Final Fantasy 7 Ever Crisis Recensione: il revival del settimo capitolo su mobile

La saga di Square Enix continua la sua corsa all’approfondimento sempre più certosino dei suoi personaggi e delle sotto-trame relative al capitolo nato nel 1997, e che ancora oggi non smette di regalarci occasioni di ulteriore conoscenza e rivelazione di segreti e dettagli sul suo mondo. Parliamo nello specifico di un titolo per mobile, disponibile su Android e iOS, appena rilasciato dalla software house nipponica, Final Fantasy 7 Ever Crisis, il quale rappresenta un tassello interessante nell’ampia galassia di Final Fantasy 7 per via del nuovo approfondimento sulla storia di Tifa e Aerith in particolare, che si completerà con dettagli inediti in questo gioco mobile. Anche se questo titolo prevede tanto altro, e molto meno inedito. Se è vero che il precedente esperimento sempre su mobile, Final Fantasy VII The First Soldier (vi ricordiamo qui la nostra recensione) aveva dato risultati altalenanti, quali saranno stavolta gli esiti di un titolo che sembra promettere aggiunte inedite alla storia che tutti i fan conoscono? Ci siamo subito apprestati a testarlo in versione iOS su iPhone 14 Pro Max, per vedere da vicino quali sono effettivamente le novità in questione offerteci questa volta. Scopriamole insieme nel dettaglio in questa nostra recensione!

Final Fantasy 7 Ever Crisis: alcune nuove luci (e ombre)…

Final Fantasy 7 Ever Crisis si presenta con l’aggiunta di nuovi elementi narrativi al quadro complessivo a noi già noto del settimo capitolo della serie. In particolare, presenta una storia più ampia su Tifa rispetto a quella finora nota. Stavolta le derive narrative che alimentano la trama del titolo in questione arrivano da quanto raccontato nel libro intitolato Two Pasts e incentrato sui retroscena di Aerith e Tifa. Elementi che non sono mai stati messi in scena in un videogioco, fino a oggi. Si tratta dunque della loro “prima volta” con Final Fantasy 7 Ever Crisis, un titolo che si propone come free-to-play, ma che comprende in parte anche delle microtransazioni. Lo vedremo tra un istante. Torniamo dunque alla storia, accessibile dopo aver scaricato il gioco e un pacchetto di aggiornamento non troppo cospicuo, introducendoci in medias res e senza alcuna indicazioni di contesto in uno scontro corpo a corpo tra Sephirot e Cloud, un’occasione utile anche per farci da tutorial e apprendere le basi del combattimento su mobile. In realtà, i primi minuti di gioco sono interamente dedicati a un “revival” dell’iconica esplosione del reattore Mako a opera di Cloud, Barret e gli altri, il tutto però semplificato nei percorsi da seguire all’interno del reattore, così come la corsa verso la salvezza con il conto alla rovescia sullo schermo è totalmente gestita dalla CPU. Solo dopo questa breve intro in una sorta di operazione nostalgia, veniamo introdotti a quello che è il core di Final Fantasy 7 Ever Crisis, ossia le modalità di gioco pensate per questa versione mobile della saga. Innanzitutto ci viene proposta la Story Selection mode, ossia il menu dal quale possiamo selezionare quale storia ripercorrere tra Crisis Core Final Fantasy 7 (di cui vi ricordiamo qui la recensione della versione Reunion di questo titolo), Final Fantasy 7 Remake o del sopracitato Final Fantasy 7 The First Soldier.

… parecchi volti vecchi, tra interfaccia caotica e tanti automatismi

A questo punto, la domanda lecita che sorge è: com’è giocare a Final Fantasy 7 Ever Crisis? Il titolo in questione si pone in linea con il genere classico della saga di Square Enix, ossia come RPG a combattimenti e con l’aggiunta di ulteriori elementi gacha, ossia basando il titolo sulla necessità di raccogliere personaggi da conquistare mentre si gioca. Non manca nemmeno l’altrettanto classico sistema di evocazioni che spesso ha a che fare con le micro-transazioni, dunque non proprio un gioco in linea con la tradizione della serie, ma è pur vero che ci si sta rivolgendo a un target leggermente diverso, quello dei giocatori su mobile. Staremo a vedere se questa novità possa portare qualcosa di buono per il successo di un titolo che si presenta sì complesso e strutturato, ma non senza qualche limitazione. In primis, la breve sequenza iniziale dedicata alla intro classica di Final Fantasy 7 ci è sembrata più un tributo fine a se stesso (e al fandom), che un contenuto utile al gioco proposto, soprattutto considerando che possiamo dedicarci anche a titoli non legati alla storia principale di questo settimo capitolo. Inoltre le modalità di gioco con il nostro party sono interessanti nella soluzione di scambio dei personaggi che lo compongono, ma tecnicamente mal concepito. Partiamo dall’interfaccia, che è sì molto completa e dettagliata, ma forse fin troppo affollata. Lo schermo del nostro device infatti mostra indicatori della potenza di ciascun personaggio (determinata da armi ed equipaggiamento in generale) e quella del party nel suo complesso, utile per capire se la battaglia a cui stiamo andando incontro è alla nostra portata o meno.

Lo schermo è però quasi fin troppo affollato, con una miriade di statistiche non sempre facili da tenere tutte sott’occhio, ma abbiamo comunque apprezzato la completezza del dettaglio. Inoltre la CPU di gioco ci offre parecchi automatismi, dall’avanzamento automatico dei dialoghi (fatto salvo per i momenti di selezione multipla, non influenti ai fini della trama) o nella scelta del party, lasciando che sia il sistema a darci suggerimenti di volta in volta. I combattimenti inoltre sono parecchio facili da affrontare, considerando le poche opzioni di attacco a disposizione, oltre a limit break e attacchi speciali, e alla possibilità di curarsi. Il tutto è necessario per avanzare di livello e sbloccare nuovi capitoli della storia, a portata di tap. Purtroppo però senza troppe innovazioni narrative, come era stato anche promesso sulla carta.

Un motore grafico performante a metà

Ebbene sì, i contenuti narrativi proposti sono di per sé una ripresa in chiave semplificata, anche nella quantità di scontri, dei titoli concepiti per console, dove concettualmente possiamo rivivere quelli che sono stati gli stessi snodi e intrecci narrativi, con poche varianti rilevanti. Dunque se finora abbiamo cercato di rispondere a quanto prevede il contenuto del gioco in questione, guardiamo ora alle opzioni disponibili nel gameplay di Final Fantasy 7 Ever Crisis, poiché possiamo dedicarci non solo al completamento delle missioni nelle varie storie che possiamo (ri)vivere, ma anche potenziare armi, che consente non solo di renderle più efficaci, ma anche di sbloccare nuovi poteri e abilità, ottenere season pass e bonus di diversa natura, tra cui il classico premio per aver fatto login al gioco per diversi giorni consecutivi, e tanti altri disponibili a tempo. Il tutto viene presentato attraverso un comparto grafico davvero ottimo nelle sequenze filmate, in alta risoluzione e curate nei dettagli, mentre scade un po’ di più la grafica in fase di gameplay, con i personaggi miniaturizzati come avevamo già visto in Final Fantasy Pocket Edition.

Una scelta apprezzata fino a un certo punto, in quanto sembra rendere ancora più “old-school” la grafica di gioco, senza averne motivo o dare un valore aggiunto al gioco. Limiti grafici che si risentono anche nelle dimensioni delle immagini, ben inferiori nella qualità in fase di gameplay, e in parte anche nella fluidità del motore di gioco, che in fase di transizione da sequenze filmate a momenti di partita si è bloccato, facendoci rimanere in attesa di fronte allo schermo nero e riavviando così l’applicazione. Un piccolo ostacolo, almeno per alcuni utenti, potrebbe essere dettato da un ulteriore download di dati richiesto subito dopo il prologo, per il quale sono richiesti dai 2,6GB ai 5,1GB aggiuntivi ulteriori; una dimensione che talvolta potrebbe risultare piuttosto ingombrante per alcuni device. Infine buoni risultati per la colonna sonora, aderente a quella dei titoli originali, o lievemente rivisitata in alcuni casi.

Piattaforme: Android, iOS

Sviluppatore: Square Enix

Publisher: Square Enix

Final Fantasy 7 Ever Crisis è un ennesimo tentativo di dare luce alla saga e possibilità di raggiungere nuovi giocatori, cercando di coinvolgere il pubblico di utenti su mobile. Ci riesce? Sì, ma solo per quelli che non conoscono la storia. Oggettivamente, coloro che si sono già approcciati al mondo di Final Fantasy 7, non solo nella sua trama principale, ma anche nelle sotto-trame, potrebbe considerare solo marginalmente quanto offerto in questo titolo sviluppato per il solo mondo Android e iOS. E senza nemmeno mostrare performance eccezionali a livello di motore di gioco. Nel complesso, il contenuto sembra un pastiche di spezzoni di storia dei tre capitoli coinvolti, adattati in qualche maniera per il piccolo schermo di un telefono (o di un tablet), in una interfaccia piuttosto completa, ma ingombra al contempo. Ottima la colonna sonora, aderente alla versione originale per console, meno il comparto grafico che funziona solo per metà. Come il gioco nel suo complesso, del resto. Un’operazione che rischia di passare in sordina senza riuscire a catturare a dovere il pubblico. Il settimo capitolo ha forse già avuto sufficienti occasioni per prendersi il suo spazio e le attenzioni del pubblico di giocatori. Su console.

 

Si svezza con Medievil e Tomb Raider, cresce con Final Fantasy, matura con la scrittura di qualsiasi genere di videogiochi. Giocatrice da più di 20 anni, Francesca coniuga passione e studio in una tesi magistrale a tema videoludico e la nutre quotidianamente tra console e articoli su videogiochi, cinema e serie TV. Toglietele tutto, ma non la scrittura.