hack and slash: basti considerare che il personaggio principale non viene controllato con il mouse nei suoi spostamenti, ma tramite i comandi WASD della tastiera. Il mouse serve invece per raccogliere il drop dei nemici, interagire con i principali punti di interesse, avviare dialoghi, puntare sui nemici e fare fuoco, questo sì; i tasti destro e sinistro possono anche scagliare all’occorrenza alcuni degli attacchi secondari del proprio eroe, gli stessi legati anche a numerosi comandi della tastiera. Tutto questo è perfettamente modificabile (o “rimappabile”), a seconda del vostro possesso o meno di un mouse da gaming ad esempio. I personaggi di Pagan Online salgono di livello potenziandosi e apprendendo nuove abilità e magie: Anya era in grado inizialmente solo di scatenare una piccola sfera di energia negativa, ma poi ha cominciato a perfezionare le sue arti oscure, per esempio liberando pipistrelli neri in grado di colpire lungo una determinata scia tutti i nemici presenti (pur sempre un bel miglioramento). I livelli abbondano di mostri da massacrare, la maggior parte dei quali cade molto facilmente sotto i giusti colpi dei buoni: la meccanica ad ondate dà però le sue soddisfazioni con l’arrivo dei boss e dei mini-boss finali. Aggiungete inoltre che prima di ogni missione è possibile impostare il proprio livello di difficoltà preferito: la personalizzazione sembra essere uno dei punti a favore di Pagan Online.

pagan online

Graficamente assolutamente d’impatto

Molto interessante è anche la possibilità di sbloccare in un secondo momento i personaggi di gioco presenti che sono stati lasciati indietro: anzi, alcuni potranno essere sbloccati esclusivamente arrivati ad un certo punto dell’avventura. Per farlo occorreranno cristalli particolari, il cui ottenimento dovrebbe richiedere al massimo qualche ora di gioco; niente meccaniche pay to win o contenuti rilevanti venduti a parte, quindi. Tra i contenuti principali, comunque, la modalità storia rappresenterà l’offerta più rilevante, ma non l’unica: ci saranno anche sfide ad ondate particolari e missioni di assassinio, senza escludere la possibilità che qualcosa di nuovo salti fuori anche a ridosso della pubblicazione del titolo. Tra gli aspetti meno convincenti potremmo citare il drop casuale dei livelli affrontati, che potrebbe spingere ad un tedioso prova e riprova dello stesso punto per ore ed ore; anche la varietà complessiva di nemici e situazioni per il momento lascia qualche dubbio. Tutto troverà comunque una risposta non appena avremo a disposizione la versione completa di Pagan Online: per ora le nostre aspettative sono particolarmente ottimiste.

Pagan Online non nasce di certo come titolo originale, ma vanta un suo carisma e un equilibrio apparentemente molto valido di tutte le sue meccaniche di gioco; la direzione artistica e il comparto tecnico sono estremamente curati e ispirati, dunque le aspettative per la pubblicazione del gioco completo sono particolarmente elevate. Siamo quasi sicuri che non si tratterà dell’ennesimo clone di Diablo 3; resta da vedere se rappresenterà una valida alternativa, una di quelle in grado di catturare i giocatori e di crearsi una solida community attorno. Senza la quale, è bene ricordarlo, Pagan Online potrebbe sparire dalla circolazione sin troppo rapidamente.

La formazione del buon Simone, classe '93, avviene pad della prima PlayStation alla mano, a base di draghi viola, gemme e pecorelle fumanti (del resto è un vero abruzzese). Cresce a pane e Dylan Dog, mostrando fin da subito gravi problemi psicologici e mentali. Tra le altre cose ha ancora paura del buio, e probabilmente Stephen King lo approverebbe. Un paio di lauree in letteratura non gli hanno impedito di diventare uno dei massimi esperti del mondo Nintendo; compensa non riuscendo neppure ad accendere una Xbox. È attualmente ai domiciliari per abbandono dei cagnolini di Nintendogs e omocidio degli abitanti di AnimalCrossing.