Medal of Honor Above and Beyond Anteprima: la realtà virtuale targata Respawn

In questi giorni si sta tenendo uno degli eventi più importanti del mondo videoludico. Seppur in una forma completamente nuova, la gamescom ha voluto mantenere alti gli standard di una fiera del genere portando sul palco virtuale tanti titoli. Ad esser precisi, la prima giornata, l’Opening Night Live, ha portato una carrellata di opere, molte di queste già conosciute ai più. Tra questi, già confermato qualche giorno prima, abbiamo potuto assistere al nuovo titolo della Respawn Entertainment, studio di talento sotto EA e dietro saghe come quella di Titanfall e il cui capo è, ora come ora, il leggendario Vince Zampella. Per chi non lo conoscesse, è l’uomo dietro Call of Duty Modern Warfare, titolo il quale, senza troppi fronzoli e dubbi, risulta essere tra i migliori COD di sempre. Vince e il suo studio ci hanno dato dentro, riportando in auge un brand che non si faceva sentire davvero da tanto tempo. Medal of Honor Above and Beyond ci catapulta nuovamente nella Seconda Guerra Mondiale con occhi completamente nuovi, gli occhi della realtà virtuale.

Medal of Honor Above and Beyond: vecchio setting, nuovi occhi

Ebbene sì, il nuovo titolo della Respawn Entertainment ha fatto capolino alla gamescom 2020 con una novità piuttosto interessante. A priori, c’è da dire che il titolo era già stato fatto conoscere quasi un anno fa, scomparendo poi dalla scena fino a qualche giorno addietro. Il trailer con cui ci è stato presentato non lascia spazio ad alcun dubbio: Medal of Honor torna e lo fa col botto. Si sapeva fosse un titolo esclusivo VR (Oculus Rift, per la precisione) e le aspettative, per quanto buono sia lo studio dietro esso, non erano poi delle migliori. La tecnologia VR sta crescendo pian piano e, di tanto in tanto, si vede qualche buon progetto (basti guardare ad Half-Life Alyx, ma è anche vero che non c’è proprio uno studio indie dietro esso), a scapito però di tanti altri che avrebbero bisogno di più lavoro. Dovremmo imparare ad esser più fiduciosi nei confronti delle nuove tecnologie, per quanto si possa esser restii all’idea e che lo si voglia o no, la realtà virtuale sta mettendo piede sul mercato.

Il titolo targato Respawn Entertainment è l’esatto esempio (tra pochissimi altri, come quello citato sopra) di come uno sviluppatore capace possa suscitare l’interesse in un campo come quello degli FPS in VR, il quale ha bisogno di apparire molto bene ultimamente. Il genere FPS è sicuramente tra i più adatti ad una rappresentazione in realtà virtuale e il titolo di cui stiamo discutendo in questa anteprima lo fa capire chiaramente. Con il trailer che potete trovare in calce, possiamo capire che Respawn Entertainment ha dimostrato di non averci pensato due volte all’idea descritta qualche riga sopra, dando un nuovo livello di realismo ad uno dei setting tra i più usati nel mondo videoludico (per gli FPS e non).

Della trama ne parleremo a breve; ora preferirei soffermarmi quel che basta sulla qualità e sul possibile feeling generale che potremmo avere durante l’opera. Si respira l’aria di Medal of Honor, quella classica dei tempi di PS2. I nemici che vengono colpiti sono chiari, effetti particellari uniti al suono del proiettile che infrange la carne porta alla mente varie produzioni cinematografiche e, contemporaneamente, i vecchi tempi del brand. A parte qualche piccola sbavatura nelle ricariche o nelle interazioni minori, la precisione del VR è da brividi. Le armi sono salde alle mani del giocatore (c’è da vedere come risponderà il rinculo e la sensazione ad esso collegata) e, per di più, potremmo avere la possibilità di compiere qualche missione usando carri armati e velivoli, facendo divenire più ampie le possibilità e le esperienze offerte dalla realtà virtuale. Il tutto sembra molto omogeneo, preciso, ben fatto e senza scalfire troppo la resa visiva, che rimane piuttosto pulita e, da amante degli FPS e contemporaneamente incredulo ad oggi, della tecnologia VR, proverei questo titolo ad occhi chiusi.

