Crusader Kings III Recensione: il medioevo come non lo avete mai visto

Crusader Kings III

Tra gli appassionati del genere strategico in tempo reale, il nome Crusader Kings risulterà sicuramente familiare. Paradox Interactive ha dedicato molte risorse nel tempo per migliorare la formula della sua creatura di stampo medievale e oggi siamo finalmente arrivati alla terza iterazione con Crusader Kings III. Tra dinastie, religioni e regni, la serie dello studio svedese sembra non farsi mancare nulla, e dopo ben 8 anni dal rilascio del secondo capitolo, rimpolpato di contenuti aggiuntivi fino ad oggi, siamo pronti finalmente a parlarvi del nuovo punto d’arrivo della produzione nella nostra recensione. Cosa sarà cambiato e migliorato dal passato?

Crusader Kings III: tra dinastie e meccaniche complesse

Nel panorama dei grand-strategy, Crusader Kings rappresenta un vero e proprio capostipite del genere, grazie ai suoi contenuti e al suo sistema stratificato di gestione di ogni aspetto del periodo. Proprio tale complessità può rappresentare più di un limite per chi vuole provare ad approcciarsi a questo mondo, guidato dalla curiosità. Una volta in gioco, un lungo e non troppo esaustivo tutorial ha il compito di illustrarci alcune di quelle che sono le azioni fondamentali della vita di un signore medievale, poiché molte delle meccaniche del gioco dovranno essere approfondite e assimilate dal giocatore stesso. Avremo a disposizione dunque, le basi su cui muoverci nel vasto mondo imbastito da Paradox, con tanti elementi di gioco da tenere a mente, tra cui le abilità dei personaggi, che vengono modificate dal percorso di ognuno e che influenzano il proprio io se si va contro la propria natura, andando ad incrementare il livello di stress, rischiando anche di perdere il senno se portato a livelli critici.

Questo terzo capitolo non vuole distanziarsi dal passato, ma vuole fornire delle nuove basi da cui partire per creare l’esperienza definitiva in tal senso. Alcuni elementi son stati mantenuti, altri migliorati per garantire contenuto ed accessibilità. Una volta impostata la difficoltà tra le tre disponibili, siamo pronti a prendere il controllo di un signore in tutte le sue mansioni. Ogni signore detiene uno o più titoli tra cui quello primario e più prestigioso e ogni personaggio avrà competenze in determinati campi. Le abilità principali a disposizione di ogni personaggio sono diplomazia, combattimento, amministrazione, comprensione e manipolazione, e infine apprendimento. Sempre i personaggi avranno dei propri tratti che influenzeranno le suddette abilità e i rapporti con gli altri personaggi. Proprio questi avranno opinioni diverse su ciò che li circonda e influiscono direttamente su eventuali relazioni.

Crusader Kings 3 Gestione

Amministrare un regno tuttavia, risulta complesso se fatto da soli. Proprio per questo ci vengono in aiuto i vari vassalli e consiglieri che potremo ingaggiare per assolvere alcuni compiti ed aiutarci nella gestione del regno. E come potremmo governare senza una valuta? Grazie all’oro sarà possibile comprare e potenziare strutture, armate e pagare i vassalli. Il sistema tributario sarà la fonte maggiore di introiti che avremo a disposizione. Grazie alle tasse imposte, che in base ai diversi valori sortiranno vari effetti sociali, avremo delle entrate costanti che potremo utilizzare a nostro piacimento nelle risorse di cui sopra. Tuttavia i tempi di guerra potrebbero influire sulle stesse e quindi è necessario prestare molta attenzione anche all’andamento economico.

Oltre alla pecunia, altri valori di accumulo hanno la loro parte in questo complesso quadro medievale. Parliamo della fede e del prestigio, dove la prima influirà sulle interazioni e i rapporti con le figure religiose sul territorio e sarà acquisibile passivamente attraverso l’apprendimento di abilità da alcuni tratti o attivamente dalle scelte di natura religiosa, come i pellegrinaggi in luoghi sacri. Nel tempo, il livello di devozione salirà ogni qual volta acquisiremo fede, e avrà effetto sul nostro personaggio. Anche la fede può essere spesa, per dichiarare guerre sante o creare nuovi culti. Il prestigio invece, indicherà quanto siamo rispettati da chi ci circonda e si acquisisce nel tempo, tenendo dei titoli ad esempio, o attivamente sposando un membro di una dinastia prestigiosa o allearsi nei combattimenti. Dichiarare guerra detrarrà prestigio, e utilizzare il prestigio non affligge il livello di fama acquisito. Per incrementare l’opinione altrui è possibile fare dei doni o comunque generare interazioni in molti modi, e proprio quella dell’interazione risulta una meccanica essenziale poiché avere dei rapporti con gli altri personaggi, nel bene o nel male, è la chiave di una buona riuscita del gameplay.

CK3 territories

Insieme ai tratti, i personaggi possono scegliere degli stili di vita, ora più dettagliati che in passato. Ve ne sono cinque, ognuno per abilità. Gli stili di vita rappresentano ciò in cui impieghiamo più sforzo giornaliero e ognuno ha specifici focus in relazione ad allo stile proprio. Ogni focus dona un bonus unico e genererà eventi associati a quel preciso focus più spesso. Il tutto contribuisce a creare una caratterizzazione infinitamente ampia e dettagliata del proprio alter ego, dando ampio spazio all’interpretazione ruolistica.

Lunga vita al…

Anche il concetto di dinastia è estremamente importante all’interno di Crusader Kings, grazie alla quale avremo una precisa identità territoriale e un certo peso sociopolitico. In tale frangente entrano in gioco gli eredi, che prenderanno il nostro posto una volta che avverrà la nostra dipartita per un motivo o per un altro. Saremo noi a dover gestire il funzionamento della dinastia, in quanto potremo definire anche delle figure che erediteranno il comando in assenza di un vero e proprio erede designato. Anche la dinastia possiede una sua fama, condivisa da tutti i membri, che può incrementare grazie alle gesta memorabili e impresse nel tempo, che vanno ad aggiungere splendore della dinastia stessa. Logicamente, il capo della dinastia corrente rappresenta il soggetto più potente. Al nostro potenziale erede (di cui va tenuto conto il rapporto con la famiglia, come ogni altro sottoposto) andranno i vari titoli, seguendo una linea di successione basata sulle leggi vigenti del territorio. In base a quest’ultimo, i ruoli che possono essere disponibili sono: conte, duca, re o regina ed imperatore.

CK3 stili di vita

Come è intuibile, il tutto va a comporre una struttura piramidale d’importanza, con la suddivisione in contea, ducato, regno ed impero. Volendo seguire uno schema teorico illustratoci dal gioco stesso, ogni contea è parte di un ducato, ogni ducato è parte di un regno e ogni regno è parte di un impero. Parliamo di teoria perché tecnicamente in Crusader Kings saremo chiamati a giocare con la storia e di conseguenza potrebbero esserci delle variazioni sui titoli, poiché la legge del mondo di gioco stabilisce una gerarchia. Sarà possibile sposarsi, cercando moglie in tutto il globo o restringere il campo alla nostra corte, per creare alleanze specifiche magari. Ogni sposa avrà le sue caratteristiche da tenere a mente, come la fertilità, i tratti, le abilità e le alleanze.

Se la mole gestionale inizia a spaventarvi, anche i vassalli che dovremo gestire, ci permetteranno di conoscere informazioni sulle fedeltà, con obiettivi a lungo termine visualizzabili dagli schemi che possiamo impostare. Questi ultimi, riguardanti i progetti di altri personaggi sotto la nostra giurisdizione, se non graditi possono essere abbandonati. Ci sono eventi che è possibile gestire all’oscuro di altri in modo tale da non causare cambiamenti morali nei nostri confronti. Altri eventi affliggeranno il contesto medievale che permea l’opera, andando ad intaccare porzioni di territorio, o l’intero regno. Ricordiamo infine che vi è un limite intrinseco di espansione del proprio dominio.

CK3 golfo

La guerra è una parte fondamentale dell’esperienza di gioco e per ampliare le proprie conquiste. Per farlo, dovremo servirci di gente comune o assoldare esperti della guerra per creare armate più potenti. Le condizioni di vittoria o di sconfitta in una guerra dipenderanno da alcuni fattori, tra cui il numero degli uomini, esperti o meno, e il terreno di battaglia. Vincere gli assalti permetterà di occupare il terreno, incrementando anche il punteggio della guerra. Il punteggio arrivato a 100, ci permetterà di proporre un’offerta di pace. Al contrario scendendo a -100 potranno forzarci ad accettare la loro offerta di pace. Le guerre possono concludersi in vittoria, sconfitta o pace bianca, dove le parti ritengono non più opportuno il conflitto. Le conseguenze dipenderanno dal motivo stabilito della guerra, che è il motore che spinge all’attacco vero e proprio. Per iniziare una lotta armata dunque, avremo bisogno di un motivo legittimo e dichiarare le intenzioni, per schierare infine le truppe in un punto e farle avanzare in territorio nemico con una marcia, trovando spesso nemici durante il percorso.

Come ogni titolo strategico che si rispetti, vi è la possibilità di fermare il tempo di gioco per pensare ad ogni tattica possibile, e di regolare lo scorrere dello stesso attraverso cinque gradi di velocità crescente, anche se in concomitanza di eventi importanti otterrà una pausa automatica.

Dettagli grafici ed estensione terrena

Sotto il profilo grafico Crusader Kings III non si discosta molto dal suo predecessore, mostrando però più territori disponibili e interattivi, presentando una mappa complessivamente più estesa e dettagliata, con ben tre gradi di dettaglio in base allo zoom utilizzato. Avremo la facoltà di mostrare le divisioni territoriali in base alle gerarchie grazie all’interfaccia selezionabile messa a disposizione, per avere un quadro più completo delle varie zone. Tra le novità più di rilievo della produzione troviamo i personaggi dotati di avatar tridimensionali e un’interfaccia più chiara.

Il nuovo widget messo a disposizione del giocatore aiuta a tenere sotto controllo gli eventi in giro per il globo, distribuendo consigli sul come muoversi su vari fronti, aiutando i neofiti nella progressione e navigazione. Per ogni elemento in gioco, una wiki interna collegata ad un’enciclopedia diegetica avrà il compito di spiegare concretamente e nel dettaglio tutto ciò che ruota intorno all’esperienza partendo dalle basi.

Crusader Kings 3 Map

Alcuni elementi presenti nei molteplici DLC del secondo capitolo sono stati mantenuti anche in Crusader Kings III, come ad esempio le crociate in nome di una religione, con la possibilità di crearne una nuova e modificarne le caratteristiche al netto di molte risorse. Sul fronte della localizzazione, ci duole constatare che non è disponibile la lingua italiana e può essere una notevole limitazione per chi vorrebbe provare ad approcciare al genere e non possiede dimestichezza con l’inglese scritto.

Il supporto alle mod consentirà all’affezionata fan base di creare contenuti unici che possono portare sempre novità nell’ambiente, già ampiamente complesso. È disponibile anche il multiplayer, con un sistema di host e ospiti che permetterà ai più competitivi di dare il via a sessioni avvincenti e longeve, ricordandoci che ogni futura espansione arricchirà ulteriormente l’ultima fatica di Paradox, che parte indubbiamente con una mole contenutistica di buon livello.

L’esperienza strategica medievale dinastica di Paradox Interactive si presenta in forma, fedele ai suoi stilemi, con tanta voglia di migliorare ulteriormente la formula del predecessore, ampliata nel tempo. Crusader Kings III rappresenta dunque un punto di partenza per altrettanti anni di strategia, forte di meccaniche profonde e stratificate come non si vedono in altre produzioni affini. Tuttavia, proprio la complessità delle meccaniche contribuisce a scoraggiare i non avvezzi al genere e che magari vorrebbero approcciarvi per la prima volta. Serve una buona dose di pazienza, passione e tempo per imparare a giocare nel senso più ampio del termine. Il tutorial a disposizione scalfisce solo la superficie dell’ultima fatica di Paradox, ma riveste una certa importanza per far comprendere all’utente cosa ha di fronte, facendo ad ogni modo risultare il prodotto complessivamente più accessibile che in passato. Se siete dei veri appassionati degli strategici in tempo reale, soprattutto di stampo medievale, allora Crusader Kings III saprà soddisfarvi appieno grazie alla gestione minuziosa di ogni aspetto dell’epoca, sottolineando il carattere elitario della saga, che nonostante la buona volontà, potrebbe scoraggiare i più, non abituati al mondo dei grand-strategy.

VOTO: 8

Mirko è un appassionato di videogiochi sin dalla tenera età di 3 anni. Ama alla follia i platform 3D e i GDR, ma è un giocatore a tutto tondo. Grazie a una PlayStation e a un Mega Drive, il mondo per lui si è fatto dinamico fin da subito grazie a un irriverente marsupiale arancione e a un velocissimo porcospino blu. Cresciuto credendo che il cuore sia la propria chiave guida, ritiene che il videogioco sia la quintessenza dell’intrattenimento e materia dall’alto potenziale costruttivo.