Qualche giorno addietro l’OMS (l’Organizzazione Mondiale della Sanità) è intervenuta per parlare di come i videogame siano un rimedio più che ottimo per combattere la pandemia del Coronavirus, lanciando addirittura l’iniziativa #PlayAPartToghether e invitando le persone a restare a casa e videogiocare. Si tratta di un passo indietro rispetto a quanto affermato in passato dalla stessa organizzazione, che più volte si è scagliata contro i videogiochi puntando contro i proprio dito immaginario e vedendoli come un qualcosa di negativo.
Adesso invece il pensiero dell’OMS è cambiato, ma c’è qualcuno che ha sempre sostenuto tesi in favore del videogioco, senza aspettare lo scatenarsi di un virus per prenderne le parti. Parliamo del professor Marco Accordi Rickards (Metalmark), insegnante di Teoria e critica delle opere multimediali e interattive all’Università degli Studi di Roma Tor Vergata e Critica videoludica a Link Campus University. Ecco perché Accordi Rickards è intervenuto durante un episodio del format YouTube “Lib(e)ri in una stanza” per commentare queste affermazione, che da sempre hanno fatto parte del suo pensiero.
Il videogioco non è solo socializzare, ma è una forma di insegnamento e non ha nulla di meno rispetto ad altre forme di intrattenimento (vedi il cinema), nonostante la sua storia sia più breve. Ciò che il professore però vuole ricordarci è che “il videogioco fa sempre bene”, non soltanto in queste situazioni di emergenza: faceva bene prima e farà bene anche dopo. Di seguito potete guardare l’intervento nella sua completezza.