Dopo infinite voci di corridoio e speculazioni, a esattamente due anni dal suo annuncio, Elden Ring torna in pompa magna ad aprire le danze di un’estate di annunci, riaccendendo l’ardore di quei suoi fan che ormai avevano quasi perso le speranze. Il nuovo trailer dell’ultima fatica targata From Software non solo è ricco di dettagli, ma si conclude con una data di uscita: 21 gennaio 2022. L’evento di inizio del Summer Game Fest ha rappresentato un vero e proprio turbinio di emozioni tanto per gli spettatori quanto per il suo conduttore, Geoff Keighley, che si è dichiarato onorato di poter ospitare nel proprio show un titolo così tanto atteso, ringraziando la software house giapponese per aver creduto in lui e nelle sue attività.
Elden Ring: riassunto delle puntate precedenti
Negli scorsi due anni non si può dire che non si è saputo assolutamente niente di Elden Ring. In seguito al trailer CGI dell’E3 2019 Hidetaka Miyazaki rilasciò delle interviste dove discusse le tematiche dell’opera, tra cui l’ambizione e la volontà dell’uomo e l’Anello ancestrale (questa la localizzazione ufficiale dell’Elden Ring), definito non come un oggetto materiale, ma una legge che regola il mondo, che distruggendosi ha scatenato guerre e rovina. Dall’illustre Game Designer di From Software apprendiamo anche che non dobbiamo aspettarci un Open World convenzionale, ma piuttosto un mondo ricco e denso dove le piane centrali connetteranno dungeon caratterizzati dal classico Level Design interconnesso della Software House nipponica.
La natura della collaborazione con George R.R. Martin
Miyazaki è sempre stato un avido lettore e George Martin è uno dei suoi autori preferiti. La richiesta di collaborare per il nuovo titolo in lavorazione è stata un’idea nata per gioco che nessuno a From Software si aspettava avrebbe avuto un riscontro così immediato e positivo da parte di Martin. L’autore delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco si è occupato della stesura di un libro che narra le vicende antecedenti a quelle a cui prenderemo parte in Elden Ring, questo per dare allo scrittore completa libertà creativa che è stata poi reinterpretata dal team di sviluppo. Il grande pubblico ha accolto in maniera piuttosto eterogenea l’annuncio di questa collaborazione; gli amanti delle opere letterarie di Martin sono rimasti entusiasti pensando alla sua capacità di costruire mondi fantasy complessi, altri invece hanno criticato la scelta per la visione dell’autore sui videogiochi, secondo lui ancora lontani da essere una forma d’arte. In realtà nella sua intervista Martin dichiara che un giorno arriverà qualcuno “folle abbastanza da creare della vera e propria arte attraverso un videogioco” e destino volle che pochi mesi dopo Elden Ring venne annunciato, che abbia visto qualcosa di speciale in Miyazaki?
Il trailer di tre minuti di Elden Ring è volto a meravigliare lo spettatore grazie al suo ritmo incalzante e al susseguirsi degli scenari impreziositi dalla direzione artistica alla quale From Software ci ha abituati, dando però anche un’infarinatura delle meccaniche principali del titolo. La novità più appariscente è il cavallo, che ha tutta l’aria di essere molto più di un semplice equino, non solo perché ha le corna, ma perché lo si vede compiere dei doppi salti e addirittura dei balzi magici che superano una montagna intera. Miyazaki e i suoi hanno sempre contestualizzato l’origine di creature apparentemente inspiegabili ed è certo che anche il nostro destriero avrà un suo background narrativo, probabilmente svelato nelle prime fasi di gioco in cui lo otterremo. Il vasto mondo di gioco, chiamato Interregno, è sovrastato da un imponente arbusto etereo chiamato Albero Madre, che potrebbe essere ispirato all’Yggdrasil della mitologia norrena. Sebbene Elden Ring non sia basato su questa mitologia, infatti, alcuni richiami appoggerebbero questa teoria come il fabbro divino del trailer del 2019 e i frammenti dell’Anello ancestrale chiamati Rune maggiori. Il logo stesso del gioco richiama invece la triquetra della mitologia celtica, mentre nel trailer non mancano i soliti omaggi all’opera di Kentaro Miura, Berserk. Per quanto riguarda il gameplay, Elden Ring si pone come la naturale evoluzione di Dark Souls, come quest’ultimo lo fu per Demon’s Souls. Meccaniche tradizionali si fondono a un sistema di magie e arcieria rinnovati, così come sembrerebbero essere stati aggiunti lo scatto di Bloodborne e lo stealth di Sekiro.
Elden Ring: non è tutto oro ciò che luccica
L’oro sembra essere una tematica importante nel mondo di Elden Ring. Non parliamo di oro come metallo prezioso ma probabilmente come simbologia di qualcosa di superiore, di divino. Il trailer e il sito ufficiale parlano di un Ordine Aureo che è andato in frantumi e del protagonista, chiamato Senzaluce, a cui è stata preclusa la grazia dell’oro. Le informazioni fornite non sono in grado di far luce sull’identità dell’Ordine Aureo e sulla grazia dell’oro, ma possiamo elaborare delle teorie basandoci sullo scopo principale della nostra avventura: restaurare l’Anello ancestrale e acquisirne il potere. In Giappone esiste una tecnica di restaurazione della ceramica nota come Kintsugi, che significa letteralmente “riparare con l’oro”; esso potrebbe essere stato spunto di ispirazione per il viaggio del Senzaluce che metaforicamente strappa la grazia dell’oro dai suoi avversari per poi riversarla nell’Anello ancestrale. Il logo stesso di Elden Ring, dorato e con alcune lettere in frantumi, avvalorerebbe questa folle tesi, senza contare i nemici a forma di vaso di ceramica mostrati nel trailer.
PIATTAFORME: PS5, PS4, XBOX SERIES X/S, XBOX ONE, STEAM PC
SVILUPPATORE: FROM SOFTWARE
PUBLISHER: Bandai Namco Entertainment
DATA D’USCITA: 21 Gennaio 2022
In sviluppo da marzo 2017, Elden Ring è senza ombra di dubbio il titolo più ambizioso e promettente di From Software, che ancora una volta vuole imporsi come colosso del genere Action RPG. Resta ancora da vedere se e in che modo la natura cross-gen del titolo frenerà il potenziale dell’opera e come il team di sviluppo abbia saputo gestire i combattimenti a cavallo e il multigiocatore in un mondo aperto. Siamo certi però che i progenitori del genere Souls ci sapranno sorprendere ancora, stabilendo nuovi standard in un’industria videoludica in continua evoluzione.