Uno dei giochi più attesi del 2024 è senza dubbio Indiana Jones e l’Antico Cerchio, in uscita a fine anno su PC e Xbox. Frutto della collaborazione tra Todd Howard e MachineGames, il titolo promette di essere il miglior gioco dedicato a Indiana Jones mai realizzato. Questo progetto vede MachineGames prendersi una pausa dalla serie Wolfenstein, ma non dall’affrontare i nazisti in contesti avventurosi. Todd Howard, grande appassionato del franchise, ha lavorato a stretto contatto con LucasFilm per garantire un’esperienza che rispecchi fedelmente l’universo del famoso archeologo. La scelta di MachineGames come sviluppatore è sembrata naturale per Howard, che ha affidato loro la sua visione con grande fiducia. Abbiamo avuto l’opportunità di vedere in anteprima ciò che è stato presentato alla gamescom, oltre a qualche scena inedita, e possiamo confermare che il gioco ha tutte le carte in regola per essere un successo, sebbene restino alcuni dubbi da risolvere.
Gustafsson & Torvenius ci raccontano Indiana Jones e l’Antico Cerchio
Durante la presentazione, Jerk Gustafsson, Game Director, e Axel Torvenius, Creative Director, ci hanno illustrato i concetti chiave del gioco, mostrandoci anche un’illustrazione originale ispirata alle locandine della trilogia cinematografica. Indiana Jones e l’Antico Cerchio è ambientato nel 1937, tra gli eventi de “I predatori dell’arca perduta” e “L’ultima crociata“. La trama vede il professor Jones coinvolto in un’effrazione in un museo, che dà inizio a una nuova avventura globale alla ricerca di antichi segreti e alla lotta contro i cattivi, armato della sua inseparabile frusta e di molta astuzia. Il viaggio inizia al Marshall College, per poi condurre Indy attraverso location iconiche come le piramidi egizie, i templi sommersi di Sukhothai e le stanze segrete del Vaticano. Ad accompagnarlo, un nuovo personaggio, Gina Lombardi, una reporter italiana interpretata da Alessandra Mastronardi. La missione di Indy sarà una corsa contro il tempo per impedire che l’antico Cerchio cada nelle mani del Terzo Reich.
Un’esperienza immersiva voluta da Todd Howard
Un aspetto cruciale del gioco è la visuale in prima persona, una scelta tipica di MachineGames, che ha una grande esperienza con questo tipo di gameplay. Questa scelta punta a farci non solo interpretare Indiana Jones, ma a “diventarlo”. Tuttavia, potrebbe essere stata fatta anche per differenziarsi da giochi come Uncharted e Tomb Raider, che non esisterebbero senza l’influenza di Indy. Non tutti i giocatori apprezzano la visuale in prima persona, e alcuni potrebbero trovare questa scelta problematica, specialmente chi soffre di motion sickness, come è accaduto con Cyberpunk 2077. Nonostante alcune sequenze cinematografiche e di gameplay siano in terza persona, la maggior parte dell’azione avviene in prima persona, il che potrebbe non soddisfare tutti. Sarebbe stato forse più interessante un approccio ibrido, con una visuale in terza persona che passasse alla prima per alcune meccaniche, come i combattimenti o l’uso di determinati oggetti.
Ciò che è stato mostrato alla stampa è stato convincente, anche se non particolarmente innovativo. Il gioco presenta grandi aree esplorabili, enigmi ambientali da risolvere e sezioni di infiltrazione che offrono diverse opzioni di approccio, sia stealth che a viso aperto. Resta da chiarire se i combattimenti saranno completamente evitabili, ma le abilità a disposizione di Indy sono molte, tra cui combattimenti corpo a corpo, l’uso di pistole, oggetti improvvisati e la frusta multiuso. Sarà interessante vedere quanto queste opzioni influiranno realmente sul gameplay e sulla possibilità di risolvere situazioni in modi diversi.
Un elemento nostalgico e ben accolto è il taccuino di viaggio, un diario che raccoglie indizi, informazioni e fotografie, suscitando sicuramente bei ricordi nei fan del genere. Anche se non ci sono grandi innovazioni, la combinazione di una visuale in prima persona e una libertà esplorativa promette di rendere l’esperienza coinvolgente.
Un’avventura fedele al canone
Essendo un gioco su licenza ufficiale, con una trama inedita e canonica, il gioco è sotto i riflettori anche per quanto riguarda l’atmosfera e la fedeltà al franchise. Da quello che abbiamo visto, l’esperienza appare perfettamente in linea con il mondo di Indiana Jones, ricostruito con grande cura e attenzione ai dettagli. Le ambientazioni, come il Vaticano, sono rese magnificamente, e i modelli dei personaggi sono molto espressivi, anche se il doppiaggio a volte risulta leggermente fuori sync. È noto che il protagonista non sarà doppiato da Harrison Ford, ma da Troy Baker, un celebre voice actor, il cui lavoro è ottimo, anche se un po’ strano considerando che ha già doppiato personaggi iconici in giochi come The Last of Us e Uncharted.
Piattaforme: PC, Xbox Series X|S
Sviluppatore: MachineGames
Publisher: Bethesda
Data di uscita: 2024
In conclusione, nonostante qualche incertezza sulla scelta della visuale e sull’originalità della proposta, “Indiana Jones e l’Antico Cerchio” si prospetta come un titolo imperdibile per i fan, con un’uscita prevista per la fine dell’anno.