A Plague Tale Requiem Anteprima: i primi dettagli sulla modalità stealth

Lo abbiamo visto il 23 giugno durante l’annuncio di Focus Home Interactive: dalla sua unione con il team Asobo Studio sono stati ora svelati nuovi, importanti e ulteriori dettagli su quanto ci attende in A Plague Tale Requiem dal 18 ottobre. Di questo secondo capitolo dell’avventura che vede protagonisti i due fratelli Amicia e Hugo, abbiamo potuto vedere diversi scenari del mondo di gioco, oltre a un nuovo filmato di circa 12 minuti, interamente dedicato al gameplay finora svelato. Insieme a voi, è tempo di scoprire nello specifico quanto ci è stato riservato in questo nuovo video, ricco di dettagli e di alcune interessanti anticipazioni sulle dinamiche di gameplay in questo nuovo capitolo di un franchise che aveva già colpito parecchio l’attenzione con la sua prima uscita, ormai risalente al 2019.

A Plague Tale Requiem: il grande ritorno della modalità stealth

Il video di gameplay si apre con una tranquilla scena in cui Amicia e Hugo sono nella foresta, mentre si apprestano ad avvicinarsi a una città dove non sono mai stati e fanno la conoscenza di un abitante, dalle parvenze piuttosto vicine a quelle di un monaco. Questi cerca di dare loro alcune indicazioni su come raggiungere l’isola che i due ragazzi stanno cercando, la quale sembra essere collocata nella zona del Mar Mediterraneo, ma proprio mentre l’uomo sta parlando loro di un’antica mappa che possa indicare la strada verso questa isola “con due catene montuose”, i due fratelli si vedono costretti a fuggire, inseguiti da un gruppo di cavalieri e soldati. Proprio in questo momento, il video di gameplay mostra alcune delle abilità in nostro possesso, come la modalità stealth già incontrata nel primo episodio e che ora torna di gran carriera per consentirci di potenziare i nostri sensi, come ad esempio vedere anche attraverso le pareti e a distanza la presenza di nemici in avvicinamento. Tale abilità in questione è ampiamente sfruttata durante il gameplay osservato in questi 12 minuti, durante i quali Amicia cerca di trascinare con sé Hugo nella maniera più sicura possibile evitando i nemici e sgozzandoli al bisogno, grazie anche all’utilizzo di armi a distanza come fionda, con pietre (anche infuocate) e balestra.

Tutto risiede nella strategia

In questo frangente, la scelta della propria strategia per cercare di distrarre i nemici, trarli in inganno e affrontarli di soppiatto evitando, come si evince, il più possibile lo scontro corpo a corpo, porta di conseguenza a selezionare diversi strumenti da utilizzare dal menu, il quale presenta una grafica e una distribuzione degli elementi piuttosto semplificata che compare a schermo, e dal quale si evince anche la possibilità di sfruttare la modalità crafting al bisogno. Dopo una sequenza di guardie antagoniste uccise a suon di frecce infuocate e bombe a mano artigianali lanciate per ucciderle o stordirle, alla meno peggio, si giunge al momento in cui Amicia non riesce più a reggere il confronto, passando la gestione della situazione al piccolo Hugo, e proprio in questa occasione si apre una breve, ma intensa sequenza dedicata a un’immensa quantità di topi e al potere di controllo di Hugo, il quale però non riesce a reggere a lungo questo sforzo. Nel finale del filmato i due fratelli, con diverse ferite, decidono che la soluzione migliore è andarsene da quel posto, rimasto ancora adesso avvolto nell’oscurità della sua locazione e della sua storia, così come le sue potenziali soluzioni di continuità con il precedente capitolo, sia in termini di vicende narrative, sia di tecniche e soluzioni di gameplay rese disponibili nel prosieguo della storia.

Prime opinioni sul comparto tecnico e artistico

Da un punto di vista tecnico e artistico, sappiamo dal team Asobo che questo secondo capitolo, A Plague Tale Requiem, supporterà sulle schede grafiche NVIDIA sia la tecnologia Ray Tracing che l’ambito DLSS, consentendo anche ai giocatori dotati di configurazioni più modeste di godere di ottime prestazioni. Queste ultime sembrano essere evidenti anche nel corso del gameplay osservato da vicino, dove la cura per la fluidità dei movimenti, la semplicità del menu (necessaria per gestire nella maniera più immediata e veloce possibile le scelte in fase di combattimento e stealth) e la risposta generale del motore di gioco sono esaltati in questa dozzina di minuti di gameplay. Un aspetto decisamente positivo, accanto alla cura grafica con la quale è stato realizzato questo primo dungeon, che risulta però al contempo anche decisamente ridotto nella sua varietà di ambientazione, sia nella sequela di azioni osservate.

Piattaforme: PS, Xbox Series X/S, Switch, PC

Sviluppatore: Asobo Studio

Publisher: Focus Home Interactive

Data d’uscita: 18 ottobre 2022

Come appena evidenziato, a fronte di questi primi 12 minuti di gameplay, abbiamo per le mani un campione di valutazione troppo ristretto e risicato per poterci consentire di fare delle valutazioni più ampie e corpose su A Plague Tale: Requiem. Dunque il giudizio rimane ancora in sospeso, ma tutto questo ci lascia decisamente con la curiosità di scoprire ancora di più nelle prossime rivelazioni che ci accompagneranno alla data di uscita definitiva. Di fatto, oltre a darci qualche esempio di azione stealth e di possibilità di attacco dei nemici, non abbiamo avuto l’occasione di vedere da vicino altri elementi importanti e che ci possano far desumere qualcosa di più di questo nuovo titolo in arrivo. Non siamo nemmeno riusciti ad avere ulteriori notizie emergenti da questo video circa l’epoca storica corretta in cui possiamo collocare la narrazione e contestualizzare la stessa da un punto di vista geografico. Mancano dunque ancora parecchi dettagli e tanta carne al fuoco, lasciandoci forse un po’ con l’amaro in bocca (oltre alla fame di conoscenza di ulteriori dettagli in merito). Del resto, mancano ancora quattro mesi all’uscita ufficiale di questo secondo capitolo di un franchise che ha saputo cominciare decisamente con forza e curiosità tre anni or sono. Ed è anche vero che, ora come ora, di tempo (e di topi) ne deve ancora passare, prima del 18 ottobre.

Si svezza con Medievil e Tomb Raider, cresce con Final Fantasy, matura con la scrittura di qualsiasi genere di videogiochi. Giocatrice da più di 20 anni, Francesca coniuga passione e studio in una tesi magistrale a tema videoludico e la nutre quotidianamente tra console e articoli su videogiochi, cinema e serie TV. Toglietele tutto, ma non la scrittura.