Lo ammettiamo, il ciclismo è una disciplina affascinante, probabilmente la più rilevante e d’impatto da tantissimi anni. Con Tour de France 2023, infatti, ci siamo imbarcati in un viaggio all’interno di un titolo simulativo sapientemente orchestrato e ben proposto, capace di coinvolgerci e tenerci incollati allo schermo. Cyanide Studio, già celebre per molti videogiochi e soprattutto le tante iterazioni dedicate a Tour de France, ha pescato sapientemente dall’immaginario collettivo del ciclismo e ha proposto un’avventura longeva e particolarmente appagante, anche se non priva di difetti impossibili da non notare per chi è appassionato di questo sport come chi vi scrive. D’altronde, l’opera è indirizzata proprio a loro: gli appassionati che non si perdono alcun Giro d’Italia e Tour de France, guardando entrambe le kermesse con la passione che solo delle marce, delle ruote di gomma e una salita possono dare.
Come cantavano gli Stadio, l’importanza è alzarsi sui pedali: anche se questa canzone era dedicata al mito di Marco Pantani, il miglior ciclista della nostra epoca, il significato di un canto di questo genere ha colpito tutti, sia per la storia dell’eroe di Cesenatico che per il racconto che n’è venuto fuori nel corso del tempo. Non serve dedicarsi a parlare della storia, del contesto o di altro. All’interno di Tour de France 2023, com’è inevitabile, c’è solo da pensare al percorso, a saper trattare la pista, le proprie energie e le modalità per affrontare la sfida. Pur non presentando grosse novità rispetto al passato, è stato comunque svolto un lavoro certosino per quanto riguarda la cura delle gare, ora molto più lunghe, dettagliate e pure impegnative. Per vincerle serve concentrazione, dei buoni polmoni ma, soprattutto, gambe abbastanza forti da sorreggere il proprio peso.
Questa è la recensione di Tour de France 2023, una nuova iterazione che spinge tanto e il giusto, collocandosi fra le opere certamente più appaganti per i ciclisti. La domanda, tuttavia, è una sola: cosa succede quando non sono gli appassionati a restarne coinvolti? Per molti la struttura ludica della produzione potrebbe, infatti, risultare particolarmente impegnativa e diversa da tante altre opere dedicate a uno sport, come il recente F1 23, il nuovo capitolo del franchise dedicato alle corse. Tour de France 2023, oltre a farvi alzare dai pedali, riuscirà persino a farvi superare chiunque, pure gli esperti scalatori durante una marcia più pesante. Ma procediamo con ordine.
Tour de France 2023 affascina e coinvolge
Ben prima di partire con la carriera, ho preferito destreggiarmi con le altre modalità e partire così per l’avventura. C’è da dire che non siano tante ma ognuna comunque sa arrivare al suo obiettivo, coinvolgendo e colpendo in modo inaspettato. La sicurezza che mostra, unita a un’esperienza ludica di buon livello, mette davanti al giocatore un’architettura complessa. Scelto il ciclista, la squadra e pure lo sponsor, si parte in seguito verso la prossima tappa. Non aspettatevi che una gara duri poco: stiamo pur sempre parlando di biciclette e la cosa che conta di più nel ciclismo non è la velocità, bensì la resistenza. In questo caso il team di sviluppo ha sapientemente implementato all’interno di Tour de France 2023 un’ottima proposta ludica che andasse proprio a rimarcarne il messaggio. Le tappe, in tal senso, non sono poi tanto diverse di modalità in modalità: ce ne sono quattro, una di esse collegata al multigiocatore, proposto in asincrono com’è accaduto in passato con Death Stranding. Nonostante questa particolarità, avremmo preferito una maggiore differenziazione tra un’opzione e l’altra, così che l’opera coinvolgesse in maniera diversa tutti i giocatori e non si limitasse a offrire le classiche proposte già viste in passato.
Superata la prima tappa di prova, il lungo tutorial dedicato alla resistenza e alle varie lezioni per abituarsi alle varie e complesse tappe (sono lunghissime, addirittura centocinquanta chilometri di pura agonia), ci siamo imbarcati precedentemente nella carriera da ciclista e poi abbiamo esplorato la modalità team. La prima, oltre a essere tratteggiata meglio, dà modo di affrontare la stagione ciclista del Tour de France in modo chiaro e particolareggiato come ciclista, mentre la seconda invece proietta il giocatore a gestire un team. Entrambe rappresentano l’ossatura stessa della struttura ludica, che a sua volta sorregge l’impianto multigiocatore e le tante alternative a disposizione. All’interno della stagione del Tour de France, infatti, l’obiettivo è cercare di collezionare più maglie e giri possibili per ottenere punti maggiori e, infine, vincere l’intera competizione. Non un’impresa facile, specie per le tante tappe presenti all’interno della produzione: oltre ad accarezzare i Pirenei e le Alpi, si andrà anche a Parigi e in tutta la Francia, esplorandola da cima a fondo. Questa è una buona notizia per chi cerca un’atmosfera completamente fedele a un’esperienza ciclistica definitiva, obiettivo che Tour de France raggiunge senza particolari problemi.