Non solo realtà virtuale

Sin dai titoli ormai cult del brand, i giocatori sono stati abituati a storie di un certo spessore. Certo, il setting è ovviamente quello ed è già conosciuto, ma al suo interno sono molte le sfaccettature, le storie e gli atti da raccontare e l’opera sembra riprendere esattamente quegli stilemi. Il titolo sarà molto incentrato sulla trama, trama che va al di là della mera scena bellica e che riprende, come già detto sopra, da produzioni cinematografiche di un certo livello. Respawn Entertainment ha chiarito quale sarà, grosso modo, la trama che i giocatori affronteranno. Il gioco sarà composto da tre atti e vestiremo i panni di un agente delle OSS (Office of Strategic Services) che si unirà alla Resistenza Francese. Non finisce qui però, perché nel trailer, tale agente, prenderà parte ad eventi di estrema importanza, come il D-Day ad esempio, fino ad infiltrarsi oltre le linee nemiche.

Inoltre, non meno importante, Respawn Entertainment ha dichiarato che all’interno del titolo sarà disponibile una sorta di galleria storica, all’interno della quale sarà possibile ritrovare racconti unici dei veterani sopravvissuti al conflitto, portando loro rispetto facendo conoscere a più persone possibili gli orrori e, al contempo e soprattutto, gli atti eroici di coloro che hanno combattuto nella Seconda Guerra Mondiale. Al momento è anche confermato esserci un supporto al multiplayer ma lo studio di sviluppo non ha fornito troppi dettagli. Potrebbe essere qualunque cosa, visto il talento del team, ma se dovessi dire la mia, vedrei la possibilità di una campagna in cooperativa e forse, solo forse, qualcosa relativo ad un PvP. Per quanto non si abbiano molte informazioni a riguardo, ricordiamo che il titolo è previsto, scanso posticipi all’ultimo, nella sessione di vacanze dell’anno corrente. Non manca poi molto all’uscita dell’ultima fatica della Respawn Entertainment e la domanda ai più sorge ovviamente spontanea. Sicuramente non lasceranno i giocatori senza risposte, quindi aspettiamoci pure qualcosa nelle settimane a venire.

Medal of Honor Above and Beyond si presenta come un piccolo gioiello da inserire nell’albo delle produzioni meglio riuscite dell’anno nel settore VR. La trama sarà sicuramente consistente e, unita ad un gameplay che pare essere di prim’ordine, tra il feeling delle armi, la varietà di missioni, la possibilità di usare veicoli come carri armati e bombardieri, il gioco potrebbe davvero lasciare sbalorditi anche i più riluttanti. Ricordiamo che, dietro tale produzione, c’è un nome molto grosso ed Electronic Arts starà puntando davvero molto sulla Respawn Entertainment. Verso fine anno vedremo quanto scommetteranno i giocatori, una volta che avranno tra le mani l’ultima fatica di Vince Zampella e soci.

All'età di sei anni, Fabio ha potuto mettere le mani su quella che sarebbe diventata, in estremamente poco tempo, la sua passione più grande: il videogioco. Dalla prima Playstation, vagando tra le terre simil-burtoniane di MediEvil fino a Crash Bandicoot e Tombi arriva, nel suo percorso di videogiocatore, a farsi appassionare da una moltitudine di generi e a crescere con loro, facendoli diventare parte integrante della sua vita e riconoscendo nel videogame una nuova forma di pura arte, oltre che di intrattenimento. Da quel momento, i suoi interessi mettono radici anche altrove, arrivando alla Settima Arte e alla musica, il gioco di ruolo e la lettura e tutto ciò che permette di sentire e immaginare mondi che ci sembrano, o sono effettivamente, lontani dalle nostre realtà.