Gianluca Lazzari ed il mondo MSX, L’angolo del collezionista

Gianluca Lazzari ed il mondo MSX sono i protagonisti di oggi. L’angolo del collezionista ospita in questa sua nuova puntata, un vero intenditore e degustatore finissimo di MSX, perché, si sa, il Retrogaming è come il vino di qualità, più invecchia e più diventa buono! Del resto, il nostro eroe, nasce a San Donato Milanese nel 1972, guarda caso, l’anno di debutto di PONG! Quindi Gianluca ha potuto vedere praticamente tutta l’evoluzione storica del settore videoludico.

Lo strabiliante Panasonic MSX Turbo-R A1ST, un Home Computer dal fascino inimitabile. Panasonic è una delle case che, all’epoca, crede di più in questo seminale standard.

 

L’inizio nell’universo Arcade ed i primi sistemi casalinghi

Un grande amore per le sale giochi, come del resto per praticamente tutti gli appassionati del settore nati tra gli anni settanta ed ottanta, che tra gli ingombranti cassoni da sala e i fumi inebrianti delle infinite sigarette fumate e spente nervosamente tra una partita e l’altra ai grandi classici come Hang-On di SEGA o Donkey Kong di Nintendo. Coin-op a parte, la sua avventura nel mondo videoludico versione “home” comincia presto, nel 1981, con un Commodore Vic-20, uno dei primi Home Computer di larga diffusione del settore, peraltro il primo in assoluto a superare la soglia storica del milione di unità vendute. Successivamente Gianluca esplora il settore console e possiede un Colecovision, del quale conserva ottimi ricordi, del resto, lo sappiamo, nella prima storica Console War, spesso questa macchina offriva dei titoli Arcade Perfect, rispetto ai concorrenti diretti ATARI VCS e Mattel Intellivision.

1Chip MSX. Un Home Computer basato su tecnologia FPGA realizzato in limitatissime copie in Giappone. All’uscita compatibile unicamente con il software MSX1, ma con le successive revisioni del firmware (curate prevalentemente da un giapponese e da un italiano), si è arrivati ad allargare la compatibilità fino all’ MSX2+. Oggi il sistema è recuperabile solo a cifre folli!

 

Home Computer di Standard MSX, un Amore con la A maiuscola

Ma il vero “colpo di fulmine” è arrivato verso il 1985 con l’acquisto del primo, indimenticabile ed adorato Home Computer di Standard MSX, per la precisione un fiammante Toshiba HX-20. Lo standard è stato ideato da Kazuhiko Nishi per uniformare il settore informatico, e ne potete leggere la storia in questa pagina. Da quel momento in poi, in casa sua entrano ed escono sistemi da gioco di ogni tipo, home computer, personal, console, portatili, ibridi, di tutto un po’… ma l’MSX rimase un punto fermo, tanto che i successivi passaggi alle release più avanzate, basate su Standard MSX2 prima, e Standard MSX Turbo-R poi, sono stati non solo automatici, ma bramati e vissuti attimo per attimo, come è giusto che sia un grande amore con la A maiuscola. Purtroppo all’epoca, ricorda affranto Gianluca Lazzari,  il software MSX ORIGINALE arriva con il contagocce, e per la maggior parte si tratta quasi sempre di titoli Made in U.K. convertiti frettolosamente dal decisamente diverso Sinclair ZX Spectrum. Ma grazie alla distribuzione “non convenzionale” (si legga “cassettine copiate”…),  Gianluca riesce a far venire alla luce titoli davvero fantastici. Un paradosso irrisolvibile, cari lettori, perché all’epoca, lo sappiamo bene, anche chi desidera comprare titoli originali per i più svariati sistemi, spesso si deve accontentare di versioni “da edicola”, stile cassette Edigamma Editore, o peggio ancora copie super illegali, spesso vendute dai negozi ufficiali. Si, perché arrivano magari solo due, tre copie all’esercente, che subito decide di copiarle e vendere, alla luce del sole, con appositi cataloghi stampati alla meno peggio in A4 e spesso persino in monocromia. Ma tanto basta a far sognare i giovani avventurieri digitali in un’epoca in cui la legge sul copyright videoludico nel Belpaese, è una chimera ben lungi dal venire.

Una panoramica di parte della collezione, come si vede l’amore per i titoli nipponici è molto grande!