Tutto fiato e resistenza
Già, servono fiato e resistenza per vincere e arrivare primi. Qualcuno pensa che sia semplice ma, ovviamente, non lo è affatto. Le gare, infatti, sono proposte in modo meno arcade rispetto ad altri videogiochi di questa caratura, prendendo il meglio dalle simulazioni. Tour de France 2023 è da intendere, in tal senso, come un videogioco simulativo basato sul ciclismo, e non solo come un’esperienza ludica che mette questa disciplina al primo posto. Durante le gare, infatti, sarà complesso riuscire a gestire ogni aspetto e tenere particolare attenzione a ogni dettaglio. Correre di fretta, non tenendo in considerazione il fiato e la propria resistenza, può essere infatti un rischio per perdere la gara e non piazzarsi neppure fra i primi tre. Raccomandiamo di bere dalle borracce per caricare le varie ruote dell’energia, ognuna dedicata a eventualità che in gara sono inevitabile. Ci riferiamo alle salite e alle discese: oltre a essere una caratteristica di gameplay precisa e ben proposta, rappresenta peraltro un modo unico nel suo genere per godere dell’esperienza sotto ogni sfaccettatura.
Anche se non è certamente una grossa novità rispetto al passato, la modalità che ci mette al controllo di un ciclista è comunque ben integrata all’interno della profondità della struttura ludica. Lo stesso vale per la gestione di un intero team di ciclisti, che spinge a un altro tipo di gestione che non è solo personale o da intendere in questo modo. Riguarda ogni aspetto delle gare che si affrontano e dei rischi che si prendono, dove le responsabilità e gli errori costano davvero molto caro. Prendere scelte pericolose, infatti, mette a rischio ogni situazione. Il game design dell’opera, tanto semplice quanto comunque ben affinato e migliorato, sarebbe nulla senza la cura dedicata alla guida. Semplice, intuitiva e capace di coinvolgere, mette il giocatore al libero controllo della bicicletta in maniera totale, gettandolo nella pista a piene mani, nel bel mezzo di condizioni climatiche a volte avverse. Rispetto al passato, c’è una maggiore immersione e un’atmosfera che colpisce e coinvolge in modo inaspettato. Ci siamo spesso trovati in situazioni complesse ma siamo sempre riusciti a cavarcela, al netto delle tante difficoltà riscontrate.
A non colpire completamente, tuttavia, è l’intelligenza artificiale degli avversari, che sarebbe potuta essere gestita in modo diverso. All’interno di Tour de France 2023 manca anche il coraggio necessario per osare e andare oltre la classica esperienza ciclistica: anche se prova a farlo, non riesce a gestire una proposta che sappia attirare totalmente il giocatore. Buone e sempre ben gestite ormai da diversi anni sono le interfacce intuitive ben caratterizzate e proposte all’interno della struttura ludica della produzione, che sanno integrare un approccio ancora più simulativo e ben marcato.
Questione di stile
Non si può dire che Tour de France 2023 non ne abbia: sarebbe controproducente. A non ingranare la marcia, però, è la direzione artistica: le ambientazioni risultano spesso purtroppo spente, nonostante l’intervento costante dei vari appassionati che entrano proprio all’interno delle piste per incoraggiare i ciclisti. Lo abbiamo particolarmente gradito perché, oltre a immergere il giocatore, dà modo di respirare totalmente un’atmosfera piacevole e carica di tante emozioni tutte da vivere e conoscere. Anche se avremmo gradito una cura maggiore per quanto riguarda le ambientazione e in generale tutto il resto, non possiamo comunque lamentarci per quanto è stato proposto dal punto di vista artistico.
Lo stesso possiamo farlo anche con il lato tecnico, ben integrato e con pochi problemi: nonostante qualche caso di compenetrazione e qualche bug, tutto è proseguito senza intoppi. Avremmo però preferito una maggiore cura sotto diverse dinamiche, soprattutto nella modalità più classica che butta subito il giocatore in gara, oltre a una cambio di rotta per quanto concerne il multigiocatore, realmente ancora troppo pigro e per nulla coinvolgente. In un’opera di questo genere, considerando la lentezza delle tappe e la loro lunghezza, è sempre meglio saper investire su altro, magari proprio sulle due modalità della carriera, che se gestite meglio e con maggiore cura futuro, potrebbero regalare non poche soddisfazioni. Se amate il ciclismo, se vi scorre nelle vene e non potete farne a meno, Tour de France 2023 è il videogioco adatto a voi.
Piattaforme: PS4, PS5, PC, Xbox One e Xbox Series X|S
Sviluppatore: Cyanide Studio
Publisher: Nacon
In definitiva, Tour de France 2023 è un buon titolo ciclistico che colpisce nel segno e ne approfondisce in modo encomiabile le sfumature in modo esemplare. Rispetto al predecessore, ci siamo trovati davanti a un videogioco più completo e intelligente, capace di coinvolgere e intrattenere per parecchie ore. Potrebbe piacere agli appassionati quanto ai neofiti. Forte di un’atmosfera che cattura e coinvolge, è imperdibile per chiunque sia alla ricerca di un prodotto che va dritto all’obiettivo e propone qualcosa di buono. Da avere assolutamente.
VOTO: 7.7