Monkey Island C64 è un vero fulmine a ciel sereno che farà felici i retrogamer più estremi, amanti delle conversioni impossibili e, soprattutto, decisamente tardive! Si, perché il grande classico di Lucas Arts che ha scritto la storia delle Avventure Grafiche negli anni novanta, l’immortale The Secret of Monkey Island, dalla sua piattaforma nativa, ovvero i Personal Computer basati su sistema operativo MS DOS è stato convertito per l’inossidabile Commodore 64, detto Biscottone, per gli amici, dopo soli 33 anni! Il titolo originale, infatti, è stato rilasciato nell’ormai lontanissimo 1990, e da allora ha assunto lo status di cult game, decisamente meritato. Il titolo, oltretutto, è un gustoso regalo completamente gratuito, imperdibile per gli amanti dei Free Games!

Il progetto del port, piccolo gioiellino della retro programmazione, è importante ribadirlo, nasce come titolo completamente gratuito, realizzato in maniera indipendente e non coinvolge gli autori originali, tra cui spiccano Ron Gilbert, Tim Schafer e Dave Grossman, e va visto come un vero omaggio all’opera immortale che ha scritto la storia dei videogiochi. Monkey Island C64, nome da battaglia con cui è conosciuta la conversione, il cui titolo resta il semplice The Secret of Monkey Island, merita di essere assolutamente provato dagli utenti C64, e rientra a pieno titolo nella categoria dei cosiddetti “demake” ovvero rifacimenti di titoli nati per piattaforme più performanti e poi convertiti per sistemi meno potenti. La versione originale per DOS, infatti, è dotata, come sappiamo, di grafica a 16 bit, mentre il Commodore 64 è “solo” un otto bit, benché, come sappiamo, capace di veri miracoli, e tuttora, a oltre quaranta anni dal debutto, punto di riferimento per la scena indipendente della Grande C.

Il port per Commodore 64 realizzato dal coder team svizzero Atlantis, che trovate anche su facebook, stravolge decisamente le carte in tavola, aggiungendo tantissimi menù testuali con cui gestire l’avventura, ma l’approccio, per quanto complesso, si riesce a gestire con facilità dopo un’oretta di gioco. La conversione va quindi a coprire una lacuna importante, poiché il titolo all’epoca è stato convertito, ovviamente, per soli sistemi a sedici bit, tra il 1990 ed il 1993, con le splendide versioni per gli home computer Commodore Amiga, Atari ST, Apple Macintosh, Fujitsu FM Towns, che ha fatto furore in Giappone, e la sola “concessione” alle console con il port per SEGA Mega CD. Tanti anni dopo il titolo è arrivato anche su sistemi moderni, tra cui spicca la mini collezione con il secondo titolo per Microsoft Xbox 360.
Se volete provarlo, in emulazione o su hardware originale, tramite ROM e flash card, lo trovate sul portale CSDB.dk a questo LINK, dove è disponibile a partire dal 13 Dicembre. Un eccezionale regalo di Natale!