David Cage non è del tutto convinto di PS5 e Xbox Scarlett: “non possono funzionare per come sono state presentate”

David Cage

Il CEO di Quantic Dream, David Cage, ha di recente concesso una lunga intervista ai microfoni di DualShockers, nella quale ha parlato a lungo della prossima generazione di console, in arrivo nella seconda metà del 2020 sia per Microsoft che, auspicabilmente, per Sony.

David Cage non è del tutto convinto delle prossime console

Xbox Scarlett e PlayStation 5 (nomi non definitivi) dovrebbero far segnare un grosso passo in avanti dal punto di vista tecnologico, grazie all’implementazione di CPU e GPU AMD di nuova generazione e pieno supporto al ray-tracing. Cage, però, non è del tutto convinto che un simile salto generazionale possa essere “rispettato” appieno, anche per via di tecnologie ancora un po’ troppo acerbe, che potrebbero generare qualche collo di bottiglia per i team di sviluppo.

Se la CPU delle prossime console permetterà un salto significativo anche rispetto a PlayStation 4 Pro e Xbox One X, le feature più pubblicizzate in questi mesi da Sony e Microsoft (ray-tracing e addirittura supporto all’8K) sembrano troppo belle per essere vere“Il modo in cui tutte queste caratteristiche si collegano tra loro non può funzionare nella prossima generazione”, sostiene il game designer francese, anche perché “se si migliora significativamente una componente, in questo caso la CPU, bisogna fare lo stesso con tutte le altre per evitare colli di bottiglia e sfruttare appieno l’hardware.”

“Potete avere contenuti in 8K solo se avete uno schermo adeguato, e in quel caso scordatevi il ray-tracing. Con contenuti in 8K, le dimensioni degli asset crescono significativamente, e anche il loro spazio in memoria. Ci sarà anche bisogno di caricare questi contenuti molto più in fretta, quindi anche gli SSD dovranno essere ultraveloci per far percepire un miglioramento generazionale.”

David Cage GameRome

Passare a risoluzioni più alte e aumentare sempre di più l’asticella piuttosto che pensare a ottimizzare al meglio possibile il livello attuale, secondo l’autore di Heavy Rain e Detroit: Become Human, può generare più problemi che soluzioni. “Pochissimi studi passeranno a contenuti in 8K, perché sviluppare roba del genere richiederà troppi compromessi sui prossimi hardware e spesso rischierebbe di minare la qualità complessiva dei giochi. Il ray-tracing, per esempio, sarà così dispendioso che probabilmente lo vedremo usare dalla gran parte dei videogiochi solamente in Full HD o al massimo in 4K checkerboard in qualche esclusiva.”

La conclusione finale, per Cage, è che “se è vero che nelle prossime console ci saranno grandi miglioramenti, potremmo non vedere tutto quel che ci è stato promesso per ancora molti anni. Senza contare che molti studi di medie dimensioni potrebbero trovarsi in difficoltà nel portare i loro giochi su PS5 e Scarlett, su cui – in particolare per la prima – ci sarà inizialmente spazio solo per i grandi franchise.”

Voi siete d’accordo con le parole di Cage? Alla prossima generazione, di cui si parla ormai da mesi, potrebbero servire console “intermedie” come PS4 Pro e One X per esprimere tutto il suo potenziale?

Nato nello scorso millennio con una console fra le mani e rimasto per molti anni confinato nel mondo distopico della Los Angeles del 2019, ha infine deciso di uscirne per divulgare al mondo intero le sue più grandi passioni: il videogioco in tutte le sue forme, il cinema (quello vero) e Dylan Dog.