 

Le particolarità della collezione, tra hardware rari e software di culto

Tra le chicche più interessanti della collezione troviamo la Hudson Bee Card, una speciale cartuccia. Prima di introdurre le note HuCard per NEC PC-Engine, la Hudson Soft ha realizzato per i sistemi MSX le Bee Card. La curiosità è che nessun MSX presenta di serie un connettore per le cartucce di tipo Bee, infatti per poterle leggere è necessario utilizzare degli speciali Bee Card Adapter, generalmente forniti insieme ai giochi stessi.  Tra i titoli più noti ricordiamo Badlands di Konami, Astron Belt di SEGA ed anche Esh’s Aurunmilla di  Funai. Cabbage Patch Kids è invece uno dei titoli più rari e costosi per MSX, almeno in versione completa di box ed istruzioni. Realizzato nel 1983 da Konami sfruttando il brand delle note (all’epoca) bambole di pezza. Si sono viste aste online superare i 2000 euro. Completano la collezione i mitici shooter targati Compile, ovvero Zanac-EX, Aleste, Aleste 2, Aleste Gaiden ed il genio di Kojima racchiuso in due titoli, Metal Gear 2 ed SD Snatcher Metal Gear 2 autografata da Kojima in persona a Milano il 4 marzo 2002 durante la presentazione di Metal Gear Solid 2 per PlayStation 2. Un ricordo che il nostro eroe conserva per sempre con affetto. La collezione si difende bene pure sul fronte hard, con Un hardware di culto come il Pioneer Palcom PX-V60 MSX1. Questo particolare MSX dispone di una interfaccia per connettersi direttamente ai Laser DIsc Player di Pioneer, in questo modo era possibile giocare con i Laser Games su MSX. Oltre a questo troviamo Hyper Shot Konami, uno speciale gamepad dedicato ai suoi titoli sportivi, come Hyper Sports e Hyper Olympic, e l’immancabile e raro Arcade Stick ASCII!

Una parte dei titoli Homebrew della collezione. Ancora oggi escono moltissimi nuovi titoli per MSX, per la maggior parte sviluppati in Spagna, ma non mancano titoli giapponesi, olandesi ed italiani.

 

Gianluca Lazzari e Il recupero dei classici nell’età adulta

Una volta raggiunta l’indipendenza economica, cominciò a recuperare le versioni originali di tutti i titoli che aveva tanto amato da ragazzino. Attualmente Gianluca Lazzari possiede più di trecento giochi originali, dei quali un buon ottanta per cento giapponesi, mai sbarcati in occidente, alcuni piuttosto rari, altri comunissimi ma dal valore affettivo senza prezzo. Ancora oggi lo Standard MSX rimane la macchina a cui il nostro collezionista è più legato, grazie anche al massiccio supporto di case storiche come Konami che ha regalato ai sistemi nippo-americani veri e propri gioielli di grafica e giocabilità. Ma la Konami, lo sappiamo, per quanto parecchio prolifica su queste piattaforme, è solo la punta dell’iceberg. Doveroso infatti menzionare anche importanti software house come Falcom, casa a cui si devono ad esempio titoli quali la Trilogia di Ys o Sorcerian, l’indimenticabile Compile autrice dei due Aleste, il puzzle cult Puyo Puyo o Golvellius, la meno nota Microcabin, responsabile della serie XAK, di FrayIllusion City, e moltissimi altri sviluppatori. L’universo MSX è molto vasto e comprende migliaia di opere da riscoprire assolutamente, e Gianluca Lazzari consiglia a tutti di approfondire il sua particolare catalogo ludico.

 

Super Fabio Bros, al secolo Fabio D'Anna (ma non diteglielo: ancora soffre perché Facebook lo ha costretto a usare il suo vero nome), è un collezionista leggendario di videogiochi nonché super esperto di retrogaming. Ha organizzato due edizioni della mostra ARCHEOLUDICA ed è Responsabile della Collezione al museo VIGAMUS, ha collaborato con i portali specializzati Games Collection e Retrogaming History. Adora Super Mario, Pac-Man e le sue adorabili cagnoline. L'obiettivo finale della sua vita è possedere tutti e 2047 i modelli di PONG esistenti. Attualmente è a quota 69.... quindi augurategli lunga vita e prosperità.