Le Terrificanti Avventure di Sabrina Parte 3 Recensione | Per Netflix è una scommessa vincente quella de “Le Terrificanti Avventure di Sabrina”. La serie magica dalle tinte horror, nata da una costola di Riverdale, torna con un nuovo ciclo di episodi e non delude le aspettative. Sì, al netto dei pronostici, siamo di fronte alla stagione più matura delle imprese della strega devota al Signore Oscuro, ma dal cuore grande come una casa. La tematica teen resta, il target di riferimento è quello, ma si esplorano una vasta gamma di situazioni che permettono ai personaggi di muoversi in libertà, in una cornice narrativa in continuo movimento. E c’è proprio tutto in questa terza parte: il mistero, la magia, la comicità e il batticuore. Tutto condensato in un mix che esplode quasi subito, regalando però allo spettatore, 8 puntate da capogiro, per un lungo e intensissimo binge watching.
La trama della realizzazione
Ci sarebbe molto da dire su tutto quello che accade in questo nuovo ciclo di episodi, ma ovviamente non è nostra intenzione svelare i colpi di scena più importanti. Basta sapere però che ogni personaggio ha il suo spazio e nessuno resta escluso. Sabrina, ancora terribilmente legata a Nick, cerca in ogni modo di liberare il suo amato dalle grinfie di Lucifero, scendendo a patti con suo padre e la crudele quanto affabile Lilith. La Chiesa della Notte, invece è spaccata a metà. Senza una guida, spetta a Hilda e Zelda cercare di rimettere insieme i pezzi. E intanto Harvey si gode la sua relazione con Rosalind, esplorando nuovo limiti e Theo trova anche lui un nuovo interesse amoroso. Ma non c’è pace per i cittadini di Greendale, perché le scelte della protagonista, hanno portato a un grave sbilanciamento tra bene e male. E ora tutti si trovano indifesi nell’affrontare la minaccia dei Pagani.
Una storia coesa dal ritmo incalzante
Questa stagione ha sicuramente un pregio: non si perde in chiacchiere e in giri di parole. Parte al massimo, inanellando una vicenda che non lascia scampo, mixando diversi generi senza mai prendersi sul serio. 8 episodi sono più che sufficienti per pennellare una storia altamente coinvolgente da mozzare quasi il fiato. Non ci sono puntate filler e quindi, le nuove e sfavillanti avventure di Sabrina, intrecciano un colpo di scena dopo l’altro, conducendo per mano lo spettatore in un mondo tetro, buio e magico dove ogni cosa è possibile, e dove non perdona neanche la morte. Si compie un viaggio all’inferno tra i gironi più pericolosi, si esplorano gli abissi più tetri e oscuri dell’animo umano, e si regala spazio a leggende ultraterrene e a quel pizzico di sano misticismo religioso che non guasta di certo l’appetito.
E la protagonista affronta a testa alta ogni avversità, con uno spirito risoluto e indomito. Una stagione degli affetti per la giovane eroina, che, in più di un’occasione, si trova costretta a capire se deve abbracciare il suo destino da “stella del mattino”, oppure se vivere la sua vita da adolescente spensierata. Un binomio che si legge in ogni sfumatura, durante tutto l’arco della terza parte e che, inevitabilmente, conduce la maggior parte delle volte a compiere la scelta sbagliata.
Nuovi personaggi, nuovi villain, nuove emozioni
Una stagione davvero interessante che funziona anche e soprattutto per i nuovi ingressi. Se Harvey, Nick, Theo e Rosalind trovano la loro giusta collocazione, anche personaggi come Caliban hanno modo di emergere. Lui è un sexy quanto affabile Principe degli Inferi che risiede nell’ombra, covando rabbia e desiderio di vendetta. Capelli biondi, occhi azzurri e fisico prestante: darà filo da torcere alla dolce Sabrina. E sarà un villain che vive di luce propria, capace di trovare subito il suo spazio nella storia. Come il personaggio di Robin che entra come nuovo interesse amoroso di Theo, ma il suo ruolo si definisce solo verso la fine della stagione quando si comprende da che parte sceglie di gareggiare.
Le Terrificanti Avventure di Sabrina Parte 3 è una serie che convince, dove la precedente aveva peccato di presunzione. Diverte, appassiona e fa sorridere con gusto. Più azione e meno drammi adolescenziali, miscelando con dovizia una trama molto intrigante che riesce a tenere incollato lo spettatore allo schermo fino all’ultimo minuto.
