Remothered Broken Porcelain Provato: le prime paurose fasi all’Ashmann Inn

Remothered Broken Porcelain

Manca poco all’uscita di Remothered Broken Porcelain, capitolo di mezzo della trilogia creata da Chris Darril (Darril Arts), mente dietro l’opera e director dell’horror sviluppato dall’italiana Stormind Games e pubblicato da Modus Games, che sarà disponibile a partire dal 20 ottobre su PC, PlayStation 4, Xbox One e Nintendo Switch. Abbiamo avuto la possibilità di testare una versione di prova del gioco su PC, in un paio di ore di gameplay in cui si riesce a comprendere lo spirito già mostrato in Tormented Fathers e che ora, due anni dopo, torna in una nuova avventura fatta di paura e sostanze dagli effetti collaterali pericolosi.

Remothered: Broken Porcelain

Remothered Broken Porcelain: un nuovo incubo

Si, perché ancora una volta, è il misterioso Phenoxyl al centro del conflitto interno, e che avvolge, in questo capitolo, gli ospiti dell’Ashmann Inn. Le prime immagini che vedrete a schermo saranno infatti quelle di uno spot in stile anni ’50/’60 di questo farmaco. E per quanto sembri fuori contesto, fa il suo lavoro, per farvi poi entrare, di forza, in quello che sarà il contesto di gioco. Verrete quindi catapultati in questo mondo, che presto diventerà un incubo, della protagonista Jennifer, ragazza di quindici anni, espulsa da un collegio e che ora lavora in questo albergo come domestica. Solo che i rapporti con il proprietario dell’albergo non sembrano andare benissimo, e dopo un incidente, la ragazza viene portata a fare compiti e lavorare con persone che non vorrebbe, iniziando a delinearsi il suo spirito ribelle. Inizialmente, tutto sembrerebbe all’interno di un normale contesto, ma sappiamo ovviamente che non sarà così.

Spirito ribelle che viene marcato ancora di più quando viene mostrato lo scontro verbale tra lei e Lindsday “Lynn”, sedicenne e anche lei domestica che, come si è visto nel trailer Whisperers, è molto legata a Jennifer. Ma ora la situazione è in contrasto, e dopo una serie di insulti di Jen (ho molto apprezzato in questo senso la forza che emana la nuova protagonista) si salutano male, e da li inizia l’incubo per la protagonista, e quindi per il giocatore. Un foglietto sotto la porta, e alcuni atteggiamenti di Andrea, la domestica capo, portano a capire che c’è proprio qualcosa che non va benissimo all’interno di questo albergo italiano. Sì, perché seppur non ci siano riferimenti visivi evidenti che facciano capire dove si svolge la faccenda, questa è ambientata nel nostro paese. Che poi, non a caso, è lo stesso del catanese Chris Darril. Ma ovviamente, il resto dello storia lo scoprirete giocando.

Remothered: Broken Porcelain

Sotto il lato gameplay invece, per quello che abbiamo potuto testare, Remothered Broken Porcelain prova ad evolvere il sistema di gioco visto con Tormented Fathers, con un impianto base somigliante. Di base, il lavoro sarà sempre quello di girare per camere e corridoi, trovare oggetti per creare armi di difesa, attraverso un sistema di crafting semplice ed intuitivo. Potrete equipaggiare due armi, una per uscire dalle grinfie dei cattivi (come i coltelli), e l’altra per creare diversivi (radio, bottiglie e quant’altro). Poi, ovviamente, ogni volta che verrete visti dagli “Stalkers” la cosa migliore da fare sarà quella di fuggire il più lontano possibile, anche perché in questo capitolo sembrano più agguerriti che mai. Una novità arriva attraverso il sistema Moth Eye, che vi permetterà di “controllare” delle falene e vedere i nemici, anche contornati di rosso, per giocare d’anticipo e uscire da situazioni complicate.

Ammetto una mia poca abilità in generale, ma ho trovato sin da subito abbastanza alta la sfida contro gli inseguitori, per questo, da profano di mouse e tastiera, consiglierei l’utilizzo del pad. Oltre a sapervi muovere agilmente, dovrete infatti conoscere bene i corridoi e le stanze dell’albergo, sapere dove si trovano i nascondigli e capire quando non ci sarà più nessuno che vi starà più seguendo, perché altrimenti sarà un susseguirsi di morti violente e imprecazioni a go go. Perché è vero che, come ho detto prima, Jennifer ha un carattere forte, ma quello che vogliono raccontare Darril e il suo team è la fragilità di una normale ragazza disarmata (più o meno), attraverso la meccanica stealth, come se si stesse all’interno di un continuo nascondino con bambini più grandi, dove solo l’ingegno può andare a battere la forza. E in questo, vedendo tutte le possibili alternative, avrete diverse possibilità per affrontare gli ospiti dell’albergo. Il tutto viene rafforzato da un ottimo sound design, fatto di passi, voci, rumori sinistri che si lega agli archi e alle musiche disturbanti che avvolgono il gioco. E quel fischio, quel fischio che vi entrerà in testa.

Ricordiamo oltretutto che Broken Porcelain non è né un sequel né un prequel diretto di Tormented Fathers, ma essendo ambientato nello stesso universo, ed avendo dei personaggi in comune, è sicuramente cosa buona conoscere quantomeno cosa è successo nel primo capitolo. Perché è vero che è un avventura che può essere vissuta anche da sola, ma sicuramente sapere ciò che è successo prima aiuta a comprendere meglio l’universo creato da Chris Darril. Basti pensare che in questo episodio torna la dottoressa Rosemary Reed, protagonista del primo capitolo, ancora alla ricerca di Celeste dopo le peripezie avvenute nella residenza di Richard Felton. Proprio per confermare questa cosa, ad inizio partita vi verrà chiesto se vorrete leggere un recap di Tormented Fathers.

In sostanza, con Remothered Broken Porcelain ci sono tutte le carte in regola per attendersi una nuova bella e sana avventura horror da parte di Darril Arts. C’è la voglia di capire cosa nasconde l’Ashmann Inn, come si evolve la storia della protagonista Jennifer e come continua la ricerca di Celeste da parte di Rosemary. E per tutto questo ci sarà da attendere poco tempo